Da flop a grande manager, il riscatto di super ‘Gasp’: Atalanta formato top club
Nelle ultime otto partite l'Atalanta ha conquistato 22 punti, più di ogni altra squadra nei maggiori cinque campionati europei. Più della Juventus capolista in Italia e del Nizza, a quota 21. Più di Liverpool in Premier e della rivelazione Lipsia in Bundesliga (20). Basta questo dato della Opta per fotografare l'ottimo momento dei bergamaschi e soprattutto il grande lavoro svolto dal tecnico. "Allenatore di provincia", "traghettatore" o "bravo coi giovani" sono etichette, per certi versi, pure lusinghiere che difficilmente riesci a scrollarti di dosso. Talvolta, nemmeno in una carriera intera, nemmeno dopo tanti buoni risultati. Eppure Gasperini col suo sogno nerazzurro sta dimostrando a tutti di che pasta è fatto dopo le delusioni di Milano e Palermo e i giudizi troppo affrettati.
I flop di Milano e Palermo
Uomo di gavetta Gasperini, uno di quelli che prima di esordire a San Siro ha visto di tutto. Giovanili, Serie B, promozioni, salvezze e voli europei. Uno che, a 53 anni, sembrava aver trovato finalmente la meritata dimensione in una big del nostro paese: l'Inter. Purtroppo però, il sogno di una vita, l’occasione di una carriera è finita male, con l’esonero dopo 87 giorni (record negativo battuto da De Boer quest’anno con solo 84 giorni di fila sulla panchina interista) e quel 3-1 (Meggiorini, 2 Rigoni) con la matricola Novara, come un’onta indelebile sul suo pedigree.
Appena 450 minuti, 5 partite, 4 sconfitte, 1 pareggio, 10 gol subiti, 5 segnati e 0,2 punti a partita. Un fallimento, un insuccesso imprevedibile che ha fatto calare le quotazioni del tecnico ex grifone che, negli ultimi anni invece, aveva fatto volare in alto il Genoa di Preziosi. E poi l'avventura di Palermo col divora allenatori Zamparini. 21 partite nella prima parentesi post Sannino nella stagione 2012/13 (3 vittorie, 7 pareggi, 11 sconfitte e solo 16 punti conquistati), l’esonero il 4 febbraio 2013 ed il ritorno sulla panchina rosanero a fine mese con solo altre 2 apparizioni e 0,5 punti conquistati a partita.
Ripartenza Genoa e il sogno bergamasco
L’”allenatore di provincia” però, non demorde e poco tempo dopo ritorna nella fatale Genova, dove anni prima aveva sorpreso il paese con il gioco del suo Grifone e gli impronosticabili risultati ottenuti. Altri 3 anni in Liguria con 111 partite ed una media di 1,33 punti conquistati, un 14esimo, un sesto ed un 11esimo posto. Quello che sembrava però, un arretramento, in termini di carriera, sta diventando una sorta di “nuovo piccolo Leicester”. L’Atalanta, 7 vittorie e 1 pari nelle ultime 8 partite, come rivelazione di una Serie A sempre più livellata alle spalle della capolista Juve che gioca ad altissima intensità e fa crescere giovani di belle speranze.
Una continuità cromatica ma dai risvolti diversi e diametralmente opposti. Dal nerazzurro dell’Inter a quello dell’Atalanta, infatti, Gasperini ha rivoluzionato la sua reputazione diventando: da flop manager a guru del pallone. E, se pure l’Atalanta del maestro di Grugliasco, dovesse spegnersi nelle prossime tappe di questo lungo, lunghissimo campionato, le emozioni di questo incredibile viaggio resteranno impresse nella memoria dei tifosi bergamaschi e di quelli del pallone, Super Gasp è tornato.