Dal derby di Genova spuntano tre gioielli da calciomercato: Soriano, Eder e Pavoletti
Sotto la Lanterna sono arrivati 5 gol in 90 minuti, tanti fumogeni e una traversa. Per un Derby d'altri tempi, dominato in largo e in lungo dalla Sampdoria ma con il Grifone che ha risfoderato nei 20 minuti finali il suo proverbiale orgoglio, riuscendo quasi nella straordinaria rimonta, sotto di tre reti. In tutto questo, hanno brillato tre stelle su tutti: Eder e Soriano tra i blucerchiati e Pavoletti tra i rossoblù. Autori di due doppiette gli ultimi due e adesso anche oggetto del calciomercato invernale, perché le loro gesta non sono passare inosservate dalle società che vogliono rinforzarsi in vista della seconda parte di stagione. Così come per l'italo brasiliano tornato a segno dopo l'infortunio e sempre nel mirino dei top team di Serie A.
Soriano, l'oro di Ferrero – Per Roberto Soriano c'è la fila da tempo davanti all'uscio di Massimo Ferrero conscio di avere in rosa un giocatore in ascesa, volto nuovo del calcio italiano, in odore di Nazionale e conteso da diversi club di prima fascia. In pole c'è da sempre il Napoli (davanti a Roma, Milan e Inter) che su Sogliano ha espresso sempre pareri positivi per portarlo sotto il Vesuvio. Il problema, non secondario, sono proprio le pretese del presidente blucerchiato che spinge per avere non meno di 18 milioni.
Obiettivo Nazionale – Un secondo punto è la volontà dello stesso giocatore di lasciare subito Genova. Con Montella, ancor più che con Zenga, è ritornato ad essere protagonista. Un posto da titolare è assicurato, così come il fatto di sapere di essere diventato il nuovo beniamino dei tifosi. E con un Cassano formato super visto nel derby (capace di fare tutti e tre gli assist per i gol al Genoa) ci potrebbe essere il giusto lasciapassare per una convocazione certa in Nazionale in vista degli Europei, primo obiettivo da non fallire. Poi, per tutto il resto, c'è tempo.
Eder, il bomber di razza – E se Soriano rappresenta la novità assoluta, Eder è la conferma di un giocatore finalmente maturo e pronto per le grandi platee. Non solo alla Sampdoria ma anche in Nazionale, l'italo brasiliano ha confermato di avere i numeri per giocarsi le proprie carte con i più bravi. Un avvio di stagione entusiasmante, l'infortunio e poi la ripartenza. Proprio dal derby con il ritorno al gol, una cosa che riesce a fare benissimo e sempre. Corteggiato in estate dall'Inter, Zenga si oppose al suo trasferimento a Milano. Idea giusta dell'Uomo Ragno che ha consegnato la squadra nei piedi dell'attaccante, non venendo deluso. Adesso i nerazzurri ci stanno riprovando ma c'è il solito scoglio da superare: il presidente Ferrero.
Pavoletti, il nuovo Milito – Discorso diverso invece per Pavoletti, che arrivò a gennaio dell'anno passato, accompagnato da un po’ di scetticismo anche perché fu scelto da Preziosi pochi giorni dopo l’addio di Matri e Pinilla, due che promettevano di diventare le bocche da fuoco principali di un Genoa pronta alla scalata in classifica. Quel progetto naufragò ma Gasperini capì che Pavoletti aveva numeri importanti e la capacità di trasformare in oro i palloni forniti da Falque e Perotti. Per l'ex Sassuolo, poche presenze all’inizio poi diventò sempre più importante fino a diventare titolare nelle ultime uscite, quelle portarono il Grifone in Europa (poi toltagli dalla licenza Uefa che non c'era).
Futuro da bomber – Oggi, Pavoletti, al debutto in un derby, ha riconfermato tutte le proprie doti: doppietta e una gara da leader e trascinatore assoluto, come i grandi bomber rossoblù, da Skuravy a Milito. Cresciuto nel Sassuolo, il 27enne attaccante questa stagione ha già messo a segno 8 reti (7 in campionato, 1 in Coppa Italia). Veloce di testa, rapido con i piedi, ha firmato fino al 2019 un contratto col Genoa ma potrebbe rientrare di diritto tra le punte più interessanti a gennaio o a giugno per il club che faticano in attacco (come la Roma, la Lazio o l'Inter). Un cartellino che si aggira attorno ai 5 milioni ma che è destinato a salire e raddoppiare.