Le firme importanti sono tutte in testa alla classifica. Già, perchè in Italia, se da un lato c’è chi come la Serie A, ha già praticamente sotto gli occhi l’ennesima vittoria dello scudetto da parte della Juventus, dall’altra, in Serie B, la bagarre per un posto in massima serie si fa sempre più complicata. Le nobili decadute sono tornate e a giocarsi un ritorno nel palcoscenico d’onore del calcio nostrano, ci sono il Brescia, il Palermo, il Lecce e il Pescara con il Verona leggermente staccato dal gruppone che punta alla promozione diretta, senza dimenticare il Benevento che comunque è una fresca retrocessa.

• Ma chi sta trascinando queste squadre alla vittoria finale? Semplice, oltre all’abilità dei tecnici, i vari Corini e Stellone, a tenere alto il tenore di queste piazze sono sicuramente i bomber. Alcuni di questi, in estate totalmente sconosciuti, o quasi. Da Donnarumma del Brescia che comunque con la Salernitana si era già fatto conoscere, fino ai vari La Mantia, Mancuso e Moncini. Ma chi sono davvero questi giocatori? Qual è la loro storia che li ha portati ad oggi, a essere nelle zone alte di una classifica marcatore che parla solo italiano. Ecco dunque i 5 ‘bomber di provincia’ emersi in questo campionato di Serie B.

Mancuso, la gavetta in C, la Juve e ora il sogno del Pescara in A

Dimenticate il Pescara di Zeman che per qualche anno ha fatto innamorare il popolo abruzzese. Dopo qualche stagione in affanno fatta di tanti sali e scendi tra Serie A e Serie B, il progetto del club del Delfino sempre essere decollato. E ha una sua fisionomia giusta soprattutto là davanti dove a fare gol ci pensa un certo Leonardo Mancuso. A oggi le reti dell’attaccante classe 1992 sono 16. Cresciuto nel settore giovanile del Milan, Mancuso ha fatto tanta gavetta in Serie C dalla Carrarese al Pizzighettone passando per Catanzaro e soprattutto Sambenedettese prima della chiamata di Zeman in B lo scorso anno.

Nel gennaio di un anno fa la Juventus lo acquistò dal Pescara, lasciandolo però in prestito in Abruzzo. Mai scelta fu più saggia considerato il rendimento da urlo nell’anno solare di Mancuso. Il resto è storia recente. Riportato al centro dell’attacco, dopo essere stato convertito a esterno, nel 4-3-3 del Pescara, Leonardo ha mostrato di non aver perso il feeling con il ruolo e soprattutto col gol. Un centravanti moderno che si sposa meglio al gioco di Pillon, come certificano i numeri.

Il sogno promozione del Lecce passa dai gol di La Mantia

Negli ultimi anni era noto anche per la sua storia d’amore con la ex tronista di Uomini e Donne Silvia Raffaele, ma oggi di Andrea La Mantia parlano soprattutto i gol. Da quella Cosenza che oltre all’amore l’ha fatto consacrare nel calcio, il bomber di Marino oggi è il fulcro dell’attacco del Lecce. I giallorossi sognano il ritorno in Serie A e il Via del Mare spera nei gol del suo bomber. Oggi in classifica marcatori è posizionato al quarto posto con 10 gol e nessuna voglia di fermarsi.

La carriera calcistica di Andrea inizia nel 2008 con l’Under 19 del Frosinone. Da quel momento in poi non si è mai fermato, se non per brevissimi periodi a causa di piccoli infortuni. Anche per lui tanta Serie C, dal Barletta all’Andria, Foligno, Cosenza e soprattutto Entella e Pro Vercelli da dove è partita la sua scalata al successo in B che oggi lo vede grande protagonista del sogno promozione di una piazza calda come quella di Lecce.

L’altra speranza del Salento è Simone Palombi

Chiamateli pure gemelli del gol ma sta di fatto che a Lecce sperare nel salto in A non è poi solo un sogno. Già, perchè oltre a La Mantia, i giallorossi possono contare anche sui gol di Simone Palombi. Di proprietà della Lazio, lo scorso anno era alla Salernitana prima ancora alla Ternana. I suoi numeri con le giovanili biancocelesti hanno sempre fatto sperare in un salto di qualità immediato per il 22enne di Tivoli che tanto piaceva anche a Simone Inzaghi. In 21 gare ha realizzato ben 8 gol e segue La Mantia con l’obiettivo di riportare il Salento in paradiso.

Con presenze sia in Serie A che in Europa League, Palombi, per mister Liverani, che lo ha voluto fortemente dopo averlo già allenato in passato a Terni, è diventato imprescindibile per i suoi schemi e per il suo sistema di gioco sia nel 4-3-1-2, come seconda punta, sia nel 4-2-3-1, come esterno d’attacco o come prima punta. Destro naturale, vi interesserà sapere che i primi quattro goal messi a segno, in questa stagione, li ha marcati tutti di sinistro. Un’ulteriore prova della completezza di questa giovane promessa.

La rivincita di Tutino in B a Cosenza

A 22 anni dal 2012 al 2018, Gennaro Tutino, ancora di proprietà del Napoli, ha cambiato 7 maglie, tra cui Vicenza, Gubbio, Avellino, Bari, Carrarese, Cosenza e Carpi e oggi ancora Cosenza. Ma questa stagione in Calabria per lui, è davvero straordinaria. Ben 7 gol in 22 gare e tanta voglia di sorprendere ancora. Lo scorso anno il Cosenza è stato promosso in Serie B al termine di una lunga cavalcata ai Playoff di Serie C, partita da lontano. E sono stati decisivi, pesantissimi, i 4 gol segnati in quei playoff proprio dal bomber campano, compreso quello nella finale del 16 giugno contro il Siena che ha sancito il definitivo ritorno dei Lupi in Serie B.

Cresciuto nelle giovanili del Napoli, a lui si erano interessate, qualche anno fa, nientemeno che Juventus, Inter, e le due squadre di Manchester, il City e lo United. Colpa di una difficile collocazione in campo e di un carattere a volte troppo focoso, qualche colpo di testa – fuori dal campo – e un brutto infortunio al crociato, sembrava che il calcio volesse chiudergli le porte in faccia. Questo, prima dell’avventura a Cosenza, dove Tutino ha ritrovato la serenità e la gioia di giocare a calcio, rivelandosi decisivo.

Di Mariano e il particolare record di Moncini

La conclusione di questa speciale top 5 passa da due attaccanti di cui si era sentito parlare solo in maniera sporadica negli ultimi anni: Di Mariano e Moncini. Il primo, attaccante dello Spezia, quest’anno ha messo a segno già 7 gol in 22 gare. Classe 1996, palermitano di nascita, il giovane Francesco cresce nel settore giovanile del Lecce prima di passare, nel 2013, alla Roma che lo gira in prestito all’Ancona. Un’esperienza poco felice che presto però gli aprirà le porte di altre tappe della sua carriera tra Monopoli, Novara e Venezia (proprietaria del cartellino), fino all’approdo allo Spezia in prestito. Il suo valore di mercato è già salito a 1 milione di euro.

Il secondo invece, Gabriele Moncini, non è proprio nelle zone nobili della classifica, ma i suoi 4 gol in 5 presenze con la maglia del Cittadella, per l’attaccante 22enne di Pistoia, gli hanno consentito di raggiungere un particolare record: il primo giocatore a realizzare una tripletta di testa in Serie B (contro il Lecce nel 4-1 rifilato ai salentini lo scorso 23 febbraio) dal 2014, l’ultimo fu Granoche con la maglia del Modena.