Danimarca-Italia 2013, Bendtner: “Fantastico essere tornato in nazionale”

"E' fantastico essere tornato, amo giocare per la nazionale", dice Nicklas Bendtner. E lui, che in Italia è stato definito un ‘pippone', a quell'Italia che lo ha scaricato rifila un paio di ceffoni sul muso. Le speranze di qualificazione al Mondiale in Brasile della Danimarca sono affidate a lui, l'ex attaccante della Juventus ora tornato all'Arsenal. Nella gara con l'Italia il peso della prima linea poggia tutto sulle sue spalle. Non è una barzelletta perché gli scandinavi hanno sofferto in sua assenza: solo 9 gol in 8 partite, pareggio in casa con la Bulgaria (1-1) e quattro scoppole sul groppone incassate contro l'Armenia. Un'umiliazione accompagnata dal rischio che il secondo posto nel girone non basti per guadagnare l'accesso allo spareggio, ultima chance per volare in Sudamerica. Per Bendtner è anche un'occasione di riscatto: "Quando torni in nazionale, sai che tutti gli occhi sono su di te". Proverà a liberarsi della scomoda etichetta che gli hanno affibbiato in Italia alla luce del suo rendimento.
Bidone. Il classico ‘pacco'. A Torino non hanno versato lacrime per l'addio. L'attaccante danese arrivato fuori forma, poco impiegato e sfortunato abbastanza da farsi anche male e restare fuori per un po' di tempo. Utile alla causa? Zero… E allora, Nicklas il ‘vichingo', beccato alla guida della propria auto e castigato per aver bevuto qualche bicchiere di troppo (al punto da essere anche sospeso dalla sua nazionale), ha fatto ritorno all'Arsenal – accettando una decurtazione dell'ingaggio – dopo essere transitato in prestito dalle parti del Sunderland e poi della Serie A italiana. L'ultima che ha indossato la maglia dei ‘gunners' è stato nell'agosto del 2011 – una decina di minuti nella sconfitta (2-0) contro il Liverpool.