Dai festini di Gascoigne a Boateng, 5 ‘indimenticabili’ trasferte dei calciatori
Le cronache ne hanno parlato spesso: dalla Serie A al campionato dilettantistico, passando per il calcio amatoriale, le trasferte sono sempre le avventure più emozionanti e divertenti da vivere. Tanti infatti sono gli episodi curiosi e divertenti che hanno visto protagonisti i campioni del calcio moderno e del passato. Scopriamone alcuni.
Il re della trasferta: Paul Gascoigne
“Gazza”, il più amato da tutti gli appassionati di questo sport. Protagonista assoluto di tutte le trasferte, celebre in Italia, alla Lazio, nel suo balletto con gli allora compagni di squadra. Il preferito dal pubblico inglese celebrò un viaggio aereo, con la sua squadra, nel giorno del suo ventinovesimo compleanno. Alla festa di Paul Gascoigne l'alcool scorreva senza freni e per questo la squadra, sotto gli effetti di varie bevande alcooliche, distrusse in atti vandalici mobili dal valore di 10.000 euro. Il festeggiato riuscì anche ad intrufolarsi nella cabina di pilotaggio, quando, spingendo pulsanti vari, rischió di provocare un incidente aereo. Fortunatamente il pilota non partecipò ai festeggiamenti e fu in grado di riportare la situazione sotto controllo nonostante il party fosse andato completamente fuori controllo.
Dimenticare Cristiano Ronaldo in aeroporto: fatto
Quando in gita scolastica si diceva restate unite e non perdetevi di vista. Non avrà sentito evidentemente il Pallone d’Oro e Campione d’Europa Cristiano Ronaldo che durante i campionati europei in Polonia e Ucraina, voleva acquistare velocemente, in una caffetteria dello stesso aeroporto, un pezzo di torta, per poterlo mangiare durante il viaggio con il suo Portogallo, quando si accorse che il suo team lo aveva dimenticato proprio lí solo, spaesato e senza alcun punto di riferimento. Il calciatore più costoso del mondo dovette cosí aspettare, solo con il suo pezzo di torta a Donetsk, mangiandolo naturalmente, prima di poter prendere poche ore dopo, da solo, un successivo volo per Poznan. Non immaginiamo neanche gli sfottò e le risate dei compagni di squadra una volta che Ronaldo arrivò in hotel.
Il mago della Playstation anche in trasferta
Alessandro Florenzi, protagonista assoluto di scherzi e giochi, è talmente appassionato di videogame che, in Under 21, alla vigilia dei play-off contro la Svezia, insieme a, Federico Viviani, oggi al Bologna, si accorsero che in albergo, nessun televisore possedeva l'attacco per poter collegare la Playstation. Dato che secondo la scaramanzia se non avessero giocato, il giorno dopo avrebbero perso, chiesero all'addetto stampa della Nazionale di andare a compare un televisore. Arrivò in albergo con un 36 pollici. Al ritorno, in aeroporto Florenzi si presentò col televisore sottobraccio e, visto il ritardo del volo, si mise a cercare una presa per collegare il televisore e, una volta trovata, coinvolse tutti a giocare anche lì. Per la cronaca la gara la vinsero 3-2 e Florenzi segnò anche un gol e Sacchi, che era nella stanza accanto, non si accorse di nulla per tutto il resto della notte.
Un infortunio in volo per giocare fuori casa
Da non credere davvero. Protagonista di questa assurda disavventura, fu la stella ex Manchester City, oggi punto di forza del Bayern Monaco di Carlo Ancelotti, Jerome Boateng. Non è infatti detto che i calciatori debbano infortunarsi per forza in campo dopo un intervento o una noia muscolare, può succedere anche mentre sei seduto comodamente sul tuo sedile. Una realtà che ha dovuto imparare a proprie spese il difensore tedesco. Rilassato, felice e concentrato in vista della gara, si stava gustando una Coca Cola rinfrescante ed una baguette con petto di pollo mentre era in aereo, quando improvvisamente una hostess, spingendo il carrello delle bevande con disinvoltura, andó a battere contro il ginocchio del giocatore, ferendolo. Il dolore fu tanto, proprio perchè il calciatore era rilassato e non si sarebbe minimamente aspettato che potesse accadere una cosa simile. Per questo sciocco infortunio, Boateng fu costretto a fermarsi per un mese.
Il Pescara “bicolore” dello scorso anno a Frosinone
Qualche anno fa, i calciatori del Pescara nell’incontro di Serie B contro il Frosinone, non avrebbero mai pensato che potesse accadere un episodio così singolare in trasferta. Gli abruzzesi infatti furono costretti a scendere in campo con la maglia da allenamento. I biancoazzurri infatti si erano recati nella trasferta portando con sé soltanto la divisa da trasferta, di colore verde chiaro, ritenuta dall’arbitro, troppo simile al completo del Frosinone, di colore giallo. Dunque, la decisione di scendere in campo con le t-shirt utilizzate per gli allenamenti alle quali sono state applicate nel pre-partita i numeri di maglia senza i corrispondenti nominativi, causando inoltre un leggero ritardo dell’inizio dell’incontro.