Da Cavani a Milito, Gilardino, Bianchi, Denis e Osvaldo. Un weekend da prime punte

Trentadue gol, un solo zero a zero, tre vittorie fuori casa, quattro successi in goleada: così si potrebbe riassumere nei numeri la sesta giornata di serie A, che ha visto andare a braccetto le capoliste Napoli e Juventus mentre dietro a loro si sta delineando il parterre delle pretendenti con la riconferma dell'Inter alla seconda vittoria consecutiva, il ritorno della Lazio e la Sampdoria che, pur sconfitta forse immeritatamente, resta nel lotto delle migliori malgrado anche un punto di penalizzazione che si porta dietro da inizio stagione.
Ma l'ultimo week-end è stato anche quello dei bomber, dei veri bomber, le classiche prime punte, i centravanti con la ‘c' maiuscola, tanto bistrattati nei dettami tattici del terzo millennio ma sempre fondamentali nel momento in cui si vuole vincere. Per loro è stata una giornata di rinascita e di riscatto, annichilendo le nuove generazioni formato ‘mignon' che faticano invece ad imporsi con continuità e concretezza.
Li chiamavano bomber – La ‘vecchia' guardia – anche se poi proprio tanto vecchi sulla carta d'identità non è – è tornata così a far parlare prepotentemente di sè. Tra i 32 gol realizzati tra sabato e domenica, ben dieci sono state realizzate dalle prime punte, i ‘numeri nove' d'un tempo che imperversavano nelle aree di rigore avversarie e che impersonificavano il classico ruolo di goleador. Così, c'è stata gloria per i vari Bianchi e Gilardino, doppietta per loro, ma anche per Osvaldo, Cavani e Milito (su rigore) e poi Matri, Denis (su azione).
C'è stato spazio per tutti e così anche la classifica marcatori vede dopo sei giornate, darsi battaglia tra gli attaccanti che devono far gol, senza ‘intrusioni' di trequartisti e seconde punte: Cavani-Gilardino-Bianchi ne sono i degni padroni dei primi tre scalini dell'attuale podio.

Cavani come Messi e Cr7 – Il ‘Matador' tranquillo ha regalato una fondamentale vittoria al suo Napoli in una gara tutt'altro che semplice contro l'ottima Sampdoria preparata da un Ciro Ferrara che esce da Napoli senza punti ma a testa altissima. Poca cosa per l'ex difensore della Juventus e Ct dell'Under21, eppure un merito che pochi altri in questa stagione potranno permettersi di avere. Il Napoli di Mazzarri è apparso oltre che bello, anche cinico sepuur il vantaggio sia arrivato ‘solamente' su calcio di rigore per un fallo su Hamsik che per alcuni è iniziato anche fuori area.
Ma ritornando a Cavani, il bomber dei partenopei ha sigilato la propria prestazione con il sesto gol in sei giornate, una media ‘spaventosa' che al momento in Europa lo pone tra i grandi campioni in circolazione come Messi e CristianoRonaldo in Liga spagnola (sei reti a testa in altrettanti incontri di campionato), il sorprendente Demba Ba, gigante senegalese del Newcastle a segno sei volte nelle sei gare di Premier League inglese, il croato Mario Manzdukic del Bayern (6 reti in sei partite di Bundesliga) e superato di misura dal solo Zlatan Ibrahimovic (già a sette gol nei primi 7 incontri di Ligue1) e dal fenomenale Radamel Falcao in Spagna a segno 7 volte nei primi 6 match di campionato.
Un Cavani che per il Napoli si sta dimostrando più che determinante, visto che le sue reti sono già valse per la classifica dei partenopei ben sei dei 16 unti in classifica, per un Napoli col secondo attacco più prolifico del campionato dietro alla Juventus.

Mai dire Matri – Juventus che ha riscattato il pareggio esterno a Firenze ‘piallando' la Roma di Zeman sconfitta 4-1, un pokerissimo che ha messo sulle ginocchia il boemo ed un ambiente che crederva di potersela giocare alla pari con i campioni in carica uscenti. Errore gravissimo e subito pagato a caro prezzo nei primi 20 minuti di gioco quando la Juventus ha infilato in 8 minuti tre gol che hanno umiliato l'ambiente giallorosso oltre il dovuto. Tra gli erori di giornata c'è stato posto anche per un graditissimo e atteso ritorno di Alessandro Matri, che mancava l'appuntamento con la porta avversaria dallo scorso campionato e che in questo inizio di stagione, anche se utilizzato con il contagocce, non aveva ancora inciso sui match in cui era sceso in campo.
Dopo il solito Pirlo e il raddoppio su rigore di Vidal, è arrivata così anche la splendida rete su azione del bomber bianconero che ha rotto il digiuno ripresentandosi come validissima alternativa nel lotto degli attaccanti juventini tra cui sembra che Conte non abbia ancora scelto in modo definitivo. E a ragione, perchè dopo Vucinic, Quagliarella e Giovinco (e in attesa dell'oggetto oscuro Bendtner) mancava all'appello proprio l'ex cagliaritano che in estate sembrava addirittura (insieme a Quagliarella) sul piede di partenza.
Certo, un solo gol dopo 6 giornate non fa certo sorridere, ma una gara vissuta là davanti da protagonista come ai vecchi tempi, ha di certo fatto alzare l'autostima del bomber bianconero.

Gilardino-Bianchi, doppiette d'autore – Di tutt'altro avvio, di certo migliore e più consistente anche nei numeri è invece stato quello dei ‘vice Cavani' in classifica marcatori: Rolando Bianchi e Alberto Gilardino. Due ‘numeri 9' veri, due prime punte d'area di rigore vecchia maniera che sfruttano le occasioni che le difese avversarie presentano e permettono alle rispettive squadre di vincere gare importanti. Come quella del Torino sul campo di Bergamo contro l'Atalanta: i granata hanno dilagato vincendo 5-1 in trasferta e riposizionandosi su livelli più che interessanti in classifica. L'eroe di giornata è stato senza dubbio proprio Bianchi, l'attaccante cui si è affidato Ventura, autore di una doppietta (la prima stagionale): gol su rigore e raddoppio su azione. Insieme a lui, ecco il suo ‘alter ego', Alberto Gilardino, classica prima punta per antonomasia, che a Bologna, contro il Catania fa due reti nel complessivo 4-0 con cui i felsinei umiliano oltre misura gli etnei.
Man of the Match, il bomber di Biella che da inizio stagione continua ad avere una media strepitosa: 5 reti in 5 gare di campionato e 1 gol nell'unica gara di Coppa Italia disputata fino ad oa. Leggermente in ritardo nel numero dei gol ma con una serie d'occasioni che potevno portarlo in vetta alla classifica dei marcatori, Diego Milito che con l'Inter ha segnato solo su rigore ma che ha preso una clamorosa traversa e ha sciupato almento altre due palle limpide da gol. Per il ‘Principe' terzo centro in 6 gare di campionato.

Denis-Osvaldo: gol e tango triste – Tra questi, c'è però anche da ricordare i gol di chi ha segnato pur vedendo la propria squadra soccombere, come l'argentino German Denis e l'italo-argentino Osvaldo. Il primo ha avuto il merito di segnare l'unico gol dell'Atalanta per il momentaneo pareggio prima del crollo sotto i colpi del Torino; il secondo ha tenuto alta la bandiera della Roma nella giornata da dimenticare allo Juventus Stadium, dove sotto già di 3 gol, Osvaldo ha messo oltre a Buffon la palla su calcio di rigore procurato da Mattia Destro.
A proposito di Mattia Destro e dei suoi ‘fratellini' terribili, ovvero i tanti giovani promettenti che stanno facendo le ossa nel nostro campionato ma anche quelle seconde punte che spesso salgono alla ribalta sfruttando schemi tattici e scelte che ne valorizzano le caratteristiche, non è stato certo un weekend indimenticabile. Il giovane acquisto della Roma non è nemmeno partito titolare entrando a gara (e sconfitta) in corso: per Zeman c'è stato un ripensamento sulle potenzialità del giocatore e nelle prossime gare si capirà ancor meglio se per il boemo l'ex Siena sarà considerato un elemento comunque utile per il gioco della Roma o dovrà attendere ancora un po' allungando il proprio ‘apprendistato'. Stesso dicasi per i due ex ‘gemelli' del Pescara, Insine e Immobile che nel Napoli e nel Genoa hanno sì giocato ma non sono riusciti ad andare a segno.
Trale tante delusioni, si segnalano solamente due ‘acuti' da maestri: Giovinco e Miccoli. Il primo è entrato a gara e risultato acquisiti ma non ha sprecato la prima e unica occasione da gol su contropiede di Barzagli, infilando Stekelenburg per il 4-1 finale; il secondo è stato il vero e unico mattatore nella rinascita palermitana con i rosanero che hanno vinto sul Chievo 4-1 e con capitan Miccoli autore del più bel gol della sesta giornata con un tiro da 40 metri, cigliegina sulla tripletta di giornata.
E Cassano? Fantantonio rientra in una categoria tutta a sè e il gol realizzato contro la Fiorentina che ha dato la vittoria all'Inter è semplicemente l'ultima perla di un giocatore che mai in carriera fino ad oggi era partito così bene, sia nel gioco che nei gol. E quindi, per lui aspettiamo che parlino i numeri.