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De Rossi il ritiro si avvicina e pensa al suo futuro: “Vorrei fare l’allenatore”

Daniele De Rossi in una splendida intervista rilasciata a ‘Roma Tv’ ha parlato del suo futuro e ha fatto capire che non giocherà ancora per molto: “Iniziate ad abituarvi all’idea, non manca tanto al ritiro”. Il capitano della Roma ha parlato anche dei match che vorrebbe rigiocare: “Quello con la Sampdoria del 2010, ma anche la semifinale d’andata con il Liverpool”.
A cura di Alessio Morra
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Meno di un anno e mezzo fa l’Olimpico omaggiava Francesco Totti simbolo del calcio italiano e soprattutto della Roma. La fascia di capitano da quel giorno è passata sul braccio di Daniele De Rossi. Una successione giusta e annunciata. Ma De Rossi ha fatto capire che presto quella fascia la indosserà qualcun altro perché si sta avvicinando sempre più al ritiro: Iniziate ad abituarvi all’idea del ritiro, non manca tantissimo”.

In una lunga e bella intervista concessa al canale ufficiale del club De Rossi ha parlato con grande onestà, cosa che fa sempre molto spesso, ha parlato delle sue sensazioni, del suo futuro, e quello della Roma, che continuerà anche quando lui lascerà il calcio:

La Roma è andata avanti dopo Di Bartolomei, Conti, Giannini e anche senza Francesco Totti, che è la cosa più dolorosa per i tifosi, figuratevi se non si può superare l’addio del sottoscritto. Se mi fa male il ginocchio per cinque giorni di fila penso che voglio smettere e dico a mia moglie che quest’estate ce ne andiamo in vacanza per tre mesi. Appena sto bene, penso subito alla prossima gara. Ma sono coerente, non voglio essere un peso, non voglio essere qualcosa che toglie.

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L’addio al calcio di De Rossi non è lontanissimo, il centrocampista pensa già al suo futuro, che sarà sulla panchina, emulerà il papà, Alberto, che da anni guida la Primavera giallorossa:

Ho già le idee chiare sui prossimi anni. Non lo dico mai, mi tengo la libertà di poter cambiare idea, ma in questo momento l’allenatore è l’unico ruolo in cui mi vedo nel futuro. Dovrò capire se avrò la voglia di sottoporre la mia famiglia allo stress dei risultati, della lontananza e degli spostamenti. Ho vissuto tanti allenatori diversi, tanti ritiri a Trigoria: c’era chi ti portava due giorni prima e chi per niente come Luis Enrique, a cui voglio molto bene. Conoscerlo è stata un’esperienza piacevole, un calcio diverso, una mentalità diversa, il divertimento per raggiungere la verità.

Attualmente infortunato, DDR alla domanda: ‘Quale partita vorrebbe rigiocare’ ha risposto naturalmente Roma-Sampdoria del 2010, un concentrato di sfortuna quel match, che costò il titolo ai giallorossi, ma quella non è la sola partita che rigiocherebbe: Se potessi tornare indietro rigiocherei Roma-Sampdoria, mi metterei in marcatura a uomo su Pazzini. Quella è la partita che ci poteva dai un trionfo che la squadra avrebbe meritato. Rigiocherei anche Liverpool-Roma, la semifinale d’andata”.

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