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Da Falcao ad Alex Sandro, il Dream Team del Porto da 600 milioni

Alla vigilia della sfida dello Stadium contro la Juventus di Allegri ecco quale sarebbe l’undici che potrebbe sfidare a viso aperto i bianconeri se i lusitani non avessero ceduto tutti i big.
A cura di Salvatore Parente
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Domani allo Juventus Stadium, dove peraltro i bianconeri non perdono da 20 gare europee, il Porto di Nuno Espirito Santo cercherà l’impresa di ribaltare il risultato maturato all’andata al Do Dragao. Per farlo si affiderà ai suoi uomini migliori come Ruben Neves, Danilo Pereira, Brahimi, Marcano o André Silva. Un’impresa che però, malgrado la forza di questi giovani talenti, resta quasi impossibile ma che poteva essere praticabile se il Porto non fosse stato il Porto.

E sì perché la compagine lusitana è una di quelle che storicamente coniuga al meglio il principio di calcio vincente e sostenibile con lo sviluppo dei propri settori giovanili, acquisti mirati in giro per il mondo (America latina in primis), scommesse e conseguenti cessioni ai migliori club d’Europa. Basti pensare che, dal 2004 ad oggi, il Porto, pur vincendo 12 trofei (7 scudetti, 4 Coppe di Portogallo ed 1 Europa League) ha venduto calciatori per un valore superiore ai 600 milioni di euro.

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Una situazione favorevole per il patron Pinto da Costa ma che, alla lunga, ti penalizza in campo internazionale. Vediamo quindi, in una sorta di panoramica nostalgica, i campioni che se non fossero stati ceduti negli anni domani avrebbero messo paura alla Juve di Allegri.

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Casillas, l’unico numero 1

Nel delicato ruolo di portiere di questo top team del Porto degli ultimi anni, troviamo l’unico calciatore dei Dragoes attualmente in rosa, ovvero: Iker Casillas. Lo spagnolo, infatti, malgrado la presenza metaforica di Vitor Baia (ritiratosi nel 2007) ultimo capitano degli azuis e brancos a sollevare una Champions League e i discreti ex Beto (Sporting Braga) e Fabiano (Fenerbahce) sarebbe titolare inamovibile di questa compagine per via della sua eternità fra i pali, del suo carisma e della sua grande esperienza che recita: 22 trofei nazionali ed internazionali, fra cui 1 Mondiale, 2 Campionati d’Europa e 3 Champions League.

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Difesa granitica: Otamendi e Pepe al centro

In difesa, invece, in una linea a quattro, il tecnico, che in questa squadra amaracord non potrebbe che essere lo Special One Mourinho, avrebbe per davvero l’imbarazzo della scelta. E sì perché se Thiago Silva ha avuto un approccio non ottimale con il club finendo per essere regalato nella compagine B, molti sono i campioni che sono partiti dalla formazione portoghese per poi imporsi ovunque in Europa. Sulle corsie laterali, infatti, al di là dei vari Bosingwa, Alvaro Pereira, Lopes o Seitaridis, troveremmo l’attuale terzino sinistro carioca Alex Sandro (ceduto alla Juventus per 26 milioni di euro) e, sulla destra, Danilo del Real Madrid (“appena” 31.5 milioni nell’estate 2015 ai Blancos).

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Al centro la coppia di marcatori sarebbe composta da Nicolas Otamendi ora in forza al Manchester City (123 gare, 9 reti e 6 assist coi Dragoes) e Pepe del Real Madrid ceduto per 30 milioni di euro nell’estate del 2007. In panchina, invece, a referto andrebbero Mangala (30 milioni dal Man City) del Valencia e Aly Cissokho (16.2 milioni dal Lione) dell’Olympiakos.

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Fernando-Casemiro: la diga Azuis e Brancos

In un centrocampo a due, nel globale 4-2-3-1 di mourinhana memoria, a trovare spazio al netto dei grandi talenti che hanno vestito l’azuis e brancos come i vari Imbula (Stoke City), Lucho Gonzalez (ora all’Atletico Paranaense), Guarin, Raul Meireles o Joao Moutinho avremmo Fernando del Manchester City ed il giustiziere del Napoli Casemiro del Real Madrid. Una coppia di mediani forti fisicamente, in grado di recuperare una grande quantità di palloni e capaci di smistare il gioco con geometrie e precisione.

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I veri Dragoes sono in attacco: 273 gol

Davanti la qualità della compagine che affronterebbe domani sera la Juventus cresce in maniera esponenziale. Fra i vari Diego (proprio ex Juve), Carlos Alberto, Anderson, Deco, Luis Fabiano ed altri straordinari prospetti che hanno calcato il rettangolo verde del Do Dragao, avremmo di sicuro sulla destra il colombiano del Real Madrid James Rodriguez (ceduto al Monaco nel 2013 per 45 milioni di euro), Hulk a sinistra (78 reti col Porto), leggermente dietro la punta l’ottimo Radamel Falcao (ceduto per 40 milioni all’Atletico Madrid) e, da cannoniere e finalizzatore del gioco Jackson Martinez attualmente in forza al Gyuangzhou Evergrande. Insomma, una compagine di estremo valore capace eccome di intimorire lo JStadium.

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