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Dalla C alla Champions, il Miracolo Napoli firmato De Laurentiis: un film lungo 7 anni

Il “capolavoro” di Aurelio De Laurentiis è durato 7 anni. Il presidente ha mantenuto le promesse, riportando il Napoli tra le stelle d’Europa per la prima volta dopo gli anni d’oro di Maradona e Careca.
A cura di Redazione Sport
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Napoli's players celebrate the qualifica

Belardi, Ignoffo, Scarlato, Savino, Toledo, Montervino, Gatti, Corrent, Mora, Berrettoni, Sosa. Pochi nomi noti e qualche meteora del calcio italiano. Si tratta dell'undici titolare del Napoli appena 6 anni e mezzo fa. Gli 11 giocatori che il 26 settembre 2004 scesero in campo contro il Cittadella nella prima partita di campionato disputata dal "nuovo" Napoli. Una giornata che oggi sembra lontana anni luce, ma che segnò l'inizio del cammino dell'era De Laurentiis.

Quel giorno accorsero più di 50.000 spettatori al San Paolo per vedere il Napoli Soccer (la denominazione SSC Napoli fu ripresa solo in Serie B) del presidente venuto dal mondo del cinema. Il primo anno targato De Laurentiis non fu dei migliori. La stagione partì con un inaspettato pareggio (3-3 in casa proprio contro il Cittadella) e terminò con una bruciante sconfitta nella finale dei playoff promozione contro l'Avellino. Il punto più basso della storia calcistica napoletana fu raggiunto proprio quell'anno con la sconfitta in casa col Chieti.

Il vento cambiò definitivamente durante la stagione seguente. Con Edy Reja alla guida fin dalla fine dell'annata prima, il Napoli stravinse il campionato di Serie C1 (stagione 2005/2006) con 13 punti di vantaggio sul Frosinone secondo, trascinato dai 18 gol di Emanuele Calaiò.

Una cavalcata che proseguì nella stagione 2006/2007 in Serie B, quando i partenopei si trovarono a disputare il campionato cadetto più difficile della storia: tra le avversarie la Juventus del dopo-calciopoli e il Genoa neopromosso (come il Napoli) dalla C1. Un cammino parallelo per azzurri e rosso-blu. Un gemellaggio decennale che trovò la sua apoteosi nell'ultimissima gara al Marassi tra Genoa e Napoli, quando il pareggio riportò entrambe in Serie A all'ultima giornata. Una festa del calcio tra le più belle che il pallone nostrano ricordi, con tifosi genovesi e napoletani in tripudio a braccetto dentro e fuori dal campo. Anche in quella stagione a trascinare il Napoli fu l'"Arciere" Emanuele Calaiò, autore di 14 reti.

Il resto è storia recente. I primi 3 campionati di Serie A sono stati densi di emozioni per il pubblico napoletano. La scelta di De Laurentiis di investire nei giovani si è rilevata vincente: Gargano, Hamsik e Lavezzi sono arrivati a Napoli quasi in sordina al primo campionato di Serie A. Titolari fissi fin dall'inizio, insieme a Paolo Cannavaro costituiscono l'anima di questo rinnovato Napoli.

SSC Napoli v Lecce - Serie A

Celebrare i 26 gol di Cavani è fin troppo facile oggi. Ma i tifosi napoletani sanno che i protagonisti della rinascita sono stati altri. Forse ancor di più del capitano Paolo Cannavaro, Gianluca Grava, unico giocatore della rosa del Napoli a vestire la maglia azzurra fin dai tempi della Serie C.

Nelle ultime stagioni nella massima serie gli azzurri non si sono mai trovati nei bassifondi della classifica, anzi. Spesso e volentieri hanno combattuto nei quartieri alti in mezzo alle big, eccezion fatta per la parte iniziale della stagione 2009/2010, quando dopo i primi risultati molto deludenti Walter Mazzarri ha preso il posto di Roberto Donadoni, entrando subito nel cuore dei tifosi partenopei.

Diverse le sfide indimenticabili nelle scorse stagioni in Serie A. Su tutte

Roma-Napoli 4-4 (20/10/2007)

Napoli-Inter 1-0 (2/3/2008)

Napoli-Milan 2-2 (28/10/2009)

Juventus-Napoli 2-3 (31/10/2009).

Emozioni azzurre anche in Europa, con il ritorno in Europa League nella sfida contro il Benfica all'inizio della stagione 2008/2009 (al Napoli non bastò la vittoria all'andata per 3-2).

Napoli's players celebrate with Napoli's

Una cavalcata conclusasi trionfalmente quest'anno. Al di là del terzo posto gli uomini di Mazzarri hanno giocato un campionato da protagonisti, sognando addirittura lo Scudetto fino al match di Bologna. Gli ultimissimi risultati hanno però segnato un netto calo del Napoli. Che ad ogni modo, complice la battuta d'arresto delle altre concorrenti Udinese, Lazio e Roma, da ieri sera può finalmente festeggiare insieme ai suoi tifosi la Champions League. Un traguardo atteso 21 anni.

L'appuntamento adesso è a fine agosto. Tre mesi dividono il pubblico napoletano dal sorteggio di Nyon (in Svizzera). Il Napoli non potrà essere inserito nel girone eliminatorio con Milan e Inter, quindi con ogni probabilità troverà sul suo cammino una superbig tra Barcellona, Real Madrid, Manchester United e Chelsea. Che non avrà vita facile, questo è certo. Al San Paolo troverà 70.000 cuori azzurri che attendono questo momento da ventuno, lunghissimi anni.

https://www.youtube.com/watch?v=HLf7La0u3Uk
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