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Da Baggio a Ibra, 5 calciatori e la passione per la caccia e la pesca

Per alcuni di questi calciatori la carriera è terminata e hanno tutto il tempo per dedicarsi al loro hobby preferito. Fra essi però, c’è anche chi ha appena spiccato il volo come il giovane attaccante del Torino e della Nazionale italiana, Andrea Belotti, che si dedica alla pesca con il fratello e il papà.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il calcio è la mia vita? Anche no. Ad oggi, nel corso di alcune interviste, sentiamo tanti calciatori parlare della loro infinita passione per il calcio che li accompagnerà per tutto il resto della vita. Ma non è per tutti così. Sono infatti tanti i calciatori di ieri e di oggi, che una volta finita la carriera, hanno deciso di non proseguire nel più classico percorso riservato loro, come ambasciatori all’estero, dirigenti o allenatori delle giovanili di un club. Per alcuni di essi, lontani dagli stadi, è venuta l’ora di dedicarsi alle grandi passioni come la caccia e la pesca. Ultimamente, anche il portiere del Trapani Mirko Pigliacelli e l'islandese Bjarnason, hanno rivelato la loro passione, rispettivamente, per la pesca e la caccia. Ma non è il solo. Scopriamone alcuni.

“Il Divin Codino” e la sua grande passione

E’ stato festeggiato davvero in qualunque modo il compleanno di Roberto Baggio. L’ex bomber della Nazionale italiana di calcio, sabato scorso, spense infatti ben 50 candeline. Un giorno importante per un calciatore che ha scritto pagine di storia importanti in Italia. Appese le scarpette al chiodo, dopo una miriade di infortuni che ne hanno rallentato la carriera, Baggio ha potuto proseguire al meglio con le altre sue grandi passioni, come la caccia. Roberto la pratica anche fuori dall'Italia e diverse volte ho provato a spiegare il suo rapporto con la caccia, senza riuscirci. “Soltanto chi la vive con il mio stesso entusiasmo e rispetto può capire". Baggio inoltre è un appassionato di uccelli: colleziona gabbie che restaura personalmente, specchietti per le allodole, richiami, stampi, anatre di legno. Insomma un campione assoluto che non smette davvero mai di stupirci.

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Ibrahimovic e la ‘sua' isola di caccia

Dal Psg al Manchester United, Zlatan Ibrahimovic non ha mai nascosto il suo amore per la natura e per la caccia. “Ho sempre amato pescare, poi un amico mi convinse a provare la caccia. Ho esitato perché non mi sembrava giusto ma poi l'ho provata e mi sono divertito. Non è tanto l'idea della caccia ad esaltarmi quanto tutti i piccoli suoni della natura”. Così Ibra spiegò tempo fa la sua passione per la caccia. Un suo fucile è finito addirittura all'asta e fu venduto per quasi 50.000 euro. Per coltivare al meglio questa passione, diversi anni fa, Ibrahimovic acquistò, per due milioni e mezzo di euro, 500 ettari di terreno, dove il calciatore potrà dedicarsi in totale tranquillità, alla caccia di cervi e cinghiali. Il terreno in questione, è un’isola, quella di Davenso che si trova nel lago Malaren, il terzo più grande di tutta Svezia, a un'ora di macchina dalla capitale Stoccolma.

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Le capriole in acqua per una pesca alla Klose

Miroslav Klose, ex bomber di Bayern Monaco e Lazio, fino a qualche anno fa segnava come un ragazzino. All’età di 38 anni però, e con nessuna squadra decisa a metterlo sotto contratto, Klose ha praticamente appeso le scarpette al chiodo, ma la cosa non lo scoraggia. In questo tempo libero, lontano dagli allenamenti personali, pratica il suo grande hobby: la pesca. “Quando vivevo a Monaco mi vestivo con pantaloni di neoprene Watt, stivali di gomma e occhiali da sole per andare con la mosca sui salmoni del Danubio”. Un vero appassionato Klose che raccontò come la sua pesca perfetta si verificò una sola volta con un esemplare di due metri, ma che non riuscì a trascinarlo avanti e dietro come voleva. Praticò la pesca anche quando ancora giocava nella Lazio, raccontando che alcuni amici spesso lo portavano in barca sulla costa mediterranea nei pressi di Ostia per andare a caccia di tonno. Oppure al Lago di Bracciano, un lago vulcanico a nord di Roma, in cerca di pesci tipo persico e lucci.

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Il Gallo che ama i pesci, ecco Andrea Belotti

Ogni volta che fa gol esulta mettendosi la mano in testa come fosse la cresta di un gallo, ma in realtà, Andrea Belotti, attaccante del Torino e bomber della nostra Nazionale italiana, di galli e galline ha poco interesse, perché oltre al calcio, continua a praticare, nel tempo libero, il suo amore per la pesca. Tempo fa, in un attimo di pausa dagli allenamenti, lui e Benassi, capitano del Toro, ne approfittarono per andare a pesca sul lago Gioia, vicino Caselle Torinese. Quello che tirarono su dall’acqua fu uno storione da due metri, ci vollero 4 mani per tenerlo. I due giocatori poi prontamente, dopo aver scattato una foto con il pesce, lo gettarono di nuovo in acqua. Andrea Belotti, un ragazzo semplice e umile, che alle feste private e ai party esclusivi, preferisce la pesca col padre e il fratello.

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Il fenomeno del calcio di provincia: Ighli Vannucchi

Nato a Prato nel 1977, Vannucchi è forse stato uno dei più grandi fantasisti visti in Serie A. Fu protagonista sia con la maglia dell’Empoli, ma anche con quella della Salernitana. Appesi gli scarpini al chiodo nel 2015, ha cominciato a dedicarsi ad un’altra grande passione, la pesca. Tutto iniziò con un sito, ora, insieme a Gianfranco Monti, conduce il programma “Buona Pesca” su Sky. Già a 5-6 anni, Vannucchi era un piccolo pescatore. Secondo l’ex capitano dei toscani, la pesca è un’attività che permette di vivere veramente la natura e di entrare in contatto con un animale particolare come il pesce. La pesca ha sempre fatto parte della sua vita, e andava avanti parallelamente al calcio, riuscendo poi a trasformarla, oggi, in una professione.

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