Da Harper a Maffeo, gli esordienti più giovani dei top 5 campionati d’Europa
Con le partite che si sono svolte la settimana scorsa, il lungo digiuno dai massimi campionati nazionali d’Europa è finalmente giunto al termine. Premier League, Bundesliga, Serie A, Liga e Ligue 1, infatti, hanno tutte aperto i battenti dissetando la sete di calcio dei milioni di tifosi sparsi per i 5 paesi in questione.
Tifosi che, ora, si chiedono quali saranno le squadre a trionfare nei rispettivi tornei con, come di consueto, un occhio sempre vigile sui futuri talenti che potrebbero rivelarsi, manifestarsi e consacrarsi nell’annata 2017/18. Nel frattempo, con pochissimi minuti a referto per poter giudicare la bontà di questo o quel baby-prodigio, vediamo gli esordienti (alcuni assoluti nel calcio professionistico) più precoci dei top 5 campionati del “Vecchio Continente”.
Rakeem Harper, la speranza dei Baggies del WBA
Il più giovane esordiente in assoluto di questo avvio di stagione 2017/18 è il centrocampista del West Bromwich Albion Rakeem Harper. Il talentino dell’Under 18 dei Baggies, infatti, ha realizzato il suo sogno, non solo di esordire nel calcio professionistico, ma di farlo addirittura in Premier League, per giunta, alla primissima giornata del campionato. Il ragazzo, degno esponente della ruggente generazione dei Millennials che intende farsi largo in tempi brevissimi ai massimi livelli, molto apprezzato dal tecnico Tony Pulis è sceso in campo, a 17 anni, 5 mesi e 4 giorni, in occasione della vittoria dei suoi per 1-0 sul Bournemouth subentrando ad un altro baby fatto in casa come il 19enne Sam Field.
Un avvicendamento importante che ha regalato una doppia soddisfazione al Nazionale Under 17 inglese che, per coronare al meglio la sua “splendida giornata”, ha disputato ben 20’ minuti totali, dal 70’ allo scadere, peraltro, come primo cambio precedendo gli esperti e navigati Robson-Kanu e Rondon. Insomma, premesse ottime per il giovane classe 2000 speranza del club delle West Midlands.
In Bundesliga domina Zagadou
18 anni, 2 mesi e 16 giorni, questo lo score del giovane Dan-Axel Zagadou che, al momento, rappresenta il baby più precoce della Bundesliga (senza considerare i 77’ giocati nella finale di Supercoppa di Germania contro il Bayern Monaco di Ancelotti) nonché il secondo più giovane esordiente d’Europa. Grande risultato per un ragazzo che ha appena cambiato paese passando in estate dalla “cantera” del Paris Saint Germain all’ambizioso Borussia Dortmund, ancorché privo di Dembélé, del neo tecnico Bosz, uno che quanto a giovani ci sa fare.
Così, il nativo di Creteil, sfruttando le assenze degli infortunati Durm, Schmelzer e Guerreiro e l’ottima predisposizione verso i giovani con grandi qualità dell’ex allenatore dell’Ajax, non ha solo messo per la prima volta piede in campo nel torneo tedesco ma lo ha fatto, bissando la finale di Supercoppa con i bavaresi del Bayern, addirittura dal primo minuto. Una prestazione ottima per un ragazzo cresciuto come difensore centrale, di piede mancino, durata ben 77’ minuti (sostituito poi da Passlack) con un voto medio, da parte dei media, di 7.5, l’80% di passaggi riusciti, 1 cross, 1 passaggio chiave e ben 11 duelli vinti sulla corsia mancina contro l’ex Blaszczykowski.
Niane, il vice-Roux del Metz
In terza posizione, invece, troviamo il senegalese del Metz Ibrahima Niane. Il ragazzo, prelevato dalla compagine di Dakar della Generation Foot insieme con il suo compagno di squadra ed amico Ablie Jallow, attaccante numero #14 del club della Lorena è, a 18 anni, 4 mesi e 25 giorni, il debuttante più giovane (battuto Ablie per 5 mesi) della Ligue 1.
A differenza del transalpino Zagadou e del suo giovane amico Jallow però, Niane non è mai sceso in campo dal primo minuto con 3 partite da subentrante, nelle tre sconfitte consecutive dei suoi contro Giungamp, Bordeaux e Metz, rispettivamente al posto di Hein, Phlipps e Roux con una media voto di 5.6 a partita. Un bilancio incoraggiante che, con una stagione intera ancora da disputare, non può che aprirgli varchi interessanti alle spalle del 29enne bomber ex Saint-Etienne Nolan Roux (55 gol in assoluto in Ligue 1).
Zekhnini, il rookie della Serie A
Nel nostro campionato, invece, a trionfare in termini di precocità troviamo il norvegese Rafiq Zekhnini. Esterno offensivo di origini marocchine, l’ala viola è stata acquistata per 1.5 milioni di euro dall’Odds a metà luglio rappresentando, nell’anno della completa ristrutturazione della rosa toscana, una delle scommesse del Ds Corvino. Una scommessa, per molti, assolutamente non azzardata con un calciatore ancorché giovane, già pronto per palcoscenici importanti.
Una convinzione condivisa anche del tecnico Pioli che lo fatto subito esordire a San Siro contro l’Inter nel 3-0 di domenica scorsa. Un debutto che, al momento, lo elegge a 19 anni, 7 mesi e 8 giorni, “rookie” della Serie A davanti al suo compagno di squadra, il portoghese Gil Dias a quota 20 anni, 10 mesi e 23 giorni.
Pablo Maffeo beffa Enes Unal, è lui il più giovane di Spagna
A chiudere la lista dei debuttanti dei 5 campionati più competitivi d’Europa troviamo lo spagnolo, ex Manchester City, Pablo Maffeo. Scuola Espanyol, di proprietà dei Citizens e con già un esperienza nel Girona (10 gare in Segunda Division dal gennaio 2016), il terzino destro a titolo temporaneo alla compagine catalana (il cui 44% è detenuto proprio dalla compagine inglese) ha fatto il suo esordio ufficiale in Liga, insieme con il suo attuale club che non era mai arrivato nella Primera Division in 87 anni di storia, nella prima sorprendente (2-2) gara dei suoi contro l’Atletico Madrid di Simeone.
Un esordio con primato ai danni dei tanti giovani delle restanti 19 squadre raggiunto a 20 anni, 1 mese e 7 giorni con un record di precocità scippato ad un altro ex talentino del City, quell’Enes Unal ora al Villarreal a titolo definitivo e debuttante a 20 anni, 3 mesi e 11 giorni contro il Levante.