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Da Mourinho a Benitez, quando il rapporto con la stampa diventa indigesto

Il clamoroso “a voi non rilasciamo dichiarazioni” del Napoli a Sky ha aperto una nuova frontiera sui difficili rapporti tra club e giornalisti. Senza precedenti, anche se lo Special One è il ‘maestro’ della lotta alla “prostituzione intellettuale”
A cura di Alessio Pediglieri
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Ultimo clamoroso atto di un allenatore in aperta polemica con il mondo dei media è stato senza dubbio il solito Josè Mourinho, che lo scorso 22 febbraio nel dopo Chelsea-Burnley sorprese tutti presentandosi in sala stampa senza proferire altra parola se non alcuni numeri all'apparenza senza motivo: "30, 33, 43, 69 sono i minuti in cui è successo qualcosa di cui potete scrivere". Per poi alzarsi e salutare tutti. Come quando in Italia alla corte nerazzurra mentre vinceva e diffondeva il proprio credo calcistico, preferiva, più volte, pizzicare i giornalisti presenti, dallo storico "non sono mica un pirla" (al collega inglese che gli chiedeva del mercato) alla "prostituzione intellettuale" cui lo Special One dichiarava di opporsi. Fino allo snobbare le conferenze stampa nel suo annoso problema con i giornalisti, mandando spesso e volentieri – con diverse banalissime motivazioni – l'allora suo vice, Beppe Baresi. Di silenzi stampa ce ne sono stati sempre e ovunque, e anche in questa stagione di Serie A tra gli ultimi si ricorda quello del Genoa, lo scorso gennaio proprio contro i partenopei. Gian Piero Gasperini non rilasciò dichiarazioni nel dopo partita giocata al San Paolo tra i rossoblu ed il Napoli con la quaterna arbitrale sul banco degli imputati dopo non aver notato il fuorigioco di Higuain nel primo gol, e sopratutto per il rigore concesso all'argentino.

Ma ciò che è accaduto a Napoli non ha precedenti, con un silenzio stampa "ad aziendam" con il presidente De Laurentiis che ‘punisce' la televisione satellitare di Sky non facendo rilasciare alcuna dichiarazione post partita a tecnico e giocatori. La settimana scorsa, dopo la sconfitta contro il Torino, l’allenatore dei partenopei Rafa Benitez aveva duramente battibeccato con l'opinionista in studio Massimo Mauro con cui era arrivato a confrontarsi anche a male parole. In una aperta polemica della gestione del Napoli da parte della tv di Murdock in una convivenza che da tempo è mal sopportata dal patron partenopeo.
Fino all'ultimo, feroce, sgarro arrivato a fine partita contro l'Inter, imponendo ai propri tesserati di non rilasciare dichiarzioni a Sky. Aprendo un contenzioso – e forse un precedente – clamoroso rifiutandosi di rispettare gli accordi in essere che – come ricordano a Sky – la tv paga fior di soldi per avere le dichiarazioni del dopo partita.

Una situazione quasi surreale, senza alcun precedente e che avrà di sicuro uno strascico non solo polemico ma anche disciplinare. E che potrebbe aprire un nuovo filone, tutto italiano e italiota che sta dando vita comunque a una comunicazione sempre più incerta e minata tra società e organi di stampa. Restando all'era recente, basti pensare a cosa sta accadendo a Parma e alla conferenza stampa del debutto di Giampietro Manenti come nuovo presidente della società. Incalzato dalle domande dei giornalisti presenti che – documentati di tutto punto – insistono sull'avere risposte certe e garanzie, il numero uno ducale si rifugia dietro a non risposte, sorrisi, e dichiarazioni di comodo in un ‘loop' quasi privo di senso.

O l'ultima trovata di Zamparini e il surreale silenzio stampa imposto per Dybala e Barreto attraverso la decisione del patron rosanero che per queste settimane proibirà di fatto all’argentino ex Instituto e al capitano paraguaiano di esporsi e di rilasciare dichiarazioni ai giornalisti, a detta sua, troppo interessati a vicissitudini di mercato e poco a quelle del campo.

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