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Da Torreira ad Ander Herrera, gli ‘intercettori’ migliori d’Europa a centrocampo

Chi recupera più palloni in campionato in Europa? Chi è il mastino per eccellenza in fase di non possesso? Ecco i calciatori nei top 5 tornei del ‘Vecchio Continente’ capaci di essere preziosissimi in fase di interdizione.
A cura di Salvatore Parente
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Uomini equilibrio, gregari, parte di un ingranaggio più complesso, in altre parole: mediani. Sono i calciatori meno appariscenti della pista, eppure fra i più importanti per la squadra, fra i più apprezzati dagli allenatori e, infine, fra i più amati da pubblico e tifosi. Grinta e determinazione, garra e sacrificio, dinamismo e corsa. Queste le armi dei centrocampisti alla Oriali, alla Gattuso, quelli che, prima di abbandonare il rettangolo verde, puoi starne certo, hanno dato tutto ma proprio tutto in mezzo al campo.

Ragazzi esemplari, ammirevoli che, però, a differenza di quanto storicamente successo, riescono, nel football 2.0, ad abbinare qualità e quantità divenendo elementi ancor più indispensabili nell’economia globale della propria squadra. In Europa, oggi, a distanza di qualche anno dalle predette figure quasi “mitologiche” e nelle nuove condizioni tecnico-tattiche del calcio, vediamo quali sono i ragazzi più forti, muscolari e capaci di rubare palla agli avversari, nella classica “Vita da Mediano”, nei top 5 tornei nazionali del ‘Vecchio Continente’.

Ignacio Camacho, il mediano d’Europa

Elemento di spicco del Malaga di Michel, Ignacio Camacho, al di là delle sue buone doti tecniche, è l’intercettore principe, per passaggi bloccati, dell’intero continente. Il classe ’90 cresciuto nelle giovanili del Real Saragozza prima e dell’Atletico Madrid poi (anche 30 partite e 2 reti in prima squadra con i Colchoneros), infatti, fra Premier League, Bundesliga, Liga, Ligue 1 e Serie A, è riuscito a bloccare più trame offensive di tutti, fra il ruolo di centrocampista centrale e mediano con più di 20 partite disputate in campionato, con 103 palloni conquistati (3.4 a partita) in 30 presenze e 2.696 minuti giocati.

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Un rendimento importante per il nativo di Saragozza che, a 26 anni compiuti, ha ormai raggiunto la definitiva consacrazione, in coppia con Recio, divenendo un prospetto di sicura affidabilità e con la possibilità di tornare, dopo alcuni anni, in una big.

Omar Mascarell, primo in Bundesliga

In seconda posizione, fra gli elementi che sanno fare meglio filtro in Europa, troviamo un altro spagnolo, ovvero: Omar Mascarell. Talento 24enne scuola Real Madrid dell’Eintracht Francoforte è il centrocampista con maggiore capacità di interdizione dell’intera Bundesliga (Daniel Baier dell’Augsburg in seconda posizione a quota 84) grazie ai 98 palloni recuperati in 27 presenze (3.6 per match) e 2.360’.

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In più, l’ex Derby County si iscrive in quella ristretta cerchia di moderni centrocampisti abili sia in fase di non possesso che in quella di impostazione con una buona tecnica individuale (anche 1 assist in Coppa) ed una capacità di gestire al meglio il possesso prenotando, magari chissà, un presto ritorno alla casa madrilena che, proprio la scorsa estate, lo aveva lasciato andare per 1 milione di euro.

Skhiri il numero 1 della Ligue 1

Franco-tunisino, 21enne, di mestiere: interditore. Parliamo del mediano del Montpellier del tecnico Jean-Louis Gasset Ellyes Skhiri che, alla sua prima stagione da titolare in prima squadra con la compagine occitana, sta dimostrando tutto il suo valore e la sua fama, peraltro già nota nelle giovanili, di efficace mastino della mediana.

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Sono 91 le trame offensive interrotte in 2.669 minuti giocati e solo 2 partite saltate in stagione rappresentano il conto più eloquente per il ragazzo di Lunel che, per via di queste sue statistiche, si posiziona al top della specifica classifica transalpina (8 intercetti in più rispetto a Cahuzac del Bastia) attirando su di sé, allo stesso tempo, le attenzioni di molte big europee, Fiorentina compresa.

Lucas Torreira, il mastino della Serie A

Appena fuori dal podio, invece, troviamo l’uruguaiano della Sampdoria Lucas Torreira. Il numero 34 doriano arrivato in punta di piedi la scorsa stagione dopo il prestito al Pescara (acquistato dagli abruzzesi nel 2015 e poi rimasto un’altra stagione all’Adriatico) è riuscito a ritagliarsi un posto da titolare in squadra scalzando dalle gerarchie il più esperto e navigato Cigarini.

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La fiducia di Giampaolo però, è stata ben ripagata con il talento classe ’96, un po’ Pizarro un po’ Gargano, in grado di diventare l’interdittore principe della nostra Serie A con ben 78 palloni sradicati dagli avversari, tanta grinta ed altrettanta qualità in impostazione. Un vero jolly, un ragazzo di personalità diventato, in poco tempo, l’autentico leader del buon centrocampo blucerchiato.

Qui Premier, Herrera batte Kanté per un soffio

A chiudere questa lista di calciatori capaci di dare una grossa mano ai rispettivi club in fase passiva troviamo Ander Herrera del Manchester United. Lo spagnolo di Mourinho dopo un avvio di stagione non certo esaltante è diventato uomo di fiducia dello “Special One” che, squalifiche a parte, non si è mai privato, in coppia con i vari Fellaini, Pogba o Carrick, del suo uomo equilibrio.

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Un uomo equilibrio, un ago della bilancia maturo, forte ed astuto nella sua capacità di leggere in anticipo le giocate arrestando, quindi, le avanzate delle compagini avversarie con 75 intercetti in 25 presenze (per lui anche 5 assist ed 1 gol), una media di 3 palle recuperate a partita ed un primato, nello specifico aspetto tecnico, strappato in extremis all’ex Leicester Kanté a quota 74.

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