Dal Foggia al Palermo l’incredibile estate di De Zerbi, che sfida il Napoli
Roberto De Zerbi a soli trentasette anni si appresta a fare il suo esordio in Serie A da allenatore. Il tecnico bresciano, che ha preso il posto di Ballardini al Palermo, da giocatore è stato un buonissimo trequartista che però raramente ha giocato per più di un anno nella stessa squadra. Da allenatore sembra seguire lo stesso percorso. De Zerbi infatti ha vissuto su un’altalena questi ultimi mesi. Con il Foggia nello scorso campionato di Lega Pro ha brillato e il paragone con Zeman è arrivato rapido. Perché lo spettacolo che hanno visto i tifosi rossoneri è stato enorme, ma la promozione non è giunta. Perché nella finale dei playoff si è imposto il Pisa di Gattuso. De Zerbi nonostante la sconfitta ha deciso di rimanere in Puglia e ha detto di no all’Ascoli e soprattutto al Crotone, che lo voleva al posto di Juric. Questi no forse il giovane allenatore li avrà rimpianti e a metà agosto ha lasciato il Foggia. Di tempo libero però l’ex centrocampista ne ha avuto poco e domani chiuderà questa estate particolarmente intensa guidando il Palermo contro il Napoli.

L’ex allenatore del Foggia la partita la seguirà dalla tribuna, a causa di una squalifica rimediata nella finale di ritorno del playoff contro il Pisa lo scorso giugno. L’esordio contro una squadra importante non scompone De Zerbi che sembra avere le idee chiare per il match contro Sarri, un tecnico che stima moltissimo:
Dobbiamo giocare con umiltà e coraggio, cose che ci spingeranno ad andare oltre, ma non ci si può buttare dal quinto piano di testa perché non siamo attrezzati per farlo. Il Napoli non ha punti deboli, ha preso tanti gol, ma non significa che non abbiano una buona difesa. Di sicuro la Champions non li distrarrà. Sarri? Per me è un punto di riferimento, ed è un motivo d’orgoglio per me per molti allenatori italiani. Non mi piace copiare perché non mi sento inferiore, ma voglio giocare il mio calcio contro tutti.