Dalla squalifica al Verona, così rinasce Mexes
Philippe Mexes si "riprende" il Milan. Dopo la maxi-squalifica di quattro turni rimediata per i fatti di Roma, quando il francese aveva perso le staffe finendo per aggredire il capitano biancoceleste Stefano Mauri, il calciatore è tornato in campo contro il Verona con il piglio da protagonista. La prestazione di San Siro, al cospetto di un Verona capace di portarsi in vantaggio con Toni (11 gol in Serie A per il 38enne bomber italiano), gli ha restituito fiducia: ha messo lo zampino nell'azione del pareggio e poi marcato il cartellino nell'occasione del raddoppioa. Poche sbavature, tanta grinta ed anche un gol, quello del 2-1 dei rossoneri sugli scaligeri ad inizio ripresa, in una partita che il Milan aveva iniziato male, finendo sotto di una rete e poi rimontando grazie ad un rigore di Menez, procurato proprio dal francese, ed una rete sempre di Mexes.
Niente male davvero per il calciatore rossonero, che dopo la rete si è lasciato andare ad una grande esultanza "liberatoria", con tanto di cuore verso la tribuna. E dire che non andava a segno praticamente da un anno: 26 marzo 2014, stadio Franchi di Firenze e Milan che vince 2-0 con le reti del francese e di Mario Balotelli. Altri tempi, come si suol dire. Anche perché quest'anno Mexes è stato vicino, e più volte, alla cessione. Nel mirino infatti c'era soprattutto il suo scarso rendimento ed un ingaggio particolarmente elevato: quattro i milioni di euro stagionali percepiti dal francese. E così in molti pensavano fosse in lista di sbarco. Poi i tanti infortuni lo hanno fatto tornare gradualmente in rosa, fino a riconquistarsi la maglia da titolare, poi persa per i fattacci di Roma. Fino a stasera, quando il calciatore se l'è ripresa alla grande, per la gioia del pubblico di fede rossonera e forse anche per lo stesso Pippo Inzaghi.