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Da Zlatan Ibrahimovic a Mario Santana: i top e i flop della 10/a giornata di Serie A

Ibrahimovic va a segno con una doppietta e il Milan firma il poker di vittorie consecutive. Destro e Ramirez, prestazioni super. Santana inguaia il Napoli a Catania.
A cura di Vincenzo Di Guida
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Roma - Milan

Nel segno di Zlatan Ibrahimovic il Milan risale in classifica sino al quarto posto, preludio della scalata alla vetta. Lo svedese torna a fare la differenza con tre gol in due partite. Marchisio la differenza la fa dall’inizio di stagione, così, come la grande riscoperta German Denis. Mario Santana incide negativamente e pesantemente sulla partita del Napoli a Catania, mentre Erjon Bogdani e Jorge Martinez contribuiscono ad affossare un Cesena desolatamente ultimo.

Ecco il meglio e il peggio dell'ottava giornata di Serie A:

LA TOP 5

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ZLATAN IBRAHIMOVIC

Dai mal di pancia per la "stanchezza" da calcio giocato (a soli 30 anni…), al segnare tre gol in due partite. Lo svedese è sempre stato umorale, ma quando gli gira per il verso giusto non ce n'è per nessuno. Stende la Roma con una doppietta pesantissima, mette in grave difficoltà Juan, grazie a un'intesa perfetta con Aquilani, che gli serve due assist d'oro. DECISIVO.

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MATTIA DESTRO

Un giocatore destinato a un grande futuro. Attaccante completo in attesa della definitiva esplosione. Che doppietta: gran sinistro a giro che s'insacca sul secondo palo, poi da rapace dell'area di rigore si fa trovare prontissimo su una corta respinta di Sorrentino su tiro di Calaiò. Deve trovare continuità e Siena è la piazza giusta per riuscirci. TALENTO

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GASTON RAMIREZ

Danza col pallone tra i piedi, sospeso tra le linee di centrocampo e attacco. La rinascita del Bologna (due vittorie consecutive) nasce dai suoi piedi. Si procura il rigore che fa sbloccare Di Vaio, poi fa un paio di numeri incredibili trascinandosi dietro tutta la difesa bergamasca, e trova anche il tempo per mettere la firma sul tabellino della partita con un gran gol. DEVASTANTE.

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CLAUDIO MARCHISIO

Ma quante cose fa Marchisio in una partita? Recupera palloni, imposta il gioco, si inserisce, serve assist, e come se non bastasse, è capace di innalzare il livello del suo gioco nelle sfide che contano. Due gol al Milan, uno all'Inter. La sue reti non valgono tre ma sei punti. Il peso specifico del bianconero è enorme nella Juventus che comanda il campionato. CONDOTTIERO.

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GERMAN DENIS

Vice capocannoniere a una rete di distanza da Di Natale. L'Atalanta soccombe a Bologna, ma "El Tanque" (ma in Argentina si chiamano tutti così?), merita la Top 5, perché è protagonista di un inizio di stagione da favola. Liquidato in troppa fretta dal Napoli, diventato merce di scambio per l'Udinese, ha ritrovato smalto grazie al suo mentore Pierpapaolo Marino. RISCOPERTA.

LA FLOP 5

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MARIO SANTANA

Un giocatore del suo calibro non può permettersi di lasciare il Napoli in dieci nel primo tempo su un campo ostico come quello di Catania. Walter Mazzarri lo schiera fuori ruolo e questo non lo aiuta di certo, ma l'argentino ha esperienza e personalità per riuscire a cavarsela. Invece appare spaesato e senza punti di riferimento. COLPEVOLE.

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ERJON BOGDANI

Di solito l'albanese ci mette tanta buona volontà, perché si sa che i mezzi tecnici sono quello che sono. Poi quando manca anche quella, allora viene da chiedersi perché? Perché ostinarsi a schierare in campo un centravanti che eccezion fatta per la passata stagione dove realizzò 8 gol, fa fatica a vedere la porta per usare un eufemismo. MISTERO.

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JORGE MARTINEZ

Doveva essere il valore aggiunto di un Cesena, che voleva dare l'assalto alla parte sinistra della classifica. Nulla di tutto questo, perché l'uruguaiano è tra i peggiori di una squadra ultima classifica e sempre presente nella Flop 5 di Calciofanpage. Non è più il giocatore dei tempi del Catania, e il feeling con l'esonerato Giampaolo era ai minimi termini. FANTASMA.

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MARCO CASSETTI

Contro il Milan non la vede praticamente mai. Sbaglia tutto in fase di appoggio e soprattutto è in ritardo nelle chiusure difensive in almeno due dei tre gol dei rossoneri. Recuperato in extremis per le assenze di Rosi, Cicinho e Taddei, appare fuori condizione, lui che dell'atletismo ha sempre fatto una delle sue principali caratteristiche. CALANTE.

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YUTO NAGATOMO

La fascia sinistra dell'Inter è territorio di conquista per la Juventus, che da quelle parti con Pepe e Vucinic fa quello che vuole. Il giapponese fa una fatica bestiale a contenere le scorribande avversarie, e in fase offensiva pasticcia moltissimo, a differenza di un Maicon in forma scintillante. Con l'infortunio del brasiliano deve salire di rendimento. ABBATTUTO.

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