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Da Recanati alla Calabria. Tutta l’Italia che c’è in Leo Messi

Chi l’avrebbe mai detto che il più grande calciatore del mondo dell’era moderna avrebbe avuto così tanti legami con il nostro Paese. Dalla nascita alle origini, la storia del fuoriclasse del Barcellona, legata alla nostra Italia, ha davvero dell’incredibile. A Recanati esiste anche un Fan Club “Leo Messi”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Un campione assoluto. Leo Messi non smette di sorprenderci e di stupirci per la sua incredibile capacità di andare in rete da ogni posizione, in qualunque competizione. Sembra davvero un alieno del calcio, sceso sulla Terra, per impartire a tutti delle lezioni. L’unico a tenergli testa è Cristiano Ronaldo che lo quest’anno è stato capace di soffiargli Champions League e Pallone d’Oro. Leo è un campione assoluto, argentino doc, ha nella sua vita una grande dose d’Italia. Vediamo insieme allora quali aspetti della vita di questo straordinario campione, sono legati al nostro Paese.

La scoperta delle sue origini italiane

Insospettito dal cognome, un giovane falegname di Recanati, Leandro Messi, laboratorio artigianale a Spaccio Fuselli, si mette a fare delle ricerche. Scopre così che Giovanni Messi, nonno di suo nonno, era fratello di Angelo Messi, che lasciò Recanati, o meglio Valle Cantalupo, nel 1893 a ventotto anni per andarsene a Rosario, in Argentina, con sua moglie Maria Latini. Angelo Messi è il nonno del papà di Leo, Jorge Horacio, operaio in un'acciaieria. Ulteriori ricerche, le approfondì poi il sindaco-giornalista di Recanati, Francesco Fiordomo, che nel 2005 scoprì di essere cugino, di terzo o quarto grado del campione argentino del Barcellona.

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Il presunto passaggio al Como di Preziosi

Qualcuno continua a dire che questa sia una bufala, altri invece, come lo stesso presidente del Genoa, affermano l’esatto contrario. Leo Messi poteva essere un calciatore del Como. Quando Messi è diventato Messi, a lungo ha fatto il giro del mondo la notizia di un provino tenuto da ragazzo con il Como. "Venne da noi per un provino: aveva 15 anni e lo scartammo", raccontò nel 2010 in tv Enrico Preziosi, diventato nel frattempo presidente del Genoa. "Avremmo sistemato i bilanci per trent'anni. Avevamo una persona che lo seguiva, avevamo parlato con la famiglia, era molto entusiasta di venire in Italia, però poi non se n'è fatto niente". Il diretto interessato di questa vicenda però, ha smentito di aver mai fatto un provino per il Como, lasciando nel mistero questa storia che, se fosse vera, avrebbe davvero dell’incredibile.

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Un fan club nato in suo onore a Recanati

A Recanati non fanno altro che attenderlo. Nella terra dei tanti campioni degli sport a motori come Valentino Rossi, alcuni cittadini, appartenenti alla storica città, aspettano ancora l’arrivo di Messi, sicuri che un giorno verrà a salutare quel chè è stato, in un certo senso, il paese d’origine della sua famiglia. Di sicuro c'è un Fan Club "Lionel Messi" che si è formato da poco tempo, con regolare statuto. Un entusiasmo incredibile per delle persone che sono letteralmente impazzite per questa storia che è davvero romantica. E il coro è unanime: “Leo, ti aspettiamo, questa è casa tua”.

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Strane coincidenze italiane anche alla sua nascita

L’Italia però, sembra davvero inseguire la vita del campione del Barcellona che però, quando viene stuzzicato sull’argomento, è sempre molto sfuggente. Ma nonostante questo, il nostro Paese, è presente nella sua vita fin dalla nascita. La stessa Celia Cuccittini, mamma di Leo, ha origini italiane. Quando nel giugno 1987 doveva partorire il suo terzo figlio, per lei fu naturale rivolgersi al dottor Norberto Odetto, ostetrico dell'Hospital Italiano Garibaldi, a Rosario. Un ospedale costruito proprio per volontà della comunità di emigranti italiani e inaugurato il 10 gennaio del 1892. Se ancora questo non bastasse, sappiate che il primo presidente e il primo vicepresidente dell'istituto furono due genovesi, Natale Riccardone e Battista Costa.

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La parentela calabrese

Dall’Argentina a Barcellona, passando (forse) per Como, attraversando la storica città di Recanati, il destino di Messi, non è riuscito mai ad incrociare quello della nostra cara Italia. Ma le coincidenze e il richiamo del nostro Paese, nei confronti dell’ex Pallone d’Oro e stella attuale del club blaugrana, sono davvero tante. Non, non c’è alcuna offerta ufficiale dell’Inter nei suoi confronti (se è questo a spaventarvi), semplicemente però, nella comunità italiana di Rosario, i Messi hanno diversi amici. Uno dei ragazzi con cui Leo ha da sempre trascorso la maggior parte del tempo ha origini calabresi. La cugina, Antonella Roccuzzo, diventerà la compagna di Messi e la madre di suo figlio. L’Italia quindi, ma soprattutto il Sud, la Calabria, nel destino del fuoriclasse argentino.

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