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Dal messaggio di Allegri al maestro Gasperini, la Serie A scopre Petagna

Dopo aver realizzato tre gol in Serie A, l’attaccante scuola Milan è stato convocato nell’Under 21. Petagna ricorda sempre gli insegnamenti di Allegri, l’allenatore che lo ha lanciato, ed esalta il suo tecnico attuale Gasperini: “Mi dà forza e mi trasmette tanto”.
A cura di Alessio Morra
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Delle potenzialità di Andrea Petagna se ne parla da qualche anno. Questo ragazzo, classe 1995 cresciuto nel Milan, adesso sembra aver trovato l’ambiente giusto per esplodere. Decisivo senza dubbio sembra anche il contributo di Giampiero Gasperini, un tecnico con cui i centravanti vanno a nozze. A Bergamo questo attaccante che ha già vestito le maglie di cinque squadre sembra rinato con tre gol in quattro partite. Oggi Petagna è titolare in Serie A e guarda con fiducia al suo futuro, ma anche nei momenti più difficili, quelli in cui il Milan lo aveva scaricato, c’è stato un allenatore che gli è stato particolarmente vicino: Massimiliano Allegri.

Il livornese lo fece esordire in Champions League nel 2012, all’epoca l’attaccante aveva solo 17 anni. Tre anni fa il tecnico juventino inviò un messaggio a Petagna: “Puoi sbagliare tutto, ma non l’atteggiamento”. Quella frase è diventata un comandamento per il nerazzurro che ancora adesso elogia il suo vecchio maestro: “Io lo ringrazierò a vita per avermi fatto debuttare tra i protagonisti”.

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Mentre prepara il match di qualificazione all’Europeo Under 21 contro la Lituania: “Vorrei andare all’Europeo e sono a disposizione di Di Biagio”, Petagna ha elogiato il tecnico Gasperini, che lo sta facendo migliorare di giorno in giorno:

Gasperini mi dà la forza e mi trasmette tanto. Ogni volta che finisco un allenamento, capisco di aver imparato qualcosa. E poi dice le cose una volta sola, parla una volta e non parla più: è il segreto per essere sempre concentrato e non distrarsi mai durante il lavoro.

Petagna, che viene paragonato a Vieri e si ispira a Zaza con le giovanili del Milan ha vinto due scudetti (uno con i Giovanissimi e un altro con gli Allievi), dice di essere migliorato anche grazie al suo mental coach, Roberto Civitarese, che gli ha fatto conoscere De Silvestri: “L’allenamento della mente è importante tanto quello fisico”.

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