Da Palacio a Ibra passando per Zola, quando il colpo di tacco è arte (video)
Il tacco di Palacio ha mandato all'inferno il ‘diavolo', sprofondato in classifica a 5 punti dalla zona retrocessione. Puzza di zolfo laggiù per la squadra di Allegri, condannata da un gesto tecnico spettacolare, di quelli che restano nella storia del calcio (e dei derby di San Siro). Ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le età. Chi ha i capelli bianchi non può dimenticare Bettega e la sua prodezza in bianconero proprio al Meazza e, ironia della sorte, contro il Milan: correva l'anno 1971, quel 4-1 fu durissimo da mandar giù allora come oggi quando a tirarlo fuori da qualche angolo della memoria è stata la treccina svolazzante del bomber argentino. Da brividi, nel solco della tradizione che annovera imprese mitiche quando sacro e profano mescolano passione ed emozione: alla ‘mano de dios' di Diego Armando Maradona fanno da contraltare il tacco di Dio del ‘dottor Socrates' (che forniva assist esibendo classe chirurgica) e quello di Allah che guidò il piede di Madjer nella finale di Coppa Campioni contro il Bayern Monaco (1987). Micidiale.
Italian style. Nell'agiografia del calcio bianconero i tifosi ricordano anche l'orgoglio e la grazia di Alex Del Piero, perfetto in quel gesto atletico che lasciò a bocca amara il Torino nel derby e strappo' una smorfia al Borussia Dortmund nella finalissima di Champions vinta comunque dai tedeschi nel 1997. Nel pantheon della Serie A vengono annoverati anche Roberto Mancini, il gemello del gol di Vialli alla Samp; Crespo e poi Cassano. Come non menzionare Gianfranco Zola che, quando indossava la casacca del Chelsea, fece letteralmente esplodere lo Stamford Bridge grazie alla rete incredibile segnata al Norwich?
Ibracadabra. Un colpo di tacco piegò in due l'Italia all'Europeo del 2004… fu come ricevere un pugno nello stomaco. Ma Ibrahimovic non è nuovo a prodezze del genere: ne ha combinate di tutti i colori anche quando indossava la maglia dell'Inter e non era ancora arrivato a toccare le vette odierne di popolarità per classe ed esecuzioni balistiche da favola. In Francia, tra le fila del Paris Saint Germain, ha deliziato tifosi e platea della Ligue 1. Dev'essere contagioso, considerato che Marco Verratti (ex del Pescara e in Italia reputato come il successore di Pirlo) si è esibito in un tacco "illuminante": libera Matuidi e provoca il rigore che successivamente proprio Ibra trasformerà.
Blindato. A proposito di Verratti, nella galleria dei colpi di tacco più belli non poteva mancare anche una sua prodezza. Il suo nome continua a essere accostato a numerosi club italiani ma lui è soddisfatto di aver scelto il Paris Saint Germain, rifiutando anche la possibilità di rimanere in Italia.
‘Panzer division'. Nella scorsa stagione, vincendo in casa dell’Eintacht Francoforte, il Bayern Monaco ha conquistato con sei giornate d’anticipo per la 23esima volta la Bundesliga. La squadra guidata da Heynckes ha disputato un campionato straordinario. E spettacolare è stato il gol di tacco realizzato da Schweinsteiger nel match che ha incoronato i bavaresi. Un gesto degno della corazzata che ha vinto tutto anche sul palcoscenico internazionale.
Giocoliere. Ronaldinho, funambolo per eccellenza, sembra quasi avere un tocco magico. Che sia su punizione oppure con abile gioco di gambe, l'ex campione di Barcellona e Milan regala perle ai tifosi dell'Atletico Mineiro nella speranza di conquistare la maglia della Seleçao nell'anno che conduce al Mondiale in Brasile.
Mitico Moscardelli. Il calciatore del Bologna continua a regalare magie in Rete ai tifosi. In allenamento ne combina un'altra delle sue: tacco magico, carambola e tunnel a un compagno di squadra. Come si fa a non prenderlo in considerazione?