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Dalla guerra in Ucraina al Torino, la nuova vita di Pryima

Ex Metalurg, il difensore ucraino s’allenava coi granata da qualche settimana: ha convinto Ventura e firmato fino a giugno 2016 con opzione per il prossimo anno.
A cura di Maurizio De Santis
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Dalla guerra in Ucraina al contratto con il Torino. E' la nuova vita di Vasyl Pryima, difensore centrale che i granata hanno prelevato a parametro zero e potuto tesserare perché svincolato: 24 anni, alto 185 cm, il suo arrivo servirà a turare la falla aperta in quella zona del campo dagli infortuni di Maksimovic e poi Jansson. Stop di lungo corso che hanno suggerito allo staff di mercato di reperire nell'immediato il classico colpo last minute. Ex del Metalurg Donetsk (società fallita per le condizioni economiche durissime a causa del conflitto), Pryima – che indosserà la maglia numero 44 – s'era aggregato ai granata all'inizio del mese di ottobre: in prova per qualche settimana, è riuscito a convincere il tecnico e messo così nero su bianco fino al termine della stagione (con opzione per il prolungamento del contratto).

A sancire l'ufficialità dell'operazione è il comunicato ufficiale della società: "Il Torino Football Club è lieto di comunicare di aver acquisito il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Vasyl Pryima fino al 30 giugno 2016. Il Torino vanta un diritto di opzione per il prolungamento del contratto". La carriera di Pryima è iniziata nell'Arsenal Kiev, ma è nel Metalurg Donetsk – con il quale farà il suo esordio tra i professionisti – che è effettivamente cresciuto, collezionando 123 presenze nel massimo campionato ucraino e guadagnando anche la maglia dell'Under 21.

A fornire buone referenze sul neo-acquisto del Torino è Monachello, calciatore dell'Under 21 che qualche anno fa aveva cominciato in Ucraina il suo girovagare sui campi di Metalurg (lì conobbe Pryima), Olympiacos di Nicosia, Cercle Bruges, poi di nuovo Italia con Virtus Lanciano e adesso Atalanta in Serie A. "Nel Metalurg – ha ammesso a Tuttosport Monachello – Pryima era molto duttile perché sapeva coprire più ruoli. E' un vero duro, come Gattuso".

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