Da Oblak all’eterno Buffon, ecco i campioni dei ‘clean sheet’ in Europa
Negli anni scorsi il mantra per diversi tecnici di tutta Europa, italiani in primis, era: non prendere gol. A distanza di qualche tempo però, dopo la rivoluzione portata nel continente dal guardiolismo e da altre sue apprezzabili derivazioni con le armi celebri del tiki taka, del falso nueve e del bel gioco (a dispetto di qualche rischio di troppo in difesa), esistono ancora allenatori che non si sottraggono a questa semplice regola comportamentale: prima non prenderle.
E così, al di là dei sofismi in campo, della qualità di palleggio e della bellezza complessiva di alcune compagini, nell’elitario circolo delle più forti d'Europa troviamo sempre quelle squadre che, pur in grado di realizzare tanti gol, sono capaci di difendere al meglio la propria porta concedendo pochissime reti alle avversarie di turno. In più, oltre alla notevole abilità nel restare compatti e chiusi nel pacchetto arretrato, questi club possiedono dei portieri di assoluto livello, delle autentiche saracinesche capaci, qualora la difesa non riuscisse ad adempiere al proprio sacro compito, di bloccare le velleità degli attaccanti avversari. In questo contesto, dunque, vediamo i numeri 1 più forti del ‘Vecchio Continente' capaci di tenere, per merito anche delle rispettive retroguardie, più volte la porta inviolata.
Manuel Neuer, Mister clean sheet
Ad aprire questa straordinaria rassegna di estremi difensori forti e, soprattutto, efficaci, troviamo Manuel Neuer che, peraltro, stando alle ultime stime di mercato, è anche l’attuale portiere con maggior valutazione al mondo: 45 milioni di euro. Il 31enne di Gelsenkirchen, ormai da qualche anno fra i migliori interpreti del ruolo, ha confermato il suo usuale rendimento in questa stagione agonistica nella quale è stato in grado, grazie anche alla sua arcigna retroguardia, di finire la gara senza raccogliere il pallone nel sacco per ben 20 volte (14 in Bundesliga, 2 in Champions League e 3 in Coppa di Germania ed 1 in Supercoppa) con, inoltre, un voto medio a partita di 6.72.
Uno score esaltante che però si ferma anzitempo e non potrà essere aggiornato a causa del recente infortunio (frattura del piede) rimediato durante la sfida dei quarti di finale contro il Real Madrid. Eppure, malgrado questo incidente di percorso, a poche settimane dal termine della stagione 2016/17 il miglior portiere d’Europa è ancora lui der Grosse Manuel (il grande Manuel).
Jan Oblak primo nella Liga
Al secondo posto in questa specifica classifica di portieri capaci di mettere a referto più clean sheet in tutte le competizioni stagionali disputate, troviamo l'estremo difensore dell'Atletico Madrid Jan Oblak. Lo sloveno, infatti, nel corso di questa lunga ed estenuante annata, coadiuvato dai vari Godin, Savic, Gimenez o Hernandez (35 gol al passivo in 51 partite) e da un centrocampo folto (durante l'anno il centrale Gimenez ha ricoperto il ruolo di mediano davanti alla difesa), ha mantenuto la porta inviolata in ben 19 occasioni su 34 subendo, nel complesso, solo 21 gol ed una rete ogni 143′ minuti di gioco. Un ruolino di marcia niente male per il 24enne ex Benfica che, dalla partenza di Courtois in poi, ha ereditato al meglio il delicato compito di estremo difensore dei Colchoneros con grandi dividendi diventando, in poco tempo, una pedina fondamentale oltre che della nazionale di Srecko Katanec, anche dell'11 di Simeone.
Gigi Buffon semplicemente la leggenda
Eterno, immortale, leggendario, da record, in altre parole: Gigi Buffon. E sì perché il campione bianconero alla sua 22esima stagione nel calcio che conta, a 39 primavere ed a quota 616 partite in Serie A non sta accusando affatto il suo grande chilometraggio in carriera o l’usura del tempo. Anche quest’anno, supportato dalla BBC prima (acronimo per sintetizzare i nomi dei protagonisti della retroguardia bianconera composta da Barzagli, Bonucci e Chiellini) e dalla linea a 4 poi, infatti, il Gigi nazionale è al top della forma in Europa con interventi felini, guizzi fulminei e parate inenarrabili che ne fanno uno dei migliori interpreti del ruolo. In aiuto a queste prodezze poi, giungono anche i numeri, freddi, algidi ma, allo stesso tempo, chiari ed eloquenti: 19 clean sheet in 36 partite stagionali, ben 7 su 9 in Champions ed il 52,8% delle possibilità di preservare la propria porta durante l’anno. Insomma, non solo record dettati dalla sua incredibile longevità ma un rendimento in campo da ventenne, Gigi tu sei leggenda.
Mbappé, Lemar ma anche Danijel Subasic e la sua difesa: ecco le sorprese del Monaco
Appena fuori dal podio, invece, a trovare posto è il portiere del Monaco Danijel Subasic. Al netto di alcune clamorose papere (vedi quella dell’Etihad Stadium in Champions contro il Manchester City) il numero 1 croato si sta rivelando all’altezza del sorprendente collettivo monegasco capace, con le simultanee esplosioni dei vari Jemerson, Sidibé, Bakayoko, Lemar e Mbappé, di sorprendere tutti. Una sorpresa piacevole che dura dai preliminari di Champions di agosto e che passa, oltre che per le straordinarie semifinali conquistate dopo aver ottenuto lo scalpo di Manchester City e Borussia Dortmund, anche per il primato in Ligue 1, dove, la squadra di Jardim detiene pure la seconda miglior difesa del torneo (28 reti subite). Una vetta conquistata a suon di gol fatti (92) ma anche grazie ad un rendimento difensivo all’altezza ed un pacchetto arretrato governato con sicurezza dall’ex Hajduk Spalato che si iscrive in questo ristretto club di portieroni per merito dei 18 clean sheet messi a referto in 48 sfide stagionali ed un “utile” quasi simile a quello della stagione 2014/15, quando, il ragazzo di Zadar, salvò la sua porta in ben 26 occasioni su 47.
O Rei sì ma della porta: Yohan Pelé del Marsiglia
Il cognome porterebbe a far pensare al Rei del football brasiliano ed invece il Pelé a cui ci riferiamo di mestiere fa il portiere. Invece di gonfiare le reti avversarie, infatti, il transalpino dell’Olympique Marsiglia pensa a tenerle inviolate con il suo talento e la sua grande esperienza. Obiettivo, a dire il vero, perseguito al meglio con l’ex Le Mans che, grazie all’organizzazione difensiva disegnata dall’ex Roma Garcia (quarta retroguardia della Ligue 1 con interpreti del calibro di Doria, Rekik, Rolando o Evra), si laurea attualmente quinto portiere d’Europa per imbattibilità complessiva nonché miglior portiere, in questo specifico aspetto, di Francia con 17 match (tutti in campionato) senza incassare reti su 34 gare stagionali, il 43,6% delle opportunità di non subire gol ed un gol al passivo ogni 78 minuti.