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Da Donnarumma a Mbappé, Top 11 dei migliori Under 21 delle qualificazioni mondiali

Ecco la formazione dei giovanissimi fenomeni del ‘vecchio continente’, talenti che hanno già conquistato la vetrina delle rispettive nazionali in attesa della definitiva consacrazione.
A cura di Salvatore Parente
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Archiviata senza troppe sorprese, sconfitta dell’Olanda e pari del Belgio in Grecia a parte, la tre giorni di qualificazioni ai mondiali, per le 53 nazionali europee è tempo di esperimenti, test, verifiche, innovazioni è tempo di amichevoli. Prima di lasciare nuovamente spazio ai tornei nazionali e alla Champions League, infatti, le selezioni di tutta Europa si sfideranno fra lunedì e mercoledì per dare spazio alle “seconde linee” e saggiare il grado di prontezza e maturità raggiunta dai talenti emergenti nelle rispettive squadre per tentare di segnare quel ricambio generazionale necessario in vista dell’appuntamento mondiale di Russia 2018.

Prima di queste sfide però, fra coloro che hanno già dato un contributo fattivo nelle recenti qualificazioni e chi ha solo osservato dalla panchina i propri compagni, vediamo, in una ideale top 11, i campioncini in erba pronti al definitivo salto di qualità nelle rispettive nazionali.

Formazione (4-3-3): Donnarumma; Tete, Sule, Christensen, Shaw; Renato Sanches, Weigl, Alli; Sané, Dembélé, Mbappé.

Donnarumma

Donnarumma primatista anche in Europa

Fra le big del “vecchio continente” nessuna squadra può contare su un Under 21 fra i pali come Gigio Donnarumma. E sì perché considerando le ultime convocazioni di Germania, Portogallo, Francia, Croazia, Olanda, Inghilterra, Spagna o Belgio non troviamo nessun estremo difensore al di sotto dei 22 anni (Bruno Varela, Arrizabalaga e Livakovic i più giovani), figurarsi un 18enne per giunta ancora privo della patente. Al di là del mero aspetto anagrafico però, in questo ipotetico team di giovani promesse pronte a strappare una maglia da titolare in previsione di Russia 2018, in questo specifico ruolo, nessuno, almeno al momento, sembra avere più qualità e costanza del portierone rossonero capace a 18 anni, 1 mese e 2 giorni di vantare già 2 presenze in azzurro peraltro contro squadroni del calibro di Francia e Germania.

Sule

Sule e Christensen la difesa è tutta centro-settentrionale

In una linea a quattro in questo Youth Dream Team troveremmo altrettanti talenti in rampa di lancio che però, va detto, non hanno, Christensen a parte, trovato spazio nelle gare ufficiali delle rispettive nazionali per le qualificazioni ai mondiali. Niente paura perché i ragazzi in questione rappresentano il meglio del meglio fra i giovani europei e, di sicuro, i “pezzi di ricambio” negli ingranaggi delle nazionali del futuro. Parliamo, nello specifico, di un pacchetto arretrato dall’attuale valore di mercato di 61.5 milioni di euro con, sulle corsie laterali, Shaw dell’Inghilterra e Tete dell’Olanda e, al centro, Sule della Germania e Andreas Christensen della Danimarca protagonista domenica sera nello 0-0 esterno dei suoi contro la Romania.

Shaw

Una retroguardia importante dall’età media di 20.7 anni, da 22 presenze totali in nazionale ed un’esperienza internazionale e non solo già molto alta nei relativi club che sono il Manchester United, l’Ajax, l’Hoffenheim ed il Borussia Monchengladbach.

Alli

Alli, Renato Sanches e Weigl: 354 partite in tre

Sulla linea mediana, a tre per l’occasione, il tasso di esperienza internazionale e di chilometraggio in campo aumenta a dismisura con ragazzi già punti fermi delle rispettive squadre di club. Basti pensare che, messi insieme, i vari Alli, Renato Sanches e Weigl contano già 354 partite fra i professionisti senza considerare poi le 23 apparizioni in nazionale e gli europei disputati dal portoghese e dall’inglese in terra transalpina lo scorso anno. Un rendimento importante, un retaggio di assoluto valore che coniugato con la loro pressoché indiscussa titolarità in compagini come il Tottenham, il Borussia Dortmund ed il Bayern Monaco restituisce l’immagine di tre campioni assoluti di cui sentiremo a lungo parlare nei prossimi anni come alfieri di Inghilterra, Portogallo e Germania.

Dembélé

L’attacco parla francese, davanti: Dembélé e Mbappé

Davanti, invece, nel tridentazo di questo team dalle grandi prospettive e che al momento esprime quanto di meglio si possa trovare in Europa in termini di giovane talento, rintracceremmo due francesi ed un tedesco dal valore complessivo di 68 milioni di euro. Parliamo dei vari Sané del Manchester City (7 reti in 26 match quest’anno), del fantasista del Borussia Dortmund Dembélé (7 segnature e 16 assist ogni competizione) e dell’esterno offensivo del Monaco Kylian Mbappé (ben 19 reti nel primo anno da autentico titolare). Tre ragazzi dalle grandi potenzialità, che non mettono insieme 60 anni in tre e che garantirebbero gol, assist, giocate esaltanti, dribbling e fantasia in ogni singolo/maledetto match. Il Gotha del calcio, l’essenza del football è nel loro dna, Francia e Germania ringraziano.

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