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Dal Bayern al Milan, le 5 clamorose sconfitte storiche delle big

Il Rostov è stata la sorpresa del 5° turno di Champions, ha battuto un top club come i bavaresi. Ecco alcune delle sconfitte clamorose degli ultimi anni.
A cura di Fabrizio Rinelli
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E’ stata la vera sorpresa del mercoledì di Champions League appena trascorso. Il Rostov è infatti riuscito a battere per 3-2 un top club del calcio europeo come il Bayern Monaco di Carlo Ancelotti. Pesante sconfitta, soprattutto perché arrivata contro una squadra modesta che però non ha avuto timore di giocare in maniera aperta e accorta un match che alla vigilia sembrava già perso. Nella storia della Champions però ci sono stati anche altri risultati clamorosi di sconfitte delle big d’Europa contro cenerentole o meteore del calcio. Scopriamo i casi più clamorosi.

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La squadra più ‘difficile' da battere per gli alieni del Barça

Da un lato il Barcellona dei record, dei tanti gol segnati, degli assist continui, dei risultati rotondi e dell’attacco più stellare dell’Europa intera. Dall’altro il modestissimo Rubin Kazan, squadra russa, che ad oggi occupa l’ottavo posto nel massimo campionato russo e che di fenomeni proprio non ne ha mai sentito parlare. Eppure in 4 incontri in Champions giocati fra le due squadre, il Barcellona è riuscito a vincere solo una volta. L’unica vittoria dei blaugrana infatti risale all’edizione di Champions 2010/2011, con il punteggio di 2-0 al Camp Nou.

Poi il pari al ritorno per 1-1. L’anno precedente invece, fu davvero clamoroso, con il Rubin che riuscì a bloccare Messi e compagni in casa sull’1-1 prima del grande capolavoro della gara di ritorno a Barcellona che finì con il punteggio di 1-2 in favore dei verdi di Russia.

https://www.youtube.com/watch?v=DA7mNOJcR-E

Una delle gare più amare del Milan, il ko col Rosenborg

Una delle partite più brutte della già orrende stagione 1996-97 del Milan. A San Siro, il 4 dicembre 1996, i rossoneri e il Rosenborg si incontrarono nell’ultimo match del girone di Champions League. Al Milan sarebbe bastato un pareggio per qualificarsi come secondo alle spalle del Porto e per incontrare la Juve nei quarti di finale. Ma il Rosenborg, invece, che stava vivendo un periodo storico d’oro, passò subito in vantaggio, grazie ad un rimpallo decisivo che favorì Brattbakk che freddò Rossi.

Il pareggio di Dugarry fece respirare i tifosi rossoneri fino all’appoggio sbagliato di Boban nel secondo tempo da cui poi nacque la ripartenza che portò al gol dei norvegesi con Heggem. Al triplice fischio Sebastiano Rossi diventò bersaglio di cori, accendini, bottigliette e addirittura arance. Il Milan uscì dalla Champions League perdendo rovinosamente 1-2.

Lo Zenit, il Bayern e le voci sulla mafia russa

Si può tranquillamente parlare di impresa, se non altro per le dimensioni del trionfo. Si perché il 4-0 che eliminò una big del calcio europeo, come il Bayern Monaco, fu a dir poco pazzesco. Era il 1 maggio del 2008, e lo Zenit San Pietroburgo, sfidò in semifinale di Coppa Uefa i bavaresi. Era il Bayern di Toni e Ribery con Ze Roberto in grande forma. In quella partita però, i russi asfaltarono letteralmente la squadra tedesca.

Con calciatori come Tymoschuk e Pogrebnyak, i campioni di Russia riuscirono a mettere sotto un irriconoscibile Bayern. Dopo qualche anno, si aprì addirittura un’indagine dell’Uefa su una presunta mazzetta pagata dalla mafia russa ai campioni di Germania, di circa 50 milioni di euro, per perdere quella gara.

https://www.youtube.com/watch?v=LzTOp8enHFc

Pazza Inter, il ‘chino' sbaglia su rigore contro l'Helsinborg

Inter-Helsinborg 0-0. Il punteggio in sé potrebbe ingannare, ma quando a Milano, sponda neroazzurra, si parla di quella partita, la rabbia è ancora tanta. Un risultato maturato si contro una formazione molto meno blasonata come quella svedese, ma peccato che fosse il match di ritorno del preliminare per accedere alla fase a gironi di Champions.

L'Inter di Lippi uscì sconfitta a sorpresa in Svezia e a San Siro non riuscì proprio a sfondare il muro scandinavo. Ma al 90′ il "Chino" Recoba ebbe l'opportunità di segnare su rigore: l'uruguaiano si fece parare il penalty che spedì casa i suoi i neroazzurri e Lippi.

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