Da Euro 2016 al calciomercato: calciatori sul taccuino delle trattative
Europeo concluso con vittoria del Portogallo. Cristiano Ronaldo, infortunato al ginocchio per il brutto fallo commesso da Payet, ha alzato la Coppa al cielo nella sera di Saint-Denis. Accanto a lui c'erano Pepe – miglior calciatore della finalissima con la Francia -, il giovane Sanches (stellina lusitana pagata a peso d'oro dal Bayern Monaco) e soprattutto Eder, l'attaccante di scorta autore della rete che nei supplementari ha fiaccato i transalpini e regalato il trionfo alla nazionale di Santos. Euforia sfumata, sul tavolo restano gli appunti degli uomini mercato e i nomi dei giocatori che, con ogni probabilità, alimenteranno le prossime trattative estive di calciomercato. Ruolo per ruolo, ecco i più interessanti.
Portieri
In un Europeo con poche azioni per partita (forse bisogna abituarsi ad un calcio poco spettacolare e molto “studiato”) non ci sono stati portieri tartassati da tiri avversari. Al di là dei tre grandi, Buffon, Neuer, che ha però sbagliato l’uscita per il 2-0 francese in semifinale, e Courtois, hanno fatto ottime prestazione Yann Sommer, già adocchiato da Guardiola quando era al Barcellona e di sicuro molto utile al Manchester City per tenere sulla corda o sostituire Hart, e il portiere campione, Rui Patrício, che dallo Sporting Lisbona potrebbe sicuramente spostarsi in una grande di Spagna.
Difensori
Tutti hanno esaltato la difesa italiana, con Bonucci che vale quanto e più di un attaccante, ma anche altri difensori giovani hanno mostrato grandi qualità. Il Napoli deve tenersi stretto Elseid Hysaj, per leadership e capacità di dominare la fascia il migliore dell’Albania, mentre l’Hoffenheim difficilmente potrà trattenere un difensore bravo anche nell’altra area come Fabian Schär. I due esterni bassi migliori dell’Europeo sono stati Mattia De Sciglio, per il quale si è parlato di Barcellona in sostituzione di Dani Alves andato alla Juve e Raphael Guerrero, che dal Lorient si sposterà di sicuro, così come Joao Paolo potrebbe sbarcare in Italia all'Inter.
Una profezia: Ronaldo lo richiederà per il Real Madrid. Un calciatore tedesco dalla testa ai piedi per efficienza e costanza di rendimento è Jonas Hector, tipico calciatore che una volta prendevamo noi in Italia mentre oggi può capitare che vada in Turchia. Non ci sono state grandi novità nei centrali, con Pepe e gli altri già molto noti a primeggiare. L’unica novità è Domagoj Vida, già in sentore Premier League dopo poche partite europee.
Centrocampisti
Marko Pjaca ha giocato molto poco nella Croazia ma quei pochi minuti hanno fatto illuminare gli occhi delle principali squadre italiane. Se lo prende il Milan vuol dire che il progetto ritorna ad essere serio. Per caratteristiche e multi-dimensionalità prendere un calciatore come Moussa Sissoko cambia la vita, anche perché uno di quel livello come Krychowiak è stato già preso da Unai Emery al PSG che lo ha allenato al Siviglia. L’Islanda ha messo in mostra una nostra vecchia conoscenza, Teddy Bjarnason, già notevole nel Pescara in serie B e, altra profezia, da rivedere in un’altra squadra italiana, e uno dei centrocampisti più presenti in area di rigore, Gylfi Sigurdsson, già con le valigie in mano per lasciare lo Swansea e accasarsi, con stipendio raddoppiato, in qualche grande club inglese.
Grandi sono state le sorprese tra le mezzeali/mezzepunte in una zona del campo sempre più fondamentale nei diversi moduli del calcio contemporaneo. I club italiani dovrebbero andare a caccia delle due mezzepunte ungheresi, Balázs Dzsudzsák e László Kleinheisler, acquistabili con una spesa intorno ai 7-10 milioni di euro e di sicura resa per la loro bravura nell’essere dinamici per 90 minuti, come da prendere è anche Bogdan Stancu, molto bravo anche nei calci da fermo. Mentre Nolito, forse l’unico della Spagna a giocare oltre il suo standard è già andato da Guardiola e Wes Hoolahan, detto “Wessi”, è un giocatore che può cambiare le partite ma deve trovare un contesto di squadra che sappia anche coprire le sue deficienze in copertura.
Il migliore esterno alto di destra è stato Kuba Błaszczykowski e non fa male la Fiorentina a cercare di riprenderselo dal Borussia Dortmund. Se si vuole la particolarità che non scade nel semplice pittoresco, la barba di Joe Ledley serve e non fa solo scena. Quanto a Renato Sanches, il Bayern Monaco lo ha accalappiato prima ancora che la sua quotazione aumentasse in maniera esponenziale.
Attaccanti
Qui i soliti noti hanno mosso e deciso quasi tutto. Ronaldo, in percentuale, anche da infortunato e secondo allenatore ha dato il suo contributo per la vittoria portoghese in finale. Da comprare, anche perché disoccupato, c’è Hal Robson-Kanu del Galles e magari anche il suo compagno Sam Vokes del Burnley, che sa entrare bene in partita ed è un attaccante di peso molto utile alla causa. Arkadiusz Milik è stato altalentante ma ha dimostrato di essere tatticamente perfetto per tante squadre: sa essere mezzapunta, goleador e soprattutto girare intorno ad una prima punta riuscendo ad approfittare degli spazi che apre e allo stesso tempo a servirla bene.
Per il Napoli, con Higuain, è davvero perfetto. Potremmo chiudere qui, ma non possiamo non parlare di Will Grigg. Non ha giocato neanche un secondo con la sua Irlanda del Nord ma è stato il calciatore più osannato grazie al coro “Will Grigg's on fire”. Michael O'Neill non ha creduto che potesse entrare in “Fire”, ma qualcuno, magari in Italia, potrebbe accenderlo.