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Dal trionfo dell’Udinese al tonfo del Napoli, in vista del faccia a faccia in campionato

Con la vittoria di Liverpool, il club friulano entra nella storia e firma un successo indelebile. Non può dire altrettanto Mazzarri, che torna a Napoli con le ossa rotte. Domenica si torna in campo, proprio con il posticipo tra azzurri e bianconeri.
A cura di Alberto Pucci
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Liverpool vs Udinese - Uefa Europa League 2012-2013

Emozioni forti – Ci sono vittorie che per raccontarle, non basterebbe una giornata intera. Ci sono sconfitte talmente brucianti che, invece, rimangono attaccate sulla pelle per settimane. Solo il tempo ci dirà quanto (in negativo e positivo) questo turno europeo, ed i relativi risultati, avranno influito sul cammino di Udinese e Napoli. Il primo responso lo avremo già domenica sera quando, in contemporanea con il derby di Milano, anche il San Paolo si accenderà per ospitare la sfida tra la squadra di Mazzarri e quella di Guidolin. Con quella dell'Inter, in gita premio in Azerbaigian, e quella della Lazio all'Olimpico, le due gare di Eindhoven e Liverpool hanno, infatti, regalato forti emozioni e reso, a loro modo, indimenticabile il giovedi sera di Europa League, l'unica competizione dove possiamo "vantarci" di avere quattro squadre in corsa per la vittoria finale.

La felicità è bianconera – La pagina più bella, quella destinata a rimanere a lungo nel ricordo di tutti i tifosi italiani, è senz'altro quella scritta dall'Udinese di Guidolin. Prima dell'undici bianconero, solo quattro squadre italiane erano state capaci di andare a vincere all'Anfield Road: lo fece, nel 1992, il mitico Genoa di Bagnoli, nel 2001 la Roma di Capello e, otto anni più tardi, Prandelli con la sua Fiorentina. E' in buona compagnia Francesco Guidolin, da Castelfranco Veneto. Assieme a pochi "eletti", potrà infatti raccontare di aver battuto il Liverpool nel suo tempio e di averlo fatto giocando a calcio e non alzando un muro (o come dicono in Inghilterra: mettendo un pullman) davanti al portiere. "Vincere aiuta a vincere", direbbe qualcuno e in effetti, vittorie come queste, hanno il dono di regalarti nuove energie per poter superare anche gli ostacoli più alti, quelli che, fino a qualche giorno fa, non pensavi neanche di poter affrontare.

“ Notte magica, di quelle che ci ricorderemo per sempre! ”
Francesco Guidolin
La vittoria in Europa League, giunta dopo il triste pareggio casalingo contro il Genoa, apre nuovi scenari ed orizzonti per l'Udinese che, adesso, sarà chiamata al compito più difficile: confermarsi in campionato e riprendere a far punti, proprio dallo scontro del San Paolo, contro il Napoli. Capace di cambiar pelle in pochi giorni, passando dall'infelice turno di campionato alla vittoria da urlo in Inghilterra, la squadra friulana si è ripresa (in parte) quelle gioie che nei due preliminari di Champions League, contro Arsenal e Braga, le erano state negate. Al diavolo il cucchiaio di Maicosuel! Ieri è stata la notte dei colpi di Di Natale, di quella fortuna che (spesso) ha voltato le spalle alla squadra e della serata di popolarità di uno dei tanto gregari (Pasquale), da sempre snobbati e sottovalutati dalla critica. Nella mitica terra dei Beatles, la musica suonata dalla band di Guidolin è stata perfetta: il giusto mix tra abilità, "good luck", caparbietà friulana e sano cinismo italiano. Un concerto molto apprezzato dai tifosi bianconeri al seguito che, al termine della partita, sono rimasti sugli spalti dell'Anfield a cantare la loro felicità. Adesso, l'ostacolo da superare, si chiama Napoli. Sarà un'altro "Pordoi" per il ciclista Guidolin, un'altra di quelle salite che ti spacca le gambe e ti lascia senza fiato. Per togliersi dagli impicci della zona salvezza e per ridar lustro ad un campionato altalenante, servirà una partita perfetta anche domenica sera. Dopo i dispiaceri rifilati ai sudditi della Regina inglese, i ragazzi di Guidolin sono pronti a ripetersi anche con quelli di Re Diego.

Si turn-over, no party – Se sul volo Liverpool-Udine l'allegria era contagiosa, non si può dire altrettanto di quello che ha riportato a casa gli azzurri dopo la pesante sconfitta in terra olandese. Scordatevi i sorrisi e le urla di gioia dell'esordio europeo. Il poker contro l'Aik e la notte di grazia di Vargas, sono stati cancellati in un sol colpo (anzi, tre) dal PSV Eindhoven di quella vecchia volpe (e conoscenza) di Mark Van Bommel.

“ Bisogna dare spazio anche ai giovani, anche se si rischiano queste figure ”
Walter Mazzarri
Il Napoli "di scorta", quello scelto per affrontare gli impegni europei, questa volta ha fallito e Mazzarri è dovuto salire sull'aereo con il pesante bagaglio delle possibili (e imminenti) critiche per questo tracollo sportivo. Di una cosa, però, il tecnico toscano non potrà mai venir accusato: quella di non essere coerente. La scelta fatta, ad inizio stagione, dalla società azzurra e dal suo allenatore è stata confermata anche nel match contro gli olandesi. Dopo le disavventure della scorsa annata, quando la Champions League sfiancò Cavani e compagni negando loro un campionato all'altezza, la corsa al tricolore è diventata prioritaria. Spazio, quindi, a quei giocatori che, solitamente, aspettano invano il proprio turno ogni domenica, e poco importa se la formazione titolare pare poco adatta ad affrontare gli ostacoli europei. Mazzarri, nel dopo partita, ha difeso la sua scelta: "Bisogna dare spazio anche ai giovani, anche se si rischiano queste figure". Così si è deciso, così si è fatto. Coerentemente, appunto. L'exploit del Dnipro, prossimi avversari in Europa League, ed il ritorno del PSV ha trasformato la classifica del girone europeo e reso il compito ancor più difficile. Il Napoli, per tornare a guardare tutti dall'alto, dovrà convincere, e possibilmente vincere, proprio nei due scontri contro la formazione ucraina (25/10 in trasferta, 8/9 al San Paolo). In attesa dei due impegni europei, sotto con il campionato e con la sfida contro l'Udinese, nella quale torneranno in campo, a tempo pieno, tutti i titolari del Napoli capolista: l'unica squadra in grado, fin quì, di tener testa ai Campioni d'Italia. Saranno due settimane all'insegna del bianco e nero, poichè dopo l'impegno con i friulani, ci sarà quello del 20 Ottobre, a Torino, contro la Juventus. Domenica sera, quindi, sarà fondamentale tenere il passo della concorrenza per poi giocarsi la testa del campionato nello scontro diretto, proprio cinque giorni prima della sfida contro gli ucraini padroni del girone europeo. Udinese, Juventus e poi Dnipro: per il Napoli il gioco si fa duro e, in momenti come questi, c'è bisogno della forza dell'intera rosa. Giovani compresi!

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