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Cutrone fa impazzire il Milan. Contro la Fiorentina brillano anche Calhanoglu e Kessie

Il Milan vince 5-1 contro la Fiorentina e accede direttamente in Europa League anche grazie all’ennesima grande prova di Patrick Cutrone, uno dei più positivi contro la viola. E’ il secondo giocatore nato dopo l’1/1/1998 a essere andato in doppia cifra di gol nei cinque maggiori campionati europei 2017/18 dopo Kylian Mbappé.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La partecipazione alla prossima Europa League era già scontata alla vigilia di questa gara per il Milan di Gattuso, ma bisognava mettere al sicuro l’accesso diretto senza passare dai preliminari. Dall’altra parte, la Fiorentina avrebbe dovuto sperare in una goleada a ‘San Siro’ e sperare in uno stop dell’Atalanta a Cagliari. Niente di tutto ciò, perchè tra rossoneri e viola, uno dei tanti match di cartello di questa ultima giornata, sotto gli occhi del neo Ct della Nazionale, Roberto Mancini, il match è terminato con il punteggio di 5-1 in favore della squadra di Gattuso grazie ai gol Calhanoglu, doppio Cutrone, Kalinic e Bonaventura. Simeone per i toscani.

Una gara in cui il tecnico dei rossoneri ha confermato in blocco praticamente lo stesso modulo e gli stessi uomini delle ultime uscite, dando però l’ennesima decisiva chance da titolare a Kalinic al centro dell’attacco al fianco di Cutrone (e non Suso) e Calhanoglu. Locatelli a centrocampo al posto dell’acciaccato Biglia. Dall’altra parte gli ospiti con la formazione migliore, hanno confermato dal primo minuto Simeone e Chiesa là davanti e con Cristoforo e non Badelj a centrocampo con Benassi e Dabo. L’ex Saponara come trequartista. Prestazione positiva da parte di Cutrone risultato essere come uno dei migliori in campo al pari di Calhanoglu. Da dimenticare invece la prova di Pezzella, forse il peggiore a ‘San Siro’. Ma andiamo dunque a vedere nel dettaglio i top e i flop di questo Milan-Fiorentina.

I migliori in campo a ‘San Siro’

Calhanoglu e Cutrone: la coppia vincente

Ben 3 gol e 2 assist nelle ultime 4 partite, compresa ovviamente quella odierna giocata contro la Fiorentina. E’ stato indubbiamente l’uomo in più di questo Milan Hakan Calhanoglu che ha saputo abbinare intelligenza tattica ed esperienza ad una buona dose di gol in fase offensiva.

Il 2018 di Calhanoglu (Transfermarkt)
Il 2018 di Calhanoglu (Transfermarkt)

La sua partita contro la viola, oltre al gol realizzato su calcio di punizione (su cui Sportiello ha qualche responsabilità), ha fatto da cornice all’ennesima prestazione positiva del turco capace di farsi trovare praticamente sempre tra le linee e raccogliere la palla dei centrocampisti per servire Kalinic e Cutrone, ma soprattutto gli inserimenti di Kessie.

Calciatore immenso, esploso in Italia proprio dopo l’avvento in panchina di Gattuso, ha saputo valorizzare, nel pomeriggio di ‘San Siro’, anche Patrick Cutrone che, schierato inizialmente in un’inedita posizione di esterno d’attacco, ha saputo trasformare una brutta prova per almeno mezz’ora, nell’ennesima prestazione da sogno del giovane del vivaio rossonero, capace di trasformarsi dopo il primo gol, di tuffo, con cui di testa ha realizzato il gol del momentaneo 2-1.

L’assist vincente? Neanche a dirlo, proprio di Calhanoglu dopo una finta ubriacante su Maxi Olivera. Nella ripresa va per la prima volta nella sua giovane carriera in doppia cifra mettendo a segno il gol numero 10 in campionato e il numero 18 in stagione. Numeri assolutamente incredibili per un ragazzo della sua età. I nuovi gemelli del gol del Milan sono già pronti.

La gara perfetta di Cutrone (SofaScore)
La gara perfetta di Cutrone (SofaScore)

I ‘figli d’arte’ Chiesa e Simeone fanno la differenza

Ma nel pomeriggio di ‘San Siro’, a brillare, sono stati altri due i gemelli a fare ancora una volta la differenza in questa giovane Fiorentina capace comunque di mettere in grande difficoltà i rossoneri. Stiamo parlando del tandem vincente formato da Simeone e Chiesa. Ben 14 gol stagionali per l’argentino, l’ultimo, quello del momentaneo vantaggio viola, uno scavino da sogno su palla fantastica servita proprio da Chiesa, ha messo ancora una volta in evidenza le doti incredibili di questo ragazzo capace di realizzare gol praticamente sia di destro che di sinistro, ma anche di testa.

Il ‘Cholito’ Simeone ha fatto dunque ancora una volta la differenza con i suoi movimenti che più volte hanno colto impreparati i centrali del Milan concentrati troppo a stare attenti a non finire in fuorigioco. Il numero #9 della viola ha avuto anche il merito di sapersi difendere con il fisico e dare le spalle agli avversari, proteggendo palla e servendo gli esterni che però sono stati chiusi più volte dall’ottimo posizionamento dei terzini rossoneri.

Chiesa e Simeone, ad ogni modo, hanno dimostrato di aver compiuto finalmente quel salto di qualità che tutti aspettavano e che soprattutto per Chiesa rappresenta l’esplosione completa culminata anche con la convocazione di Mancini in Nazionale.

Kessie è l’ennesima conferma di un campione

Anche oggi, dopo Bologna, Verona e Atalanta, la gara di Kessie è stata da incorniciare. Il centrocampista del Milan è stata forse una delle più belle sorprese di questa annata dei rossoneri che con l’ivoriano hanno forse centrato uno dei pochi acquisti azzeccati di questa stagione. Contro la Fiorentina è stato ancora una volta lui a prendersi la scena e a trascinare la squadra di Gattuso.Sempre nel cuore del gioco, ha recuperato diversi palloni dalla difesa trasformando l’azione da difensiva in offensiva innescando tra le linee Calhanoglu o le sovrapposizioni di Calabria a destra.

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Bravo ancora una volta ad inserirsi con i tempi giusti in almeno tre occasioni dove però è stato sfortunato a portarsi la palla troppo in avanti. Ma per il resto, al termine di questa stagione, con i preliminari di Europa League giocati da luglio dal Milan, non era assolutamente scontato vedere un calciatore in condizione fisica così ottimale come lo è ad oggi l’ex Atalanta. Assolutamente tra i migliori in campo a ‘San Siro’.

I flop di questo Milan-Fiorentina

Brutta partita per Cristoforo

Dopo aver giocato soltanto 6 partite in stagione prima della gara di ‘San Siro’, tra cui soltanto una da titolare contro il Chievo e aver trascorso praticamente il campionato in panchina, Sebastien Cristoforo era palesemente in difficoltà a ‘San Siro’ soprattutto dal punto di vista tattico. Già nella prima frazione il Milan infatti aveva sfruttato tantissimo le sue indecisione lì in mezzo, nel cuore del centrocampo, al fianco di Dabo, per rubargli palla e ripartire soprattutto con Calhanoglu e Kessie.

I palloni persi in partita da Cristoforo (WhoScored)
I palloni persi in partita da Cristoforo (WhoScored)

Poco attenta anche in fase di costruzione dove l’assenza di Veretout e Badelj si è fatto sentire tantissimo, l’uruguaiano non è riuscito a far altro che contenere le avanzate offensive dei rossoneri riuscendo solo in parte a disinnescare il giro palla perfetto del centrocampo rossonero. Poca lucidità e tanta superficialità, hanno fatto della gara di Cristoforo un vero disastro. Pioli non l’ha sostituito soltanto perchè gli infortuni di Vitor Hugo, Biraghi e Sportiello, l’hanno costretto a non riuscire a ridisegnare la squadra dal punto di vista tattico.

Pezzella uno dei peggiori in campo

Un’entrataccia nel primo tempo su Kalinic assolutamente insensata e che gli è costata l’ammonizione e ha causato la punizione da cui è nato il gol di Calhanoglu, l’incapacità di riuscire ad intervenire su Cutrone in occasione del gol del 2-1 del baby milanista facendosi rubare il tempo, hanno convinto Pioli a non farlo rientrare in campo nella ripresa lasciandolo nello spogliatoio di ‘San Siro’. E’ stata probabilmente una delle partite più brutte giocate da German Pezzella in campionato da quando milita nella Fiorentina.

La pessima gara di Pezzella (SofaScore)
La pessima gara di Pezzella (SofaScore)

L’ex Betis è stato più volte protagonista di interventi negativi sugli avversari e uscite a vuoto che hanno costretto la retroguardia viola agli straordinari per coprire i suoi strafalcioni. Assolutamente meritata la sua sostituzione ma resta comunque uno dei calciatore più positivi di questa travagliata annata della Fiorentina che però dovrà ripartire da lui per costruire il nuovo corso viola.

Mai visto Saponara, sparito subito dalla gara

Neanche il tempo di cominciare la gara che Riccardo Saponara era già un pesce fuor d’acqua sul terreno di gioco di ‘San Siro’. Schierato da Pioli nel solito ruolo da trequartista alle spalle di Simeone e con Chiesa ad aiutarlo per vie verticali, l’ex Empoli e anche ex rossonero, non è mai stato in grado di riuscire a trascinare la squadra viola e provare almeno di illuminare l’azione offensiva dei suoi.

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Più volte generoso a ritornare anche in difesa, Saponara sembrava davvero molto scarico e stanco, a volte poco lucido nel riuscire a capire come smistare al meglio quei pochi palloni toccati nell’arco dei 90 minuti. Una gara sicuramente da dimenticare in un finale di stagione che però l’ha visto grande trascinatore, soprattutto dal punto di vista morale, non soltanto tecnico, della squadra di Pioli.

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