Daniele Cacia: il capocannoniere della Serie Bwin si racconta in esclusiva a Calcio Fanpage
Nonostante guidi la classifica dei capocannonieri della Serie Bwin, Daniele Cacia non riesce a portare il suo Piacenza lontano dalle zone calde della categoria. Ad ogni modo l'ultimo match fa ben sperare. La doppietta dell'attaccante bianco-rosso ha spianato la strada al successo casalingo del Piacenza contro il Grosseto nella 26^ giornata del campionato cadetto.
Il n°9 dell'undici di Madonna, in questa intervista esclusiva, svela tutti i problemi del Piacenza e con estrema umiltà predica calma, perchè un successo seppur schiacciante non cambia le sorti di una stagione, ma indica la strada da intraprendere per raggiungere la salvezza di un'annata da dimenticare. Piacenza ma non solo, anche confessioni sul perchè un giocatore come lui non sia risucito a sfondare nel campionato maggiore, un augurio speciale al suo amico Pippo Inzaghi, prossimo al rientro, nonchè un pronostico su quella che sarà la squadra che si aggiudicherà lo scudetto.
Daniele, la tua doppietta d'autore contro il Grosseto se, da un lato, vi ha portato a un'importante vittoria, dall'altro ha forse evidenziato il vero problema del Piacenza: la mancanza di continuità. E' questo il vero limite della squadra in questo campionato?
"Si, uno dei problemi finora e' certamente l'alternanza di risultati. Una maggiore continuità di risultato non potrebbe che farci solo bene".
Quella col Grosseto è stata la partita della definitiva svolta?
"Assolutamente no, ogni gara può essere quella della svolta. Ripeto occorre più continuità".
Secondo te Siena e Atalanta sono loro le vere favorite alla promozione o credi che ci possa essere qualche sorpresa, come il Novara?
"Siena e Atalanta andranno direttamente in A".
Tra te e il Piacenza c'è sempre stato un rapporto privilegiato. Hai esordito con questi colori e con questi colori hai appena raggiunto quota 50 gol. E' per questo che a gennaio hai rifiutato l'offerta dell'Atalanta che forse ti avrebbe permesso di raggiungere la Serie A?
"Ho rifiutato perchè ho preso l'impegno di un anno col Piacenza. Una promessa col Piacenza e con me stesso. L'amore con questa società, cominciato nel 2000, penso che non avrà fine".
Con il tuo bagaglio di reti la domanda è quasi ovvia: come mai un bomber come te non ha mai avuto la possibilità di esprimersi in maniera concreta in Serie A?
"Penso sia un limite caratteriale. E' vero che sono arrivato in A nel momento peggiore della mia carriera. Quando ci arrivero' di nuovo vorrei arrivarci nelle attuali condizioni fisiche e psichiche. Sarei cuorioso del confronto, sperando in un allenatore che mi conosca".
Da quando hai esordito con i colori biancorossi, il 9 marzo 2001 contro il Crotone in Serie B, hai totalizzato 64 reti: quale di queste ricordi con maggior entusiasmo e quale di queste credi sia stata la più bella in assoluto?
"La rete che mi ha dato più soddisfazione senza dubbio quella nel sentitissimo derby alla Cremonese (2-1 al Garilli). La più bella (5-1 al Modena sempre al Garilli) cross Nocerino e sinistro a volo nell'angolino".
Nell'arco della tua carriera hai avuto diversi allenatori, ma quali di questi sei più legato?
"Iachini e' quello che mi ha dato di più, ma mi sento legato anche a Somma e a Madonna".
Quest'anno hai siglato 15 reti e guidi la classifica dei capocannonieri di Serie B insieme a Succi e Coralli, cosa pensi dei tuoi rivali? Riuscirai a batterli e a conquistare il titolo?
"In bocca al lupo a Succi perchè so cosa si prova in queste situazioni. Coralli mi piace come attaccante. E spero che sarà una lotta a due, ma chi vincerà non sarà importante. Io penso solo alla salvezza del Piace"
Qualche domanda sul campionato maggiore è d'obbligo. Erano anni che in Serie A non si vedeva una rivalità così accesa tra Milan e Napoli: credi che la corsa per lo Scudetto sia davvero tra queste due squadre o ne vedi qualcun'altra ancora in corsa?
"Il Milan su tutte. Poi rientra il mio amico Pippo che sara' ancora protagonista".
Tu che di gol te ne intendi, chi sarà più decisivo alla fine tra Cavani e Ibrahimovic?
"Cavani e' stato una sorpresa per tutti. Alla fine Ibra spiccherà come sempre su tutti".