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Cutrone, 5 cose da sapere sul miglior bomber del Milan

Dal perché indossa il numero 63 sulle spalle, al retroscena sull’avambraccio, fino al soprannome, al suo provino con l’Inter e al tifo per la Juventus. 5 cose da scoprire sul miglior marcatore stagionale del Milan.
A cura di Marco Beltrami
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E' Patrick Cutrone l'uomo in più dell'attacco del Milan. Contro la Spal il classe 1998 si è confermato un bomber di razza realizzando una doppietta da rapace d'area di rigore che gli ha permesso di migliorare il suo score stagionale. 12 i gol complessivi tra campionato, Coppa Italia e Europa League per un ragazzo che mangia pane e pallone e che fa sorridere non solo la dirigenza del Milan ma anche quella della Nazionale che potrebbe aver trovato il suo attaccante del futuro. Non ha molti "grilli" per la testa Cutrone, che pensa solo a giocare e vincere sempre pronto a rincorrere la sua vera grande passione, il pallone. Ecco allora 5 curiosità sul ragazzo comasco, miglior marcatore stagionale del Milan.

Patrik Cutrone, nel numero di maglia l'amore per il papà

In molti si saranno chiesti il perché del 63 come numero di maglia per Cutrone. Una scelta insolita per un centravanti, ma che dimostra il rapporto fortissimo con la sua famiglia e in particolare con il papà Pasquale. Il 63 infatti è un riferimento alla data di nascita del padre del centravanti del Milan, con il quale Patrick ha un rapporto fortissimo. Un numero ricorrente dunque che il ragazzo utilizza non solo in campo, ma anche sui suoi profili social, ad accompagnare nome e cognome.

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Il significato del tatuaggio sull'avambraccio di Cutrone

E a proposito di legame con la famiglia, impossibile non parlare del tatuaggio che il centravanti ha sull'avambraccio. Una famiglia che passeggia di spiagge verso il tramonto su una spiaggia, con tanto di scritta "Famiglia", un riferimento ai suoi affetti più stretti ovvero i genitori e il fratello Christopher. Ecco allora che dopo ogni gol, Patrick bacia il tattoo con tanto di dedica speciale. E non manca anche un altro tatuaggio dedicato ai nonni, molto simile al primo.

Il soprannome di Cutrone è Pokémon

E proprio il fratello dell'attaccante, Christopher, che fa il portiere nell’As Castello, in Svizzera in un'intervista al sito gianlucadimarzio.com ha svelato il soprannome del giocatore rossonero, ovvero Pokémon il celebre cartone animato giapponese. Queste le parole del maggiore dei fratelli Cutrone: "Patrick è sempre ‘Pokémon’! Lo chiamiamo così da sempre e anche sul cellulare l’ho salvato così. Tutta ‘colpa’ del soprannome che gli diede nostro zio da piccolo ma… i Pokémon non c’entrano niente, non so come gli sia uscito!"

Cutrone strizza l'occhio alla Juve su Facebook nel 2012
Cutrone strizza l'occhio alla Juve su Facebook nel 2012

Cutrone tifoso della Juventus

Cutrone ora vede solo rossonero, ma in passato non ha mai nascosto il suo feeling con i colori bianconeri della Juventus. Oltre a rivelarlo pubblicamente in un'intervista, a fare chiarezza sulla fede calcistica del giocatore sono spuntati anche alcuni post su Facebook. Uno in particolare relativo al 2012, in cui si rivolge ai tifosi del Milan così: "Milanisti parlate tanto ma chi ha vinto il campionato! LA JUVENTUS!!!! Quindi non parlate"

Il provino con l'Inter

E pensare che Cutrone avrebbe potuto giocare con l'Inter. A rivelarlo è stato Mauro Bianchessi, ex responsabile del settore giovanile del Milan. In un'intervista al Corriere della Sera, ecco il retroscena sul mancato approdo del centravanti in nerazzurro: "Nel 2006 per acquistare il cartellino spesi 1500 euro. Lo vidi in un provino il sabato: segnò 4 gol e convinsi il papà avvocato a firmare per noi. Quattro giorni prima aveva svolto un test per l’Inter e in quella partitella addirittura aveva segnato 8 reti. Ma i nerazzurri tergiversarono e quando si rifecero vivi Patrick ormai era nostro".

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