Da Marchisio a Mutu: i top e i flop della sesta giornata di Serie A
Nel segno del bianco-nero. In testa classifica dove dominano Juventus e Udinese, e in fondo dove inaspettatamente c'è il Cesena. I risultati di squadra sono lo specchio delle prestazioni individuali. C'è chi detta la strada e chi è costretto ad inseguire. La sesta giornata di campionato ha riservato qualche sorpresa (in negativo) e fornito alcune conferme. Le previsioni della vigilia vedevano un Cesena come possibile sorpresa del campionato, grazie all'acquisto di un giocatore del calibro di Adrian Mutu, fiore all'occhiello di un mercato importante. E invece nè Mutu nè il Cesena stanno rispettando le attese. L'ultimo posto in classifica, in coabitazione con il Bologna, e il solo e unico gol realizzato dall'ex Fiorentina, rappresentano la prova lampante del difficile momento dei bianconeri. Stessi colori per la Juventus, ma è un bianco&nero a tinte rosa, impreziosito dal primo posto in classifica, e dalle gemme di Claudio Marchisio.
Ecco il meglio e il peggio della 6/a giornata della Serie A.
L'uomo copertina della nuova Juve di Antonio Conte. Accanto a un super Pirlo è cresciuto in maniera esponenziale, acquisendo personalità e sicurezza. Decide con una doppietta il big match con il Milan, diventando il capocannoniere dei bianconeri con tre gol. Partito in sordina senza la sicurezza del posto da titolare, è diventato inamovibile, partita dopo partita, a suon di prestazioni a livello d'eccellenza. Insieme a Cerci e al sorprendente Rigoni, è il centrcampista più prolifico del campionato
Prestazione stellare per il difensore argentino, di quelle da raccontare ai nipoti. Sul blitz del Napoli a San Siro c'è la sua indelebile firma: piomba come un falco sulla respinta di Julio Cesar, ribandendo in rete il rigore sbagliato da Hamsik, per poi tornare nella sua zona di competenza dove cancella dal campo Pazzini e Forlan. La difesa del Napoli con un Campagnaro così può dormire sonni tranquilli, insieme a chi lo ha acquistato al fantacalcio. Costa meno di un Thiago Silva, ma il rendimento è assicurato.
Giocate di alta classe quelle sciorinate dall'argentino a Novara. Fa ammattire la difesa dei piemontesi, e in più realizza il primo gol stagionale, consentendo al Catania di evitare una dolorosa sconfitta. Questa può essere la sua stagione, quella delle definitiva esplosione. Montella non rinuncia mai al suo talento. Nelle cinque partite giocate è sempre stato in campo, a differenza dei suoi partner d'attacco.
Seconda doppietta stagionale per la "formica atomica", sempre più uomo simbolo del Parma. Per Giovinco si tratta del quinto gol in campionato (sui sei realizzati dagli emiliani), che gli valgono la vetta della classifica marcatori in coabitazione con Palacio. Sgravato da compiti di copertura, restituito al suo ruolo naturale di seconda punta, l'ex Juventus ha nel mirino la doppia cifra di realizzazione.
E' passato dalla serie B francese ad essere uno dei difensori più forti della Serie A nel giro di poco più di un anno. Il franco-algerino ha bruciato le tappe, diventando il punto di riferimento difensivo della difesa friulana, dopo la partenza di Zapata. Preciso negli anticipi, insuperabile nel gioco arereo, non disdegna le sortite offensive, in particolare da palla inattiva. Nella passata stagione ha realizzato tre gol, quota che può superare quest'anno. Insomma, Benatia è uno di quelli che al fantacalcio fanno la differenza.
Una serata da dimenticare in fretta, quella vissuta dal numero uno rossonero a Torino. Sfortunato in occasione del primo gol, colpevole (anche troppo) sul tiro di Marchisio. Un'incertezza grave, che si somma alla papera con l'Udinese nel turno infrasettimanale, quando con un'uscita poco sicura su un cross dalla sinistra, consentì a Di Natale di depositare con tutta comodità il pallone in rete. Dov'è finita la saracinesca rossonera della passata stagione?
Al rientro dopo l'infortunio il "Principe" Ghanese vaga per il campo senza una meta fissa per tutta la partita. E' l'unico a tirare con convinzione verso la porta difesa da Buffon, ma poi rovina tutto rimediando un'incomprensibile secondo giallo, che gli costa l'espulsione. In questo inizio di stagione, il centrocamoista rossonera non è stato (complice gli infortuni) quel fattore "X" che permise l'anno scorso al Milan di cucirsi lo Scudetto sul petto.
Entra nel secondo tempo nella "Caporetto" dell'Inter contro il Napoli. Gravi colpe sul gol di Maggio, dove non chiama Julio Cesar all'uscita, e si fa beffare dal giocatore partenopeo, che con un pallonetto mette in cassaforte il risultato. Il difensore giapponese, continua ad avere una preoccupante alternanza di rendimento.
Sinisa Mihajlovic gli dà fiducia preferendolo a Cassani, nella sfida da "ex "contro la Lazio. De Silvestri lo ripaga con una prestazione disastrosa, facendosi anticipare colpevolmente da Sculli nell'azione che decide il risultato a favore degli ospiti. Occasione mancata per il laterale viola, che con un Cassani nel suo ruolo, potrebbe fare molta fatica a rivedere il campo in tempi brevi.
Pesa come un macigno l'errore dal dischetto contro il Chievo. Il Cesena è ancora a secco di vittorie, e sul giocatore rumeno ricadono molte delle responsabilità del difficile inizio di stagione dei labronici. Il Cesena, infatti, non è riuscito per nulla a mantenere le attese del precampionato. In molti avevano puntato su Mutu prevendendo una stagione da almeno 15 gol e con tanti 7 in pagella. Attese sinora ampiamente deluse.