De Laurentiis e i magnifici sette: tutti i tecnici del presidente, da Ventura ad Ancelotti
Quattordici anni, sette allenatori e un presidente. Sono i numeri che accompagnano l'avventura azzurra di Aurelio De Laurentiis, il patron del Napoli che si appresta ad annunciare il nuovo tecnico della squadra, post Maurizio Sarri. Appare evidente, infatti, che il rapporto tra le parti sia irrimediabilmente compromesso e che si arriverà ad un addio entro pochi giorni. Perché a spingere dfietro le quinte c'è Carlo Ancelotti, già alle formalità e pronto a prenderne l'eredità.
Due tecnici l'anno. Da qui, il nuovo allenatore, appunto l'ottavo nella storia di De Laurentiis e il Napoli con il presidente che cambia ad una media di una nuova guida tecnica in panchina ogni due anni. Un po' troppe rivoluzioni per una piazza che anela da sempre una crescita e un progetto a lunga scadenza che possa permettere vittorie e trofei ‘seriali'. Ed è forse anche per questo che sotto il Vesuvio, al di là di successi estemporanei, non si è mai riusciti a dare continuità.
Inizia la Ventura. L'avventura di De Laurentiis al Napoli cominciò con Gian Piero Ventura in panchina, il primo tecnico cui il patron affidò le redini di una squadra che a quei tempi si chiamava ancora Napoli Soccer e militava nel campionato di Serie C1. Rappresentava una vera e propria startup di un progetto che poi è cambiato nel corso delle stagioni fino ad arrivare all'apoteosi finale, la Champions League.
Reja, Donadoni, Mazzarri: Serie A e primi trofei. Dopo Ventura (luglio 2004, gennaio 2005), con la scalata dei vari campionati, il Napoli festeggiò anche il ritorno in Serie A per opera di Edy Reja (gennaio 2005, marzo 2009) e poi le prime affermazioni nel massimo campionato, con la parentesi non edificante con Roberto Donadoni (marzo 2009, ottobre 2009) per poi giocarsi le prime posizioni in classifica con Walter Mazzarri (ottobre 2009, giugno 2013), che regalò anche il primo trofeo dell'era De Laurentiis, la vittoria della Coppa Italia, confermandosi ad oggi il più longevo dei tecnici sotto l'attuale gestione presidenziale.
Da Rafa al Sarrismo. Poi venne il ciclo ‘internazionale' di Rafa Benitez (luglio 2013, giugno 2015), produttivo soprattutto sotto il profilo delle coppe, mentre in Serie A stentava a trovare continuità. Il bottino dello spagnolo è stato comunque importante, con una Coppa Italia e una Supercoppa italiana. Il resto è storia recente con Maurizio Sarri (giugno 2015, giugno 2018), ‘carneade' trasformatosi in guru in Serie A con il suo gioco spettacolare, capace di far innamorare tutta l'Europa e giocarsi lo scudetto con la Juventus fino all'ultimo. Fino al nuovo record di punti, 91.
Adesso però, l'eredità di questo Napoli spettacolare passerà tra le mani sapienti di Carlo Ancelotti oramai designato a diventare il settimo allenatore del club sotto la guida Di De Laurentiis. In attesa di capire se riuscirà dove tutti gli altri sei precedenti hanno fallito.