Dagli insulti alle braghe calate, ecco le liti più famose fra calciatori e tecnici
Sul lavoro non è sempre facile andare d'accordo con i propri colleghi figurarsi poi col proprio capo. Questa, una delle norme non scritte che si verifica spesso anche nella professione più bella del mondo, quella del calciatore. E sì perché se la Juventus festeggia per la rotonda vittoria di ieri sera per 2 a 0 contro il Porto, nello spogliatoio bianconero non si respira un'aria troppo distesa dopo le polemiche derivanti dal “caso Bonucci”, nate quando, il difensore ex Bari si è reso protagonista, nel match interno col Palermo, di una querelle col proprio tecnico piuttosto accesa con reciproche offese verbali che lo hanno portato alla multa prima e alla tribuna di Oporto poi.
Un caso particolare che ha fatto scalpore soprattutto per la proverbiale gestione della rosa della Vecchia Signora e che ora, dopo le dichiarazioni di rito e le scuse del ragazzo alla squadra, sembra essere definitivamente rientrato. Purtroppo però episodi del genere non sono nuovi nel mondo del calcio con diverse liti, alcune anche violenti, che, dopo settimane di incomprensioni, difformità di vedute e contrasti, sono esplose fra calciatori ed allenatori.
Delio Rossi-Ljajic la panchina come un ring
Tutti ricordano il grave episodio avvenuto durante un Fiorentina-Novara fra l’ex allenatore dei viola Delio Rossi e l’estroso esterno offensivo Adem Ljajic. I due, infatti, dopo l'ennesima sostituzione subita dal serbo per l’uruguaiano Ruben Olivera ebbero un duro battibecco, con gravi offese all’indirizzo del tecnico riminese che, per tutta risposta, prese addirittura a cazzotti l’estroso trequartista con il conseguente licenziamento dell’ex allenatore di Lazio e Salernitana ed una successiva cessione per l'ex numero 22 dei toscani. Una panchina contestata diventata poi un autentico ring con, evidentemente ai punti, il “successo” di Rossi.
Mihajlovic “strangola” Regini
In questa nostra rassegna di celebri liti fra allenatori e calciatori, troviamo il vulcanico e fumantino Sinisa Mihajlovic edizione blucerchiata. sì perché il tecnico serbo al termine di un tiratissimo derby della "Lanterna" fra la Sampdoria ed il Genoa, terminato, per la cronaca, 1-1 si scagliò sul suo calciatore Regini colpevole, secondo l’attuale tecnico del Torino, di aver commesso un ingenuo fallo su Rizzo che provocò la clamorosa occasione per gli avversari con la traversa di Kucka prima e la prodezza di Viviano poi. Imboscata!
Spalletti una stretta di mano poco amichevole
Episodio simile ma con risvolti meno “violenti” quello successo a Roma, durante la prima era Spalletti che, alla fine di un Inter-Roma (2-3) della stagione 2005/06, si diresse con fare minaccioso contro Dacourt e Nonda, accusati di non aver dato il tutto per tutto nel concitato finale di gara al Meazza, con la squadra che stava per subire una rimonta epica dopo l’iniziale vantaggio per 3-0. Le parole di Spalletti puntando il dito prima sul francese e poi sull’ex Monaco furono: “non mi piace quello che avete fatto” il tutto seguito da una stretta di mano robusta, non proprio conciliante e per niente amichevole, come a dire, vi ammazzerei ma non posso.
Cassano Vs Stramaccioni, alias Mourinho
In questa shortlist delle risse verbali e non fra tesserati, nello specifico fra calciatori e rispettivi mister, non poteva mancare il Pibe de Bari, Antonio Cassano. Fra i tanti litigi a referto nella sua altalenante carriera oltre a quelli con Totti, Capello e tanti altri, celebre fu quello con il suo “amico” nonché imitatore ufficiale Stramaccioni diventato, nel corso del tempo, un suo acerrimo rivale. Una rivalità così aspra che venne fuori nel marzo del 2013 al termine di un allenamento, quando, durante una partitella il talento pugliese si ribellò ad una decisione del tecnico, che ad un certo punto aveva mandato tutti sotto la doccia. Il sarcasmo dell'attaccante, fu pungente: “Mourinho ha fischiato la fine” tanto da far esplodere il mister fino all’intervento di Stankovic e Cordoba che dovettero faticare non poco per separare i due che stavano per entrare irrimediabilmente a contatto. Frasi pruriginose.
Van Gaal contro tutti: “Io ho i cosiddetti”
A chiudere questa nostra rassegna troviamo l’olandese Luis Van Gaal, uno di quelli, per intenderci, che non si è mai guadagnato troppo le simpatie dei propri calciatori considerati dei meri esecutori, semplici pedine delle sue trame tattiche. Non solo al Barcellona ma anche ai tempi del Bayern, infatti, il nativo di Amsterdam è riuscito a inimicarsi l’intero spogliatoio, Toni compreso, tanto che, per dimostrare la sua indiscutibile autorità, che… aveva le palle insomma, si mise in mezzo allo spogliatoio e si calò le braghe. Le roi (anche se nudo) c’est moi!