De Laurentiis: “Volevo Klopp. Miha non m’è piaciuto, Sarrì sì”
Quella tra Milan e Napoli non è stata una gara come tutte le altre per Sinisa Mihajlovic. L'allenatore serbo che ha sentito vacillare la sua panchina sotto i colpi di Insigne e company, nella scorsa estate è stato a lungo il favorito numero uno per raccogliere l'eredità di Rafa Benitez alla guida degli azzurri. Alla fine però il patron De Laurentiis preferì virare su Sarri, lasciando così via libera al passaggio dell'ex Samp alla corte di Berlusconi.
A distanza di alcuni mesi e dopo il perentorio 4-0 che ha permesso al suo Napoli di espugnare la "Scala" del calcio, il presidente partenopeo è tornato sulla vicenda, rivelando i motivi che lo hanno portato a cambiare idea su Mihajlovic, dopo aver sondato anche il terreno per Klopp, nel corso della trasmissione televisiva Tiki taka:"Avevo pensato a Klopp o a uno spagnolo per continuare questa sequenza perché molti giocatori sono spagnoli, e poi Mihajlovic e Sarri. Mi piaceva il piglio di Sinisa, ma al secondo incontro mi disse ‘Presidente, lei è scomparso per due settimane' con toni educati, come se io dovessi essere a disposizione sua 24 ore al giorno e tra cinema, parchi a tema, la Cina e gli Usa non è che non ho niente da fare".
Ecco allora come è nata l'idea Sarri che ha conquistato De Laurentiis con la sua "intelligente semplicità": "Allora ho pensato che avevo bisogno di un umile professore come Sarri. Poi l'ho conosciuto, è uno che legge. E noi avevamo bisogno di uno che non pensa solo al calcio. Mi ha conquistato con la sua intelligente semplicità. È una persona anche sofisticata: quando sento parlare di tuta dico "facciamola finita', sembrano ridicoli con una cravatta che non sanno neanche portare. Benitez mi diceva che i vestiti su misura non gli permettevano di muovere le braccia".
Almeno per ora la scelta Sarri si è rivelata azzeccata per un Napoli spettacolare e vincente. Il popolo partenopeo sogna e De Laurentiis non può che godersi il momento, pur volando basso per frenare i facili entusiasmi: "Il 4-0 è importante per i tanti napoletani che vivono anche al Nord e subiscono gli sfottò, avranno avuto anche loro per una volta uno sguardo altezzoso. Scudetto? Io sono molto scaramantico, ma non è un problema. Il tifoso può dire tutto, il presidente deve stare con i piedi per terra, le insidie sono tante e gli avversari sono tanti. Possono esserci infortuni, squalifiche, le variabili sono tante nel calcio".