De Rossi e la lotta Scudetto: “La Juventus è favorita, poi ci sono Napoli e Roma”
Ancora un ultimo sforzo e la Roma di Daniele De Rossi potrà brindare e mandare in archivio un 2017 comunque positivo. A poche ore dalla sfida con il Sassuolo, che per Di Francesco avrà un sapore particolare, il centrocampista giallorosso ha rilasciato una lunga intervista per commentare i primi mesi di gestione dell'ex allenatore neroverde: "Il mister ha messo la sua impronta che è facilmente riconoscibile – ha spiegato il centrocampista – l'anno scorso avevamo un allenatore magnifico e abbiamo fatto un campionato strepitoso, ma guardando la classifica di oggi e considerando il recupero ancora da giocare, potremmo fare più punti al giro di boa e questo dovrebbe mettere tutti a tacere".
Conte e la Nazionale
"Vincere lo Scudetto? Della parola vincere non si deve abusare, me lo ha insegnato un allenatore al quale devo tanto e che stimo molto come Conte. Lui si arrabbiava quando si parlava di vincere. La Nazionale? Sono state dette tante cose intorno a quella partita, anche sul fatto che io mi fossi rifiutato di entrare, cosa mai successa. C’è stato un momento di grande tensione e nervosismo, sapevamo che la situazione era molto delicata. Eravamo convinti di poter raggiungere la qualificazione, pensavamo di uscirne fuori e non ci siamo riusciti. In campo potevamo fare meglio".
La corsa Scudetto
Al di là del pensiero dell'ex ct della Nazionale, i tifosi giallorossi sognano di lottare fino alla fine per lo Scudetto. Daniele De Rossi, però, schiera la sua Roma dietro alle due candidate principali: "E' da due anni che dico che il Napoli è la squadra più accreditata per vincere – ha continuato – Mi piace molto come giocano, ma la Juventus è sempre lì e rimane la favorita. Ha giocatori fortissimi e se vincono da sei anni di seguito significa che sono più forti degli altri. Hanno una rosa importantissima, di proporzioni giganti. Un passo dietro alla Juve metto il Napoli e poi noi".
Il nuovo ruolo di Totti
"Il campionato è lungo, ci sono tanti scontri diretti e nulla è deciso. Bisogna andare piano e non fare proclami dopo due vittorie consecutive, basta guardare cosa è successo ultimamente all'Inter". La chiusura è dedicata a Francesco Totti: "Mi piaceva più da calciatore – ha scherzato De Rossi – Davo la palla a lui, non sudavo e vincevo le partite. Ha avuto un primo periodo di grande studio, ma si sta ambientando bene. Ha un ottimo rapporto con Monchi e questo lo aiuta a sentirsi a casa. Era quella la sua paura, temeva di trovarsi in un posto che non era casa sua e invece ha trovato l'incarico ideale per lui".