Dario Hubner oggi spera di tornare a fare allenatore (FOTO)
Dario Hubner è stato uno dei calciatori più amati all’inizio degli anni Duemila. Perché ‘Tatanka’, arrivato tardissimo al grande calcio, era, ed è, un personaggio completamente sui generis. Da giovanissimo Hubner fa il fabbro, lavora l’alluminio, e contemporaneamente gioca a calcio. Inizia nei dilettanti, poi passa in C2, gioca prima con il Pergocrema e poi con il Fano, dove per tre anni è agli ordini di un giovane allenatore Francesco Guidolin. Dopo aver giocato per cinque anni con il Cesena, con cui realizzò più di settanta reti, il ‘Bisonte’ a trent’anni trova per la prima volta la Serie A. La prima annata con il Brescia è buonissima, ma i lombardi retrocedono. Quando la società del presidente Corioni torna nel massimo campionato Hubner, che fuma tanto e non disdegna un grappino, ha l’onore di giocare con Roberto Baggio. Nella stagione 2001/2002 Hubner e Trezeguet, con 24 reti a testa, sono i capocannonieri della Serie A. I tanti gol segnati non valgono all’ormai mitico Hubner nemmeno una convocazione in Nazionale. Dopo aver giocato nel massimo campionato ancora con il Piacenza, l’Ancona e il Perugia Hubner scende di categoria, ma non lascia il calcio e continua a giocare fino al 2011 quando a 44 anni appende le scarpe al chiodo. Hubner oggi segue il figlio, il piccolo Marco, che sogna di fare il calciatore e sembra abbia le stesse qualità del papà, spera di diventare un allenatore.