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Dall’Inghilterra, Abramovich vende il Chelsea: club valutato 2 miliardi di sterline

Dopo aver acquistato il Chelsea nel 2003, il patron russo pare intenzionato a passare la mano. Secondo i tabloid, il proprietario dei “Blues” avrebbe infatti dato mandato alla banca d’affari americana Raine Group di trovare un acquirente credibile e pronto a rilevare la quota di maggioranza. Tra i motivi della clamorosa decisione di Abramovich, ci sarebbe anche quello del mancato rinnovo del visto di soggiorno.
A cura di Alberto Pucci
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Non c'è pace per il Chelsea di Roman Abramovich. Dopo una stagione deludente e caratterizzata dalle incomprensioni con Conte, che hanno portato al successivo arrivo di Sarri, il club londinese deve ore fare i conti con le clamorose indiscrezioni rilanciate dai tabloid inglesi. Secondo la stampa britannica, Abramovich starebbe infatti pensando di lasciare e di vendere la società. Una notizia clamorosa, che però non ha spiazzato più di tanto i tifosi dei "Blues".

I "rumors" sulla possibile vendita del Chelsea circolano infatti da settimane, e già nel giugno scorso il "Daily Mail" rivelò il rifiuto di Abramovich dinanzi alla super offerta da 2 miliardi di sterline di Jim Ratcliffe: l’uomo più ricco d’Inghilterra. A distanza di giorni, l'eventuale cessione è però tornata ad occupare le pagine dei giornali con altri dettagli e indiscrezioni.

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Perché Abramovich vuol cedere la società

Come rivelato dai media, il patron russo avrebbe dunque dato mandato alla banca d'affari americana Raine Group, che avrebbe valutato la società in due miliardi di sterline (oltre due miliardi e duecento milioni di euro), di trovare un acquirente credibile e pronto a rilevare la quota di maggioranza. Un affare che, se dovesse andare in porto, cancellerebbe il record dello United: venduto nel 2006 per 790 milioni di sterline.

Il motivo del possibile passo indietro di Abramovich, che acquistò il club nel 2003 per 60 milioni di sterline, sarebbe da ricercare nel mancato rinnovo del visto di soggiorno: un dettaglio importante, che non consentirebbe all'attuale proprietario russo (che nel frattempo ha preso la cittadinanza israeliana) di fare affari nel Regno Unito. La notizia dell'eventuale passaggio di consegne del numero uno del Chelsea, va dunque ad aggiungersi a quella relativa ad una possibile cessione del Liverpool e alla presunta offerta da due miliardi di Khaled Bin Zayed Al Nehayan: il cugino di Mansour, attuale socio di maggioranza dei "Reds".

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