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Dal Brasile: hanno ucciso Alessandro Altobelli. Ma Spillo tranquillizza: “Non sono io”

Un imprenditore sessantottenne con il medesimo nome e cognome dell’ex campione di Inter e Nazionale è morto in Brasile. Subito, la notizia è arrivata in Italia ma ‘Spillo’ ha subito scritto su Facebook: “Non sono morto io!”
A cura di Alessio Pediglieri
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Un caso di omonimia che ha creato per alcune ore un vero e proprio caos attorno all'ex stella dell'Inter e della Nazionale italiana quando, dal Brasile, è rimbalzata la notizia – poi confermata – che era stato ucciso Alessandro Altobelli, subito ‘identificato' dall'opinione pubblica come il campione del Mondo in Spagna 1982. Poi, svelto l'arcano: si tratta di un semplice caso di omonimia e lo stesso ‘Spillo' è corso a rassicurare tutti, amici, parenti e tifosi utilizzando i Social Network e scrivendo una nota con tanto di foto allegata che lo ritrae a passeggio a Roma. Un sospiro di sollievo per tutti, visto che l'uomo ucciso è un imprenditore 68enne proprietario di alcuni ristoranti, conosciuto dallo stesso ‘Spillo' ma nulla più.

Oltre al nome, Spillo ha in comune con il deceduto anche il luogo d'origine cioè il paese laziale di Sonnino. In effetti i due si conoscevano anche e l'ex attaccante nerazzurro ha voluto fare pubblicamente le condoglianze ai familiari della vittima. Altobelli è stato ucciso domenica nel corso di una sparatoria tra la polizia brasiliana e alcuni banditi che stavano tentando di rubare la Jaguar di proprietà dell'imprenditore. Spillo ha voluto anche utilizzare Facebook per ‘chiudere' l'equivoco: “L'imprenditore in questione è un mio caro amico, siamo tutti in lutto ma non è morto Spillo!” allegando alcune foto che lo ritraggono a passeggio per Roma.

Oggi, Alessandro Altobelli lavora per l'Inter, in qualità di osservatore dopo essere stato direttore sportivo del Padova negli anni '90, subito dopo una sfortunata parentesi politica. E' ancor oggi il miglior marcatore nella storia della Coppa Italia con 56 reti realizzate in 93 presenze. In carriera h giocato 11 aanni con la maglia dell'Inter dopo aver vestito quelle del Latina e del Brescia e prima di indossare la casacca bianconera della Juventus. Ha chiuso la sua avventura ancora a Brescia vincendo 1 campionato, 2 Coppe Italia e 1 Mondiale.

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