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Cuore e orgoglio, il Bologna ribalta l’Udinese: Inzaghi può respirare

Vittoria sofferta ma meritata quella dei ragazzi di Inzaghi, contro un avversario che nella prima parte di gara ha avuto diverse occasioni per chiudere il match. Dopo il gol di Pussetto è dunque arrivata la risposta rossoblu firmata dalle reti di Santander (tra i migliori in campo) e da Orsolini.
A cura di Alberto Pucci
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Il Bologna esce dall'anonimato di queste prime giornate di campionato e centra una vittoria importante: la seconda in casa, dopo quella con la Roma di Di Francesco. Per Pippo Inzaghi si tratta di un successo fondamentale, che rende migliore la classifica dei suoi ragazzi e che scaccia le prime polemiche stagionali. Partito con il freno a mano e colpito da Pussetto, il Bologna si è così aggrappato alla forza di Santander e alla grinta che tutta la squadra ha messo in campo nella ripresa. Passo indietro per l'Udinese, alla seconda sconfitta consecutiva, che aveva comunque iniziato con personalità al Dall'Ara.

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Inzaghi si aggrappa a Santander

La classifica piange, la panchina traballa: Pippo Inzaghi non può più sbagliare. Al tecnico rossoblu servono tre punti anche per allontanare le prime critiche. Bologna contratto in avvio, meglio l'Udinese che sfonda centralmente con Mandragora (vicino al gol in due occasioni) e con la qualità di De Paul. La squadra di Velazquez è più pericolosa ma rischia (e ringrazia il Var) al 15esimo su un contatto più che sospetto tra Svanberg ed Ekong. Inzaghi impreca per un rigore parso evidente a tutti, i suoi accusano il colpo e continuano a tremare in difesa. Lasagna e De Paul mandano infatti segnali allarmanti davanti a Skorupski.

Passato lo spavento per il presunto "penalty", l'Udinese riprende a colpire ai fianchi e piazza il sinistro vincente al 32esimo con il primo gol italiano dell'argentino Pussetto. L'ultimo ad arrendersi nei felsinei è Santander. Il paraguiano prima paga dazio alla sfortuna, quando Larsen gli devia sulla linea una botta a colpo sicuro, poi nel momento peggiore rianima il Dall'Ara con una sassata dal limite che spacca la traversa ed entra in rete. Si va negli spogliatoi sul risultato di 1 a 1.

Il jolly di Orsolini

Il secondo tempo comincia con un destro di De Paul, bloccato da Skorupski, e una buona chance per Dzemaili che però si addormenta in area friulana. Il pareggio fa giocare meglio il Bologna e costringe l'Udinese alla massima attenzione sugli attacchi dei padroni di casa. Con Falcinelli spento, Santander rimane l'uomo più pericoloso nei rossoblu. L'Udinese s'aggrappa invece a Lukasz Teodorczyk: entrato sul terreno al posto di Kevin Lasagna.

L'ultimo quarto di gara si apre con la squadra di Velazquez in avanti. La soluzione dalla distanza rimane una delle più interessanti, specialmente per l'Udinese che fatica ad entrare centralmente nel fortino bolognese. Mandragora prova inutilmente a pescare la carta vincente dai 30 metri: jolly che invece estrae e getta sul campo Orsolini. Il talento marchigiano, appena entrato in campo, lascia il segno con la rete del sorpasso Bologna a 8 minuti dal termine. Nel finale c'è spazio per un'ultima occasione per Santander e per il palo al 90esimo dello stesso Orsolini. Il 3 a 1 sarebbe stato però troppo per un'Udinese che, specialmente nel primo tempo, ha giocato una buona partita.

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