Figc: Albertini-Tavecchio, Malagò: “Pronto a intervenire”
L'ennesima bordata contro Carlo Tavecchio arriva, ancora una volta, dalla Juventus. Agnelli, Elkann, Chiellini e di nuovo Agnelli. Questa volta il presidente bianconero sceglie l'intervista concessa a Bloomberg Tv per manifestare il proprio dissenso verso il candidato alla presidenza della Figc (l'altro è Demetrio Albertini). "Non c'è nessun piano né idea condivisa sulla direzione che il sistema dovrebbe prendere. Alle elezioni si presenta un candidato che parla di giocatori che mangiano banane. C'è ancora molto da fare e dovremmo guardare avanti, invece che dilungarci sul passato". L'appuntamento è all'Hotel Hilton Rome Airport per il prossimo 11 agosto (ore 11.30 in prima convocazione, 12.00 in seconda convocazione) e si annuncia una giornata serrata.
Presidenza Figc, Malagò: "Pronto a intervenire"
La spaccatura sul nome di Tavecchio e il nome di Albertini che non riscuote abbastanza consensi lasciano perplessi il presidente del Coni, Malagò. Parla di finale a sorpresa in merito all'assemblea elettiva della Figc dell'11 agosto e si dice "pronto a intervenire perché non escludo ci possa essere uno scoop dopo le elezioni. Il programma di Tavecchio è coraggioso e innovativo. Io però gli ho detto che non riuscirà ad attuarlo perché ha troppe cambiali da pagare". Quanto ad Albertini "la sua candidatura e la sua vittoria sarebbero una grande novità. Ma ritengo difficile il suo successo", ha proseguito il presidente del Coni.
Carlo Tavecchio incassa la ‘conferma' del sostegno della Lega Pro e va avanti. Di questi tempi è come una mezza vittoria per il candidato alla presidenza della Figc, finito in quello che Mario Macalli – presidente dell'Assemblea – definisce un tritacarne mediatico. "Si sente dire di tutto anche lo stesso Tavecchio certe battute poteva risparmiarle. Se diventerà presidente gli diremo di non farle più". Il Messina si smarca e chiede il commissariamento ma il consesso dei presidenti di categoria vota compatto. Noi abbiamo una sola moglie, non una moglie e un'amante e quindi la Lega ha fatto la sua scelta, criticabile o meno. Però l'ha fatta", ha aggiunto Macalli. Si va avanti, il conto alla rovescia verso l'11 agosto è iniziato da tempo e Lotito – presidente della Lazio ma intervenuto come patron della Salernitana – smorza così le polemiche: "Siamo per la politica dei fatti, non per quella della parole. Lui farà i fatti e lo ha dimostrato, per lui parlano i fatti. Ha detto dei concetti giusti nella maniera sbagliata".
"Io, trattato peggio del killer di Kennedy". Attaccato su più fronti, al centro della bufera mediatica nella corsa alla presidenza della Figc, Carlo Tavecchio reagisce e si difende. Ai microfoni di Radio 1 paragona quanto sta accadendo intorno alla sua figura all'assassinio di John Kennedy. "L'omicida di allora non ha subito tutto che sta succedendo a me". Tavecchio come Lee Harvey Oswald, l'uomo che – secondo le ricostruzioni di allora – il 22 novembre del 1963 fece fuoco a Dallas e cambiò il corso della storia degli Stati Uniti. Morì due giorni dopo nella centrale di polizia di Dallas, assassinato da Jack Ruby poco prima d'essere trasferito in galera. Animo scosso, nessuna richiesta di comprensione: anzi il numero uno della Lnd passa al contrattacco: "L'unica cosa che non si dice in questi giorni è che ci sono interessi di altri in gioco… e tutti sanno quali sono. Per quanto mi riguarda non ho cambiali da pagare e nemmeno padroni".
Fuoco si sbarramento contro Carlo Tavecchio, candidato alla presidenza della Figc. All'11 agosto, giorno decisivo per i vertici e il futuro del calcio italiano, il numero uno della Lega Nazionale Dilettanti e avversario di Demetrio Albertini nella corsa alla poltrona della Federazione rischia di arrivare logorato. Quelle dichiarazioni sugli ‘optì poba' e i calciatori ‘mangia-banane' hanno alimentato polemiche (soprattutto alla luce delle divisioni sulla discriminazione territoriale), sono diventate il principale cavallo di battaglia degli oppositori. Le parole di Malagò, capo del Coni, non gli hanno dato una mano ("risponde alla sua coscienza"). Lui però tira diritto: "La coscienza? E' individuale, non pubblica e comunque vado avanti fino a quando ho il sostegno delle Leghe". Intanto il fronte del dissenso si allarga: Juventus e Roma non sono mai state dalla sua parte, le bordate di Elkann e Pallotta fanno il paio con le dichiarazioni di Chiellini e De Rossi. A Fiorentina, Sassuolo e Sampdoria s'è aggiunto anche il ‘no' dell'Empoli, neopromosso in serie A. Zamparini è andato controcorrente, contrario alla figura di Albertini. Il presidente della Lega Calcio, Beretta, e Gigi Riva, ex team manager della Nazionale, hanno spezzato una lancia in suo favore.
Chiellini: "Sconcertato dalle parole di Tavecchio"
Giorgio Chiellini sta dalla parte di Demetrio Albertini: "Quelle parole mi hanno sconcertato – ha ammesso il difensore della Juventus -, ho chiesto a Tommasi (capo dell'Assocalciatori, ndr) come sia possibile che non si faccia qualcosa rispetto a situazione a del genere. Credo che solo Demetrio Albertini possa guidare il calcio italiano, non vedo altre strade percorribili".
De Rossi: "Dopo Tavecchio, ‘mangia-banane' è solo una gaffe"
Daniele De Rossi, reduce con la Roma dalla tournée in America per la Guinness Cup, commenta in maniera ironica le parole di Carlo Tavecchio. Diretto, essenziale… ‘capitan futuro' lo fa alla sua maniera: "Sono parole sono gravi. Se dico a un avversario ‘tu mangi le banane', allora non devo essere squalificato perché sarà giusto considerarla solo una gaffe. In America, in Inghilterra oppure in Francia chiunque dica una cosa del genere è costretto a dimettersi il giorno dopo…".
Gigi Riva difende Tavecchio
"Carlo Tavecchio non è razzista. Contro di lui è in atto un linciaggio mediatico per una frase solo infelice". Così Gigi Riva, ex team manager della Nazionale azzurra, s'è espresso in favore del numero uno della Lnd e candidato alla presidenza della Figc. L'attacco frontale ricevuto in questi giorni viene definito quasi strumentale dall'ex ‘rombo di tuono' del Cagliari. "Lo conosco da quando sono in Federazione e posso dire che è una persona perbene. Gli ho telefonato per testimoniargli la mia solidarietà… prima di parlare di lui credo sia opportuno che tutti si facciano un esame di coscienza".
Albertini: "Il Palazzo del potere scricchiola"
"Il palazzo del potere continua a scricchiolare. Tanti si stanno allontanando, rimangono le solite facce #pallaalcentro". E' il tweet di Demetrio Albertini, candidato alla presidenza della Figc. L'ex milanista e capo delegazione della Nazionale al Mondiale in Brasile ne dedica un altro anche a Zamparini: "Io portinaio di Zamparini? Purtroppo per lui la Federazione non è una sua azienda. Lui conosce solo la gestione monocratica #pallaalcentro". E poi aggiunge: "Leggo di possibili accordi che mi riguardano. Non baratto nessuna poltrona per le mie idee".
Macalli: "Appoggio confermato"
Mario Macalli, numero uno della Lega Pro, ha confermato il sostegno a Carlo Tavecchio, candidato alla presidenza della Figc. "Per me nulla è cambiato – ammette alla vigilia dell'assemblea delle 60 società -. Intanto l'argomento non è all'ordine del giorno, voteremo quando sarà il momento e lo faremo nell'interesse nostro e di tutto il calcio".