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De Laurentiis attacca Nicchi: “Sistema inadeguato, serve la moviola in campo”

Continua la polemica tra il presidente del Napoli e il capo dell’Aia Marcello Nicchi.
A cura di Alessio Morra
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Non si placano le polemiche prodotte dal match tra Napoli e Juventus. Il presidente De Laurentiis dopo aver sbottato su Twitter al termine della partita con una serie di messaggi polemici è stato ripreso dal capo degli arbitri Marcello Nicchi. Questa sera il numero uno partenopeo con un lunghissimo comunicato pubblicato sul sito ufficiale dei partenopei ha risposto all’ex fischietto: “Le sue dichiarazioni sono in contrasto con le immagini televisive. Il sistema attuale è inadeguato, serve subito la moviola in campo.”

Botta e risposta – L’oggetto del contendere è rappresentato dal gol di Caceres, in netta posizione irregolare per De Laurentiis che dopo la partita ha scritto: “Ci siamo stancati! La Juve è una squadra forte, se è anche aiutata dagli arbitri diventa imbattibile. É inammissibile che con 6 arbitri non si vedano 2 giocatori in fuorigioco. O è malafede o è incompetenza. Questi 6 arbitri devono restare fermi a lungo.”. Nicchi ha replicato dicendo che le parole del presidente partenopeo istigano alla violenza: “Nel calcio spesso accade che si dice quello che si pensa senza pensare a quello che si dice, perché ogni dichiarazione sopra le righe può generare violenza. Persone esperte e mature come il presidente del Napoli ne risponderanno eventualmente alla Procura federale. La decisione di Tagliavento era difficilissima, nessuno in campo ha osato dire niente, per tutti il gol era regolare. Era una chiamava difficile sulla quale l’arbitro non c’entra niente.”

Le parole di De Laurentiis – “Contesto totalmente le accuse di Nicchi nei miei confronti. Anche se non mi sorprende che il capo degli arbitri abbia voluto difendere chi aveva commesso gravi errori. Questa volta le sue dichiarazioni sono in totale contrasto con quanto acclarato ampiamente dalle immagini televisive. I miei tweet sono semplici, essenziali e assolutamente non offensivi, poiché fotografano la realtà dei fatti ampiamente poi condivisa e ribadita da gran parte dei media. Da Pechino non ho più giudicato alcun episodio arbitrale, così come non hanno espresso giudizi né il tecnico né la squadra. Questa volta però, in una partita così delicata, la macroscopicità degli errori è stata tale che ho ritenuto evidenziarli. Venendo dal cinema sono stato educato per la democraticità e la libertà d’espressione. La critica è sempre costruttiva per migliorare le prestazioni di tutti noi protagonisti inclusi gli arbitri che devono assolutamente, per professione e cultura, essere rigorosissimi nell’imparzialità. Il pensiero personale che ho inteso esprimere ha l’unico significato di evidenziare l’inadeguatezza dell’attuale sistema e la necessità di una urgente revisione dello stesso, come l’introduzione della moviola in campo che da più anni ho sollecitato. Moviola che per altro viene già utilizzata in molti sport professionistici.”

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