Da ‘io non conto niente’ alla stading ovation, Totti si consola così
Non è un’annata semplice questa per Francesco Totti, che però stasera, seppure in una serata triste per la Roma che è stata eliminata dalla Champions League negli ottavi di finale dal Real Madrid, si è tolto una grande soddisfazione. Perché quando Spalletti decide al 74’ di mandare in campo il suo capitano tutti i tifosi presenti ‘Santiago Bernabeu’, uno degli stadi più celebri del mondo e uno degli stadi con i tifosi dal palato più sopraffino, si alzano in piedi e regalano una standing ovation a Francesco Totti. Probabilmente con un solo colpo il trentanovenne attaccante avrà cancellato le delusioni delle ultime settimane: la cacciata dal ritiro il giorno di Roma-Palermo e forse pure la frase detta a un giornalista spagnolo dopo la gara di andata: "Cosa fai qui? Aspetti me? Ma io non conto più niente".
Forse oggi sul campo la sua stella si sta eclissando, ma nessuno può cancellare la leggendaria carriera di Francesco Totti (oggi alla 751esima partita con la Roma, 57esima in Champions), che tra l’altro quando è entrato in campo è stato anche salutato con affetto da un paio di calciatori del Real Madrid (Marcelo e Danilo). Dopo il match con una dichiarazione sintetica Totti ha fatto capire di aver apprezzato gli applausi del Bernabeu: “La standing ovation è un’emozione, sono ricordi bellissimi perché significa che al al calcio hai dato tanto. Sono mancate un po’ di cose, mi godo il momento”.
La prestazione del numero 10 giallorosso è stata buona, certo il risultato era compromesso e il Real aveva messo i remi in barca essendo già sicuro della qualificazione. Ma Totti è riuscito a rendersi pericoloso con un tiro dalla distanza e ha reso felici i tanti tifosi romanisti al seguito della squadra a Madrid, che gli hanno regalato i soliti cori d’incoraggiamento. Per Totti la standing ovation madrilena non è una novità. Infatti già nel 2008 i tifosi del ‘Bernabeu’, negli ultimi minuti di un Real Madrid-Roma, che fu memorabile per la squadra di Spalletti, si alzarono in piede per applaudire Totti.
Pochi mesi dopo un momento identico lo ha vissuto Alessandro Del Piero, che in un giorno di novembre fu autore di una doppietta che stese il Real Madrid. E una standing ovation l'ha avuto pure Andrea Pirlo. In definitiva si può dire che (troppo) spesso i tifosi madrileni sono critici con i propri calciatori, ma quando c’è da alzarsi in piedi e applaudire una leggenda del calcio mondiale nessuno si tira indietro.