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Da Antonio Nocerino a Alessio Cerci: i top e i flop della 9/a giornata di Serie A

Il centrocampista rossonero è protagonista di una prestazione da favola. Il Napoli vola sulle ali di Lavezzi e Maggio, mentre la Fiorentina sprofonda con Cerci e De Silvestri.
A cura di Vincenzo Di Guida
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Antonio Nocerino

I centrocampisti del Milan sono abbonanti alle triplette. Con i tre gol rifilati al Parma, Antonio Nocerino conquista il gradino più alto del podio. Impressionante il salto di qualità dell’ex Palermo, che dimostra come le etichette appiccicate ai giocatori siano spesso poco veritiere. Risale il Napoli grazie alla premiata ditta Lavezzi-Maggio, mentre Matri si conferma a grandi livelli, nella gara contro la Fiorentina degli evanescenti Cerci e De Silvestri. Torje finisce a “chi l’ha visto”, e Chivu dopo tante parlare commette un errore imperdonabile.

Ecco il meglio e il peggio dell'ottava giornata di Serie A:

LA TOP 5

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ANTONIO NOCERINO

La classe operaia va in Paradiso. In un atto di ribellione verso chi lo etichetta come semplice lavoratore di centrocampo, Nocerino da sfogo a tutto il suo talento, perché tre gol così non sono assolutamente frutto del caso. Si fosse chiamato Nocerinho la sua storia calcistica sarebbe stata diversa. RIBELLE.

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EZEQUIEL LAVEZZI

Finalmente il "Pocho". Torna a segnare al San Paolo a distanza di un anno, contro la sua vittima preferita l'Udinese. Gioca la solita partita tutto genio e sregolatezza, condita questa volta da un gol da cineteca. Per compiere il definitivo salto di qualità occorre maggiore concretezza sottoporta. IMPRENDIBILE.

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CHRISTIAN MAGGIO

In questo momento è il miglior esterno destro del campionato, e tra i primi cinque in Europa. Un moto perpetuo sulla fascia, dinamico, aggressivo e letale come pochi in zona gol. Stravince il duello con il pari ruolo Armero, regalando al Napoli una superiorità assolutamente tattica decisiva. DEVASTANTE.

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ALESSANDRO MATRI

La Torino bianconera è ai suoi piedi. Tre gol in due partite allo Juventus Stadium, per l'attaccante ex Cagliari, che conferma essere il centravanti di riferimento della nuova Juve di Antonio Conte. Il "Mitra" è sempre azionato, per un giocatore che trasforma in oro tutto quello che tocca. RE MIDA.

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LUCA CASTELLAZZI

Subentra nel secondo tempo all'infortunato Julio Cesar, e si porta a casa il titolo di uomo partita, grazie alla fondamentale parata sul calcio di rigore battuto da Denis nel finale di partita. Se l'Inter di Claudio Ranieri non è sprofondata nella zona rossa della classifica lo deve solamente a lui. SALVAGENTE.

LA FLOP 5 

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ALESSIO CERCI

Una prestazione negativa all'interno di un grande inizio di stagione ci può anche stare. Ma nell'imbarazzante primo tempo della Fiorentina contro la Juve, Cerci è a tratti irritante. Della sua presenza in campo non se ne accorge proprio nessuno, e Mihaijlovic è costretto a toglierlo nell'intervallo. ABULICO.

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LORENZO DE SILVESTRI

Sul filo di lana batte Juan Manuel Vargas ed entra suo malgrado nuovamente nella flop five. Terza presenza per il laterale viola, che non riesce proprio ad uscire dal tunnel. Dalle sue parti Vucinic fa quel che vuole, e solo il calo fisico del montenegrino nella ripresa lo aiuta a non sprofondare. IN CRISI.

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GABRIEL TORJE

Il ragazzo ha talento e si farà, ma definirlo il "Messi dei Balcani" ci pare un tantino azzardato. Paragone pesante per il rumeno che senza il "tutor" Di Natale si perde nel naufragio dell'Udinese a Napoli. Sbaglia tutto, anche le cose più semplici, e Guidolin deve richiamarlo in panchina molto presto. RIMANDATO.

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CHRISTIAN CHIVU

Ha dichiarato a chiare lettere di non voler giocare da terzino sinistro, perché il suo ruolo naturale è quello di centrale difensivo. Ebbene, da centrale si fa anticipare in modo imbarazzante da German Denis nell'azione che porta al pareggio dell'Atalanta. Contro i giocatori fisici fa molta fatica. CHIACCHIERONE.

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GABRIEL HEINZE

Luis Enrique dovrebbe spiegare il motivo per il quale Heinze gioca al posto di Juan. La difesa della Roma va subito in affanno contro il Genoa, e l'argentino non fornisce sicurezza al reparto, che balla sulle incursioni di Palacio. E' spesso in ritardo e i giallorossi ne pagano le conseguenze. CONFUSIONARIO.

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