De Laurentiis: “Higuain? E pensare che Benitez voleva Damiao”
Aurelio De Laurentiis è molto contento per quello che sta facendo il Napoli, ma ancora non osa pronunciare la parola Scudetto anche se Sarri ha inanellato dodici risultati utili consecutivi: “Napoli favorito per lo Scudetto? Immaginate cosa sto facendo adesso. Con Sarri possiamo lottare fino in fondo ma non mi fate pronunciare quella parolina…”. A Radio24 il presidente ha giustificato Insigne e Mertens, che contro il Palermo hanno avuto delle reazioni poco urbane: “Le loro reazioni mi fanno piacere. Avevo chiesto di non punirli, ma per una questione di regolamento interno credo che a entrambi saranno inflitte delle multe. Il loro atteggiamento però dimostra che in campo si divertono e vogliono sempre giocare”.
Damiao – Elogiando l’attaccante argentino, l’imprenditore cinematografico ha rivelato che Benitez aveva chiesto Leandro Damiao: “Il Pipita ha una famiglia impeccabile e soprattutto è una persona pulita, leale e molto educata. La nostra fu un’intuizione vincente e riuscimmo a portarlo al Napoli. Pensare che Benitez voleva prendere Damiao”.
Perché ho scelto Sarri – De Laurentiis ricorda esattamente il momento in cui Sarri sconfisse il Napoli e ha svelato perché ha scelto l’ex tecnico empolese: “Mi fido di Sarri. Lo scorso anno mi creò un grande dolore quando ci fu il ritorno di Empoli-Napoli. Ricordo che non potevo assistere alla sfida, chiamai il direttore della comunicazione Lombardo per chiedere il risultato e mi disse 3-0. Pensavo stessimo vincendo, invece perdevamo. Volevo ricominciare da un progetto italiano, chiamai Sarri quando per nella città di Amalfi per una manifestazione e mi conquistò il fatto che moriva per allenare il club azzurro”.
Saponara e il modulo – Il numero uno azzurro ha parlato di Saponara e del cambio di modulo che si è rivelato vincente: “Sarri mi incitò a prendere Saponara, ma gli feci capire che non potevo comprare tutto l’Empoli. Voleva un trequartista per giocare con il 4-3-1-2, un modulo che mi preoccupava visto che abbiamo sei attaccanti. All’inizio ho taciuto, ma visto che non arrivavano i risultati chiamai Giuntoli e gli dissi di convincere il mister a cambiare modulo, dovevamo giocare con il 4-3-3. Il d.s. mi disse che glielo stava già dicendo, ma bisognava insistere e convincerlo. Alla fine si convinse e i risultati si sono visti”.
Sarri e Benitez – Il presidente partenopeo in modo secco ha parlato delle differenze tra Sarri e Benitez: “Sarri è più tecnico, ha un rapporto diretto con il calciatore. Lo spagnolo è un teorico, non c’è niente di peggio che non riuscirsi a capire”.