Da Macheda all’hashtag di Marchisio, 5 gaffe social dei calciatori
Qualche giorno fa, non si è fatto altro che parlare di Gonzalo Higuain. Si, proprio lui, è passato dalla cronaca sportiva per il suo discusso trasferimento in estate dal Napoli alla Juventus, a quella rosa, ad oggi, con una gaffe stratosferica su Instagram. Il bomber argentino aveva infatti chiesto in una chat privata ad Antonella Fiordalisi, 18enne spadista campana, di mandargli una foto con il suo fondoschiena. L’ingenua ragazza, pubblicò la conversazione, mostrandola a tutti i suoi contatti. Si scusò poi con lui qualche giorno dopo. Ma non c’è solo Higuain ad essere stato protagonista di gaffe social. Ecco chi sono gli altri 5 calciatori ad essere caduti nella “trappola” della rete.
Macheda omofobo per sbaglio?
Chicco, chiamato comunemente così da quando giocava nelle giovanili della Lazio, è stato uno dei primi giovani italiani ad essere prelevato da un club straniero, il Manchester United, che ha provato a farlo crescere, senza riuscirci, per farlo diventare un top player. Ma proprio nel periodo in cui giocava nei Red Devils, Macheda si inimicò i tifosi per un post su Twitter: “Shhhhhhhh u little stupid gay!”: “Zitto stupido piccolo gay!”. Così l’attaccante rispose a un follower che lo criticava sul noto social network. Una frase evidentemente omofoba che non poteva restare impunita da parte del club inglese, che decise di sanzionarlo con una multa da 15 mila sterline. Macheda tentò di arrampicarsi agli specchi sostenendo di esser stato vittima di un equivoco poiché in realtà avrebbe voluto scrivere: “guy” in inglese “tizio”, e non gay”. Una versione davvero poco credibile.
Insulti al patron condivisi da Melo (per errore)
È diventato ormai un oggetto del mistero della rosa attuale dell’Inter di Pioli. Spesso in panchina, quasi mai utilizzato, quando lo scorso anno Mancini lo volle prelevare dal Galatasaray, partì come titolare prima di finire nel dimenticatoio. Ma proprio prima di tornare in Italia, quando era ancora in Turchia, Felipe Melo riuscì nell'impresa di diventare il primo calciatore in Europa a farsi squalificare per due giornate a causa di un retweet. Si perchè, il centrocampista brasiliano condivise un post pubblicato da un tifoso del Galatasaray, che a una foto del presidente del Fenerbahçe, Azizi Yildrim, accompagnava una serie di frasi davvero offensive. Il club turco, dopo aver visto sulla bacheca del brasiliano quel post, rimase senza parole e la lega prese una dura posizione, sanzionando due turni di stop e una multa a Melo.
"Forza Roma", l'autogol social dell’agente di Dybala
Il suo arrivo alla Juventus nell’estate del 2015, fu un vero e proprio colpo per il club bianconero che riuscì a strappare alla concorrenza un talento che si sta dimostrando davvero capace di non far rimpiangere la cocente partenza dei vari Tevez e Morata. Al suo arrivo a Torino però, fu protagonista, a sua insaputa, di un episodio davvero divertente, frutto di un errore sui social. Prima ancora dell'inizio del campionato infatti, Paulo Dybala twittò parole di incoraggiamento alla squadra sbagliata: “Forza Roma”. Confusione? No, la soluzione del mistero è molto più semplice: il profilo del giocatore è gestito dal suo agente, lo stesso del giallorosso Juan Manuel Iturbe che, credendo di scrivere con il profilo dell’attuale attaccante del Torino, fece sognare per un attimo i tifosi della Roma che sperarono per un attimo di poter vedere Dybala esultare all’Olimpico.
Gerson e la foto con la ‘dieci', lesa maestà a Totti
Annunciato come uno dei colpi più importanti di Walter Sabatini, a Roma la notizia del suo acquisto fu accolta con grande entusiasmo dal pubblico giallorosso. Gerson Santos da Silva, classe 1997, è uno dei centrocampisti più promettenti al mondo, un potenziale fuoriclasse. Ma poco dopo aver firmato il contratto con il club capitolino, ha compiuto una leggerezza che per i fedelissimi giallorossi è a dir poco imperdonabile. Si prestò infatti ad uno scatto, finito su tutti i social, con una maglia numero 10, quella del capitano Francesco Totti. Un gesto che fece infuriare il popolo romanista reso solo un po' meno grave dalla confessione del direttore sportivo Walter Sabatini che lo giustificò dicendo di avergliela regalata lui. Alla fine gli fu assegnata la numero 30.
La gaffe sul doping pazzesca di Marchisio
Festeggiato oggi dai compagni di squadra per i suoi 31 anni, Claudio Marchisio, simbolo della Juventus, soprattutto per il suo passato, per aver giocato sempre nel club piemontese, salvo un prestito all’Empoli, è uno dei calciatori italiani più social. Ma un post gli costò caro. In passato infatti dopo una vittoria contro l'Atalanta, pubblicò su Instagram una sua foto seguita da un cospicuo numero di hashtag. “Avanti così, dev'essere la prima di tante #juventusstadium #picoftheday #dopingtime”. Quest’ultimo balzò agli occhi degli utenti del web che non si fecero scappare quella che fu una gaffe in buona fede, ovviamente, subito corretta da un nuovo post con l'hashtag #testantidopingtime. Riferita ovviamente al fatto che in quel momento doveva sottoporsi al test antidoping che si tiene spesso, a sorpresa, dopo le gare.