Dal pokerissimo di Conte al 4-2 targato Pepito Rossi. I precedenti fra Viola e Juve
La rivalità fra Fiorentina e Juventus, che si sfideranno questa sera in un attesissimo posticipo domenicale, secondo alcuni, nacque nel 1982, quando dopo tanti anni la sfida fra viola e bianconeri tornò ad essere decisiva per lo scudetto. I ragazzi del Trap, durante l’ultima, contestatissima giornata di campionato, passarono a Catanzaro su rigore, la Fiorentina pareggiò a Cagliari con gol regolare annullato a Graziani. Tricolore a Torino. Rabbia a Firenze, con i tifosi che coniarono il famosissimo slogan “Meglio secondi che ladri”. Ecco quali sono stati gli altri 5 precedenti da ricordare in questa sfida, oltre all’ultimo incredibile dello scorso anno con il rigore parato nel finale da Buffon e il successivo gol vittoria di Morata che diede praticamente lo scudetto ai bianconeri.
Lo spettacolare 3-3 della stagione 1983/1984
Qualche tempo dopo lo scandaloso scudetto vinto dalla Juventus, contestato per diversi mesi dal pubblico viola e che di fatto diede inizio alla rivalità, nel novembre 1983 andò in scena una delle più spettacolari gare tra le due squadre. La Juve passò in vantaggio grazie a Bonini, ma durò poco, parchè Antognoni, in volo d’angelo, pareggiò subito. Platini, protagonista di quella Juventus e stella della squadra, riuscì a battere però ancora Galli per il momentaneo 1-2. I viola non ci stanno e dopo diversi miracoli di Tacconi, raggiunsero il meritato pareggio grazie ad un’azione impostata da Passarella, che portò poi al gol di Bertoni. Lo stesso Bertoni poi fu protagonista assoluto anche del 3 a 2 che fece esplodere il “Franchi”. Picchio De Sisti stava già pregustando un piccolo riscatto, ma praticamente al termine della gara, su cross di Cabrini, Contratto devia la palla in rete per il definitivo e doloroso 3-3 per i viola.
Il ritorno di Baggio a Firenze con la casacca bianconera
Fu forse una delle partite più attese dalla città di Firenze. Lo scippo di Roberto Baggio, da parte della Juventus, non fu mai accettato. Eppure, nella stagione 1990/1991, il “Divin Codino”, dovette tornare a Firenze. Sugli spalti i tifosi avevano la pelle d’oca e i fischi per il numero 10 bianconero erano assordanti. Al 41’ la Fiorentina passò in vantaggio grazie ad una punizione di Fuser. Nella ripresa la Juventus tenta l’assalto e potrebbe subito pareggiare grazie ad un calcio di rigore causato dal portiere Mareggini che asfaltò proprio Baggio. Il rigorista dovrebbe essere proprio Baggio, che però lasciò, fra lo stupore generale, l’esecuzione dal dischetto a De Agostini. De Agostini, ipnotizzato dal portiere viola, sbagliò clamorosamente. A fine gara Roberto disse di averlo fatto perché Mareggini lo conosceva. Alla sua uscita dal campo, Baggio raccolse da terra una sciarpa arrivata dalle tribune. Quel gesto scatenò l’ira dei tifosi juventini.
Il tonfo della Juventus al “Franchi” nel 1998
Da tutti era definita la Juventus più forte di tutti i tempi, dato che poteva contare in squadra gente come Davids, Zidane, Del Piero e Inzaghi. Una squadra capace di vincere il campionato e arrivare in finale di Champions. Ma quel pomeriggio freddo al Franchi, non fu proprio così facile. Lo si capì quando Firicano incornò di testa l’1 a 0 per i viola. Dopo poco tempo, Batistuta servì l’assist per il raddoppio ad Oliveira, prima del 3-0 finale firmato da Anselmo Robbiati. Cecchi Gori, in tribuna era euforico e mostrò le dita a V come Churchill. In panchina, a guidare quella Fiorentina, c’era un altro tipetto dal carattere poco raccomandabile come mister Malesani, uno di quelli che quando c’è da cacciare gli attributi risponde sempre presente.
Il pokerissimo targato Antonio Conte
Quella sera, al “Franchi”, in migliaia portarono parrucche allo stadio per ironizzare sul capello sintetico di Conte e soprattutto per vendicare una sua vecchia esultanza contro i viola quando era ancora calciatore della Juventus. La Fiorentina visse una delle serate più nere della propria storia con una clamorosa sconfitta per 0-5. Era la stagione 2011/2012, la prima di Conte sulla panchina bianconera, Vucinic da fuori area dopo 16 minuti portò già in vantaggio i bianconeri. Cerci fece rimanere in 10 i toscani per un calcio sulle natiche a De Ceglie. E da lì in poi la Juventus prese il largo con Vidal che raddoppiò. Nella ripresa Marchisio di testa fa il 3 a 0 e Pirlo, in giornata di grazia, cala il poker. Segnò addirittura Padoin, che insaccò il definitivo 5 a 0. Corvino diede subito le dimissioni a fine gara. La squadra gigliata, quell’anno, rischiò la retrocessione fino all’ultima giornata.
Il 4-2 tutto di Giuseppe Rossi e Montella
Non verrà ricordata solo per essere stata una delle gare più belle fra Fiorentina e Juventus, ma proprio una delle più emozionanti della storia della Serie A. Era il 20 ottobre 2013, una data che ormai i fiorentini raccontano come una favola ai propri figli. La Juve di Conte passò prima in vantaggio con Tevez, su rigore, e dopo con Pogba. Entrambi fecero la mitraglia alla Batigol sotto la curva Fiesole. Un affronto incredibile che l’undici di Montella cominciò a vendicare dal 66’ quando Giuseppe Rossi accorciò le distanze su rigore. Dopo soli dieci minuti però, è ancora Pepito a trovare il gol con un micidiale sinistro dalla distanza. Il Franchi in delirio non crede ai propri occhi, e al 78’Borja Valero, dopo aver smarcato Joaquin, servì allo spagnolo un assist al bacio che lo stesso connazionale trasformò in gol per il definitivo sorpasso: 3-2. Dopo due minuti, Cuadrado, che questa sera sarà il grande ex, servì in contropiede Rossi per la tripletta personale dell’italo-americano e il netto 4 a 2. La Fiorentina non vinceva con la Juve dal dicembre del 1998.