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Dal Barcellona alla Valletta: l’Europa festeggia tutte le sue regine

Non solo Barcellona: l’Europa festeggia la prima volta dell’Otetul Galati edello Skendija; dell’Ajax più giovane squadra a vincere l’Eredivise, e del Porto vera rivelazione stagionale.
A cura di Alessio Pediglieri
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champions barcellona

Oramai si è conclusa la stagione ufficiale 2010-2011 con l'ultimo atto, il più bello e il più importante, avvenuto sabato sera a Wembley per la finale di Champions League che ha visto il Barcellona vincere 3-1 sul Manchester United. Tutto il calcio europeo è andato in vacanza, adesso si aprono i battenti per un mercato che promette scintille e per una preparazione che darà il via ad un nuovo entusiasmante anno sportivo. In tutta Europa ci sono stati i verdetti dei rispettivi campionati, dai più blasonati ai meno conosciuti, ma per tutti c'è stato un posto al sole che è corretto ricordare e menzionare, visto che molte di queste protagoniste si giocheranno dai preliminari alla Finale, essendo già qualificate alla Champions League 2011-2012.

SOLD OUT – Per il Barcellona non c'è più nulla da vincere. A parte la delusione della Copa del Rey andata ai rivali del Real Madrid, gli uomini di Pep Guardiola hanno fatto incetta di trofei e successi con il sigillo  nel segno di Messi, man of the match in finale della Champions League 2010-11 e dei suoi compagni invincibili.

champions barcellona

E' il Barcellona, la squadra che simboleggia il calcio del Vecchio Continente, la caposquadra che risplende di luce propria tra le altre società campioni che vivono purtroppo per loro di luce riflessa. Dopotutto, questi sono gli anni della Spagna, campione d'Europa e del Mondo, con il Barcellona campione d'Europa e proiettato verso il prossimo mondiale per Club. Con giocatori di primissimo livello per la maggior parte – guarda caso – con la ‘camiseta' azulgrana. E' il Barça l'emblema di un calcio totale, spettacolare, fatto di verticalizzazioni, fraseggi, possessi palla da calcio a 5, capaci di imbrigliare l'avversario di turno e renderlo mansueto sotto il proprio volere. Messi, Iniesta, Xavi, Villa, Puyol, Pedro: tutti di nazionalità spagnola, tutti componenti la spina dorsale azulgrana ma anche delle Furie Rosse, tutti oggetti del desiderio del mercato altrui ma nessuno cedibile. Non a caso, al Barcellona si compra ancor prima di pensare a vendere: perchè anche nella gestione di una società che è poi una vera e propria polisportiva d'azionariato, anche le casse sembrano non conoscere mai fine, con un patrimonio economico e tecnico inestimabile e giocatori oramai senza più mercato perchè senza più prezzo.

champions milan

IL MILAN E I SUOI FRATELLI – Dietro al Barcellona campione di Spagna, l'Europa ha celebrato il ritorno alla vittoria nei rispettivi campionati di altre squadre che- per un verso o per un altro – non alzavano i rispettivi trofei da molti anni. In Italia, è stata la stagione del Milan di Allegri, quasi un'outsider vista l'imponente campagna acquisti che ne aveva plasmato nuova pelle e capacità. Nessun anno di apprendistato o di rodaggio: alla prima, il tecnico livornese con la semplicità e la determinazione di chi ha le carte per diventare un ottimo allenatore, ha chiuso i conti con l'Inter che imperversava da sei stagioni e con tutte le altre pretendenti, riconquistando il tricolore – il 18° della sua storia – dopo sette anni di purgatorio. Stessa sorte, ma con più clamore perchè da più tempo mancavano all'appello della conquista del proprio campionato, è arrivata in Germania per il Borussia Dortmund nuovo padrone della Bundesliga e in Francia il Lille campione di Ligue1 quasi a sorpresa ma meritatamente. Per loro i successi sono stati sì offuscati dall supernova Barcellona ma non sono certo da meno: il Milan ha saputo imporre la propria continuità per tutta la stagione, vincendo nei momenti topici del campionato e dimostrando di essere giustamente la migliore d'Italia; il Borussia ha saputo fare della propria solidità l'arma in più approfittando delle scellerate partenze di avversari più quotati – in primis i campioni uscenti del Bayern di Monaco – e ‘gestendo' l'exploit del Mainz, riuscendo a staccare domenica dopo domenica tutti gli avversari. Come il Lille che ha avuto vita meno facile ma anche un rush finale che ha permesso agli uomini di Garcia – eletto non a caso miglior tecnico di Francia e corteggiato da mezza Europa – di chiudere i conti e vincere lo scudetto.

champions zenit

DALL'EST CON FURORE – Spazio particolare è dedicato al calcio proveniente dall'ex Unione Sovietica. Dopo lo smembramento della vecchia URSS in tante piccole nazioni, si è moltiplicata la presenza di squadre campioni, aumentando la forza calcistica di un movimento che spesso si è messo in luce poi nelle varie competizioni europee. La palma di leader incontrastato del calcio dell'est è senza dubbio lo Zenit guidato da Luciano Spalletti. Sotto le redini del tecnico italiano, lo Zenit ha stravinto il campionato di Russia laureandosi campione nella Russian League con 12 vittore e quattro pareggi, 40 i punti finali, stabilendo il nuovo record della Premier League russa. Ma non solo, gli Spalletti's boys si sono presi il ‘double' con la vittoria nella Coppa di Russia battendo il Sibir Novosibirsk in finale. Un trionfo assoluto, sotto il segno di Aleksandr Bukharov e Sergei Semak acquistati dal Rubin Kazan, di Aleksandar Lukovic (ex Udinese) e Bruno Alves (ex Porto). Non solo Zenit. Il calcio dell'est ha applaudito anche ai successi di Mircea Lucescu e il suo Shakhtar Dontesk – di cui è alla guida dal lontano 2004 – campione d'Ucraina per il secondo anno consecutivo; dell'Ekranas (campione di Lituania), lo Skonto (campione di Lettonia ), il BATE Borisov (campione di Bielorussia da cinque stagioni a questa parte). E poi ancora il Kazakistan Tobol, il Flora Tallin (Estonia), il Zestaponi (Georgia)

champions ajax

PORTO E AJAX, PRESENTE E FUTURO – Continuando il nostro viaggio europeo, ci sono anche altre stelle che hanno brillato nelle rispettive competizioni nazionali. In primis, il Porto rivelazione dell'anno, di Villa Boas il successore di Josè Mourinho, capace in patria di vincere campionato e Coppa e imporsi agli occhi europei nella finale di Europa League dominata contro i connazionali del Braga. Fucina, di campioni, sono tanti oggi i giocatori che mezza Europa vorrebbe: da Hulk a Rolando fino a a Falcao e Fernando. Ma non c'è solo il Porto: anche l'Ajax campione d'Olanda ha messo in evidenza il proprio gioco e alcuni giocatori che sono laureati campioni dopo una stagione positivissima, sotto la guida di una bandiera come Frank de Boer che riesce ad imporsi rilanciando i giovani del vivaio dei Lancieri. Non a caso, la rosa titolare dell'Ajax, con un'età media di 22,18 anni e con Demy de Zeeuw il più vecchio (27 anni), è diventata la più giovane squadra campione di sempre in Eredivisie. In Scozia, spazio e onore ai Rangers di Glasgow, campioni per la terza volta consecutiva (la 54a in totale) chiudendo in vantaggio di un solo punto davanti agli storici rivali del Celtic, brindando al successostagionale con alcuni record importanti: maggior numero di vittorie e di gol segnati e vincendo con Kenny Miller la classifica marcatori con 21 reti. In Grecia, la conferma si chiama Olympiakos che ritorna al successo dopo un anno di astinenza confermandosi la squadra ellenica più gloriosa del suo calcio con 38 scudetti vinti. Anche in questo caso, la vittoria non arriva per caso: c'è molta Spagna a brindare, dal tecnico Valverde ai vari Raul Bravo, David Fuster, Hurtado e Riera, tutti protagonisti del successo stagionale che è valso l'accesso in Champions.

champions galati

LUCI DELLA RIBALTA PER LE PICCOLE – Anche nei campionati europei minori c'è stata la vittoria di squadre oramai ben note al grande pubblico calcistico. Nella ex Jugoslavia, si sono confermati alla vittoria squadre di caratura come la Dinamo Zagabria in Croazia, al sesto trionfo consecutivo e una novità assoluta, il FK Škendija al primo successo nel campionato Macedone. Come è stata un'autentica rivelazione in Romania, l'Oţelul Galaţi che il 15 maggio 2011 ha vinto il suo primo campionato con una giornata d'anticipo. Come novità assoluta è stato il KS Skënderbeu in Albania, tornato al successo nazionale dopo l'unico trionfo datato 1933. Poi, ancora tante conferme in giro per l'Europa, come il Copenaghen campione di Danimarca, il Rosenborg campione di Norvegia, il Maccabi Haifa campione d'Israele, l'APOEL campione di Cipro, il Malmo in Svezia, lo Shamrock Rovers in Irlanda, il Videoton in Romania, la Valletta a Malta.

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