Dalla A all’Europeo, la Top 11 dei gol più belli del 2016

Dieci gol realizzati nel 2016 da ricordare. Dieci perle, dieci prodezze balistiche che hanno entusiasmato i tifosi delle squadre di club oppure delle Nazionali. Dieci reti che hanno scandito anche i momenti clou delle varie competizioni internazionali. Eccone alcuni esempi in una carrellata di marcature che ripercorre alcuni episodi salienti.

Sturridge in Liverpool-Siviglia

Klopp alla prima stagione con il Liverpool riesce a raggiungere la finale di Europa League, riportando i Reds ad essere una squadra importante in campo internazionale. I favoriti però sono gli spagnoli del Siviglia, bicampioni uscenti. Il Liverpool prende in mano le redini del gioco e al 35’ Coutinho serve Sturridge che invece di puntare gli avversari che lo fronteggiano s’inventa un esterno sinistro che beffa il portiere spagnolo. Un gol "brilliant", come dicono gli inglesi, ma che non serve per vincere la coppa per la terza volta sivigliana.

Modric in Turchia-Croazia

La partita Croazia-Turchia è una delle più interessanti del primo turno degli Europei e tutti aspettano un colpo di classe per deciderla. Non sarà il 10 turco, Arda Turan, a colpire bensì il 10 croato (anche qui Barcellona-Real si ripete) con una volée di destro su una ribattuta della difesa. Un gol sembrato venire dal nulla, che solo Modric poteva immaginare.

Kalinic in Croazia-Spagna

Nella loro lucida follia slava anche un altro calciatore croato ha segnato lo scorso anno un gol meraviglioso. Si tratta di Nikola Kalinic, centravanti della Fiorentina e riserva di Mandzukic in nazionale. Nell’ultima partita del girone contro la Spagna scendono in campo le seconde linee croate e Morata porta subito in vantaggio la Roja. Ma Perisic, che crossa perfettamente dal fondo, e Kalinic che si avvita in area e colpisce di tacco non ci stanno e prima pareggiano e poi vincono una partita a suo modo storica.

Higuain in Napoli-Inter

Nei 36 gol in campionato di Gonzalo Higuain c’è di tutto: potenza, agilità, visione della porta, precisione, capacità di sentire l’avversario e bruciarlo sul tempo. Tutte queste qualità sono perfettamente concentrate nel primo gol segnato all’Inter nella partita del San Paolo. Un gol che solo un numero 9 vero sa pensare e realizzare.

Robson-Kanu in Galles-Belgio

Il Galles è Bale, ma non solo Bale. Nell’avventura estiva in Francia salgono agli onori delle cronache tanti altri calciatori, tra cui Robson-Kanu, il quale controlla contro il Belgio una palla morbida di Ramsey e vede il difensore staccarsi dalla marcatura stretta perché preoccupato di una palla allargata in fascia per l’accorrente Gunther. Robson-Kanu se ne accorge e in una frazione di secondo si gira su se stesso, trovandosi davanti al portiere e fulminandolo di piatto. Un gol di grande intelligenza calcistica. Molto simile ad una danza.

Messi in Usa-Argentina

Negli States Messi è il nome più grande sul cartellone dello spettacolo "Copa America Centenario" e da vedette si traveste, illuminando tutte le partite in cui gioca. Purtroppo per i padroni di casa così sarà anche nella semifinale contro gli statunitensi nella quale serve due assist comodi ad Higuain e soprattutto segna un gol, diventando il primo marcatore albiceleste della storia. E non è un gol qualsiasi…

Eder in Portogallo-Francia e Shaqiri

Un centravanti di 29 anni ha già dato molto al calcio ed Ederzito Antonio Macero Lopes, conosciuto come Eder, ha dato fino ad oggi quello che poteva, fra squadre da vorrei ma non posso come Braga e Swansea. Ma poi accade che la tua squadra va in finale degli Europei, il miglior giocatore si infortuna dopo pochi minuti e la squadra padrona di casa si ammassa davanti alla tua area di rigore, si va ai supplementari e l’allenatore ti mette dentro nella speranza di arrivare ai rigori.

Ma tu vuoi lasciare il segno e allora dai tutto quello che hai in una sola azione, Moutinho ti passa la palla e tu riesci a resistere al tentativo di anticipo di Koscielny, aspetti che Umtiti si faccia avanti ma lui indietreggia e ti da il tempo di caricare il tiro. E tu scagli il tiro più importante della tua intera carriera, per cui verrai ricordato per sempre. A proposito di gol che lasciano il segno, come non citare la straordinaria sforbiciata di Shaqiri con la Svizzera? Una rete di rara bellezza segnata all'Europeo contro la Polonia.

Mahrez in Leicester-Manchester City

Nella partita dell’anno e forse quella più importante della tua carriera non basta fare tutto quello che sei in grado di fare, serve andare oltre e Riyad Mahrez, in una stagione meravigliosa, mette la firma proprio quando serve. Supera Zabaleta in contrasto saltando insieme alla palla, affronta i due centrali e li fa danzare con un finta, nello spazio fra i due trova il passo e il tempo di scagliare un destro violento alle spalle di Hart. È il gol che rinforza la speranza nella squadra di Ranieri.

Saul Niguez in Atletico Madrid-Bayern Monaco

Sei un promessa, tutti pensano che diventerai fondamentale per le tue squadre, l’allenatore ti da piena fiducia. Che fai per ringraziarli? Dribbli una delle migliori difese del mondo, beffi di precisione il miglior portiere del mondo e fai in modo che la tua squadra arrivi in finale di Champions League. Meglio di così.

Ozil in Lugodorets-Arsenal

Come gol più bello dell'anno non c’è un gol che vale un torneo, che decide un campionato, che ha un valore particolarmente importante. È semplicemente un gol favoloso, pieno di tecnica, intelligenza, classe ed eleganza. A volte deve vincere la grazia.