Dallo sputo di Totti al faccia a faccia con Gattuso, Poulsen si ritira
Christian Poulsen non tornerà in campo nel 2017. L’esperto centrocampista classe 1980 attualmente svincolato, ha deciso di ritirarsi dal calcio giocato. A comunicare il tutto ci ha pensato con poche ma significative parole, il suo procuratore in un’intervista concessa a Ekstra Bladet: "Appenderà gli scarpini al chiodo in silenzio. E’ un carattere calmo, a differenza del prato verde dove era un guerriero". Un guerriero protagonista di tantissime battaglie che chiude con un record, quello di aver giocato (unico in coppia con l’ex Bari Raducioiu) nei top 5 campionati del Vecchio Continente, ovvero Premier, Liga, Bundesliga, Ligue 1 e Serie A, rispettivamente con le maglie di Liverpool, Siviglia, Schalke, Evian e Juve oltre a Copenaghen e Ajax.
Poulsen ha conquistato una notevole popolarità anche per alcuni episodi tutt’altro che edificanti legati al calcio. Il primo è quello relativo agli Europei del 2004 quando durante la sfida Danimarca-Italia si rese protagonista di una marcatura troppo stretta su Totti. Il capitano della Roma si rese protagonista del famigerato sputo all’avversario che gli costò 3 giornate di squalifica. Nel dicembre del 2005 poi incrociò il suo cammino con Gennaro Gattuso in un confronto di Champions tra Milan e Schalke. Anche in questo caso il suo trattamento speciale innervosì l’attuale allenatore del Pisa che a fine gara esultò in faccia al danese, sbeffeggiandolo.
Nel 2008 il trasferimento alla Juventus per un’avventura non esaltante con due stagioni con 48 presenze e una rete all’attivo. Professionista esemplare ma che in bianconero non riuscì a lasciare un segno tangibile, finendo spesso e volentieri in panchina. L'avventura italiana si concluse dunque nel 2010, con il danese che iniziò una parabola discendente culminata al Copenaghen nel 2014/2015.