Da Lavezzi a Toni. I migliori assist-man di sempre in A dopo 16 giornate
Non sono entrati nella storia per i loro gol, o le loro giocate sensazioni, ma il record che stiamo per elencarvi, è frutto di un gioco fatto troppo spesso in sordina, un lavoro sporco, che ha portato a siglare tante reti agli attaccanti di razza. Stiamo parlando dei migliori assist-man della nostra Serie A dopo 16 giornate. Ecco chi sono i primi 8 di questa speciale graduatoria che fa un tuffo nel passato e riporta alla memoria le imprese di alcuni ex protagonisti del nostro campionato.
Candreva e Ronaldinho ai primi posti
Lo stiamo vedendo intraprendente, vivace e in forma con l’Inter, la sua nuova squadra che lo ha accolto a braccia aperte proprio sperando che potesse ripetere ciò che aveva fatto nella stagione 2014/2015 dove, Antonio Candreva, trainava la sua Lazio a suon di assist. Ben 10 in 14 presenze conditi anche da 2 reti. Era lui il vero valore aggiunto di quella squadra che agguantò il preliminare di Champions poi perso contro il Bayer Leverkusen. Al suo fianco Ronaldinho che nel 2009/2010 al Milan, presentato da star a San Siro, prima sceso in elicottero a Milanello e poi con palcoscenico e speaker alla scala del calcio, non deluse le attese con i suoi 10 assist in 16 gare giocate. Era ancora il valore aggiunto di quel Milan.
Toni ed il Pocho Lavezzi
In comune Ezequiel Lavezzi e Luca Toni non hanno assolutamente nulla. Ma delle doti di quel funambolo argentino che fece impazzire il San Paolo nella stagione 2008/2009, ricordiamo il suo grande sacrificio e soprattutto la sua freddezza nel servire assist d’oro ai compagni. Ben 9 in 13 gare giocate dal Pocho che però non segnava molto, il che influì leggermente anche sulle sue prestazioni.
Dicevamo poi con lui, al terzo posto, la punta campione del mondo con l’Italia nei mondiali tedeschi del 2006 che, in modo quasi inaspettato, nella stagione 2013/2014, nella sua nuova avventura a Verona, oltre ai gol, realizzava, a quanto pare, anche molti assist. Nel gioco fluido e interscambiabile di Mandorlini infatti, le sue sponde risultavano decisive per gli inserimenti degli esterni d’attacco o i centrocampisti, tanto che riuscì addirittura a realizzare 9 assist in 15 gare.
Felipe Anderson spicca in campionato
Si sta sacrificando molto quest’anno Felipe Anderson nella Lazio costruita quest’anno da Simone Inzaghi. Il tecnico infatti, chiede spesso molto sacrificio al fantasista brasiliano che, come successo anche a Napoli, è chiamato a dare una mano anche in fase difensiva per poi ripartire con la sua velocità e le sue doti immense palla al piede. Importante è però ovviamente anche il suo aiuto in fase offensiva, infatti quest’anno, nell’attuale stagione, è al primo posto per assist realizzati dopo 16 giornate, ben 8 nelle 15 giocate partite giocate dal calciatore biancoceleste.
Aveva cominciato male ma poi, pian piano, grazie anche all’immensa fiducia che ripone in lui Vincenzo Montella, Giacomo Bonaventura, è diventato fondamentale, se non indispensabile, nel gioco dell’ex “aeroplanino”. I sui gol, ma soprattutto le sue giocate e i suoi assist, sono stati importanti per proiettare il suo Milan nelle zone alte della classifica. 8 realizzati in 16 partite dall’ex atalantino.
Nel 2012/2013 a pari merito Hamsik e Borja Valero
Stiamo parlando di due talenti assoluti. Entrambi hanno sposato la causa del proprio club e, pur essendo stranieri, hanno ormai l’Italia nel cuore e per i loro tifosi sono i veri leader indiscussi della loro squadra del cuore. Stiamo parlando di Marek Hamsik e Borja Valero. Il primo, bandiera, fulcro e capitano di un Napoli che sembra aver trovato nuovamente fiducia e condizione dopo un inizio traumatico caratterizzato prima dalla partenza di Higuain e poi dall’infortunio di Milik. Ma chi ha riacceso nuovamente la luce è stato proprio lo slovacco, che anche domenica scorsa, ha segnato l’ennesimo gol fondamentale per il cammino dei partenopei in campionato.
Nel 2012/2013, a questo punto della stagione, aveva già messo a segno 8 assist, proprio come l’altro “fantasista” a pari punti con lui, Borja Valero. Umile, generoso e stratosferico in campo con le sue giocate e le sue illuminanti aperture, lo spagnolo è il punto fermo dello scacchiere tattico di Paulo Sousa che in un’intervista disse: “Potete togliermi tutti, l’importante è che nessuno provi a toccarmi Borja dalla mia squadra”.