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Darko Kovacevic salvo per miracolo: “Ho visto la pistola puntata e mi sono buttato a terra”

Istinto di conservazione e fortuna, Darko Kovacevic ne ha avuta tanta nell’affrontare il sicario che gli aveva teso una trappola. Il giorno dopo trova la calma e la forza di parlare dell’episodio. Ne ricostruisce la dinamica fornendo i dettagli di quei momenti in cui ha rischiato la vita. E se adesso può ancora raccontarli lo deve alla prontezza di riflessi e molto all’indecisione dell’uomo che s’è avvicinato a lui con una pistola in pugno.
A cura di Maurizio De Santis
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Darko Kovacevic sta bene, le sue condizioni non sono gravi. L'ex calciatore di Juventus e Lazio, oggi dirigente dell'Olympiakos, è attualmente ricoverato in ospedale, ferito a una gamba dopo l'agguato che ignoti gli hanno teso martedì sera ad Atene, mentre usciva di casa (con ogni probabilità l'assalitore era in compagnia di un complice alla guida dell'auto). È avvenuto tutto in pochi attimi, gli stessi che l'ex attaccante rivive adesso: aziona la sequenza videoclip e spiega come sono andate realmente le cose.

Kovacevic racconta l'agguato subito sotto casa

Il giorno dopo Kovacevic trova la calma e la forza di parlare dell'episodio. Ne ricostruisce la dinamica fornendo i dettagli di quei momenti in cui ha rischiato la vita. E se adesso può ancora raccontarli lo deve alla prontezza di riflessi e molto all'indecisione dell'uomo che s'è avvicinato a lui con una pistola in pugno.

Ho visto una persona uscire da una macchina – è la versione dell'ex giocatore serbo riportata dai media greci – e avvicinarsi a me. Quanto mi sono accorto che aveva una pistola e la stava puntando verso di me per istinto mi sono buttato a terra. Ed è stato in quel momento che mi ha sparato. Poi si è allontanato di corsa ed è sparito a bordo del suo veicolo.

La ricostruzione dell'episodio

Istinto di conservazione e fortuna, Kovacevic ne ha avuta tanta nell'affrontare il sicario che gli aveva teso una trappola (quasi sicuramente non da solo). Il ferimento, però, non è stato causato dal proiettile che gli è stato esploso contro ma dalla caduta. Per mettersi in salvo, infatti, si è buttato a terra cercando riparo procurandosi una ferita alla gamba e al piede. È stato immediatamente trasportato in ambulanza all'Ospedale di Voula (sobborgo della zona meridionale di Atene) ma per fortuna le sue condizioni di salute sono rassicuranti.

Trovata bruciata la macchina servita per l'agguato

Secondo le prime indagini effettuate dagli inquirenti, è stata trovata incendiata la macchina a bordo della quale il sicario si sarebbe allontanato dopo l'agguato teso a Kovacevic. Il mezzo è stato dato alle fiamme in una zona del vecchio aeroporto della capitale greca, a circa un chilometro dal luogo dell'aggressione. Nella vettura è stata rivenuta anche un'arma, che sarà sottoposta a un esame balistico per verificare se è quella utilizzata per sparare contro l'ex calciatore.

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