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Cuore Bayern, ma CR7 e l’arbitro mandano il Real in semifinale

Grandi emozioni al “Bernabeu”, dopo la vittoria dell’andata delle “Merengues”. Il Bayern domina e porta i “Blancos” ai supplementari. Nell’extra time, complice anche l’espulsione ingiusta di Vidal, il portoghese ribalta la sfida con una tripletta. Nel finale sigillo di Asensio. Per i bavaresi reti di Lewandowski e autogol di Sergio Ramos.
A cura di Alberto Pucci
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Più ci si avvicina alla finale di Cardiff, più aumentano le emozioni. I quarti di finale di Champions League vanno in archivio per Real Madrid e Bayern Monaco: protagoniste di un doppio confronto pieno di adrenalina e di divertimento per i tifosi neutrali. Dopo la vittoria degli spagnoli all'Allianz Arena, Carlo Ancelotti è riuscito a portare la sfida ai supplementari grazie al rocambolesco 2-1 del Bernabeu. Il 24esimo incrocio tra i "Blancos" e i bavaresi, diventato ormai un grande classico della coppa dalle grandi orecchie, ha finito per favorire e promuovere il Real Madrid: autore di una gara complicata e risolta solo nei supplementari dalla tripletta di CR7 e dal gol finale di Asensio.

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Zidane vince e ringrazia il suo portafortuna lusitano: in rete anche nelle serate più buie. Per gli spagnoli c'è dunque la semifinale e la concreta possibilità di arrivare a Cardiff e cercare di vincere per due volte consecutive il titolo nell'era della UEFA Champions League. Ai tedeschi rimangono gli applausi per la partita e la rabbia per due errori arbitrali evidenti (rosso a Vidal e 2-2 di CR7) che hanno condizionato la gara.

Avvio Bayern, prima del ritorno del Real

Zidane sceglie Isco al posto dell'infortunato Gareth Bale, mentre Ancelotti ha Hummels in campo e ritrova Lewandowski e porta Muller in panchina. Queste le novità più importanti rispetto alla gara d'andata, vinta da CR7 e compagni per 2-1. Costretto a fare la partita per rimediare alla sconfitta dell'Allianz Arena, il Bayern Monaco ha inizialmente giocato meglio e messo le "Merengues" nell'angolo. Il pressing asfissiante e i continui cambi di campo dei campioni di Germania, hanno mandato in tilt i padroni di casa: vicini a prendere il gol dopo neanche 10 minuti di gioco. La prima palla gol l'ha infatti avuta Robben che, dopo il salvataggio di Marcelo su Thiago Alcantara, ha calciato sull'esterno della rete da buona posizione.

Intimidito dalla foga dei bavaresi e spaventato da una sassata di Vidal di poco alta, il Real Madrid ci ha messo 25 minuti prima di carburare. Gli uomini di Zidane hanno avuto una grande reazione nella seconda parte del primo tempo. I campioni in carica, spinti dall'urlo del "Bernabeu", hanno costruito palle gol a ripetizione con Carvajal (destro deviato da Neuer) Sergio Ramos (decisiva la deviazione sulla linea di Boateng), Cristiano Ronaldo e Kroos, prima di rientrare negli spogliatoi per l'intervallo sul risultato di 0-0.

Zidane non evita i supplementari

La ripresa è stata un susseguirsi di emozioni. Ad accendere l'interruttore del Luna Park, dopo un destro a fil di palo di Isco e una grande occasione per Robben, è stato Lewandowski: glaciale dagli undici metri, dopo il rigore (netto) fischiato dall'arbitro Kassai. La rete del bomber polacco, arrivata al minuto numero sette, ha messo benzina nel motore del diesel teutonico di Carlo Ancelotti e obbligato i campioni d'Europa ad una gara di attesa e ripartenza. Preoccupato dall'inerzia del match, Zidane ha inserito Asensio (al posto di uno spento Benzema) e tolto Isco per Lucas Vazquez. Ancelotti ha risposto con l'inserimento di Douglas Costa: dentro per uno stremato Ribery.

A 15 minuti dal termine, il Bayern Monaco si è giocato l'all in con l'ingresso di Muller. La scelta della panchina tedesca è arrivata prima della capocciata vincente di Cristiano Ronaldo: bravo a prendere d'infilata la difesa avversaria e a battere Neuer. Il pareggio non ha però demolito l'orgoglio dell'undici di Ancelotti che è tornato in vantaggio subito, grazie ad un flipper in area madridista e ad un tocco maldestro di Sergio Ramos verso la propria porta. Dopo una buona occasione per Lucas Vazquez, il Bayern è rimasto in dieci per l'espulsione ingiusta di Vidal: entrato sul pallone, senza aver toccato l'avversario. Come nel match d'andata, Ancelotti si è dunque ritrovato a giocare il finale e i due tempi supplementari in inferiorità numerica.

Cristiano Ronaldo in evidente posizione di fuorigioco
Cristiano Ronaldo in evidente posizione di fuorigioco

Ci pensa Cristiano Ronaldo

Anche l'extra time non è stato avaro di colpi di scena. Due grandi occasioni per il Real Madrid (entrambe disinnescate da uno straordinario Neuer) e un contropiede pericoloso del Bayern hanno acceso il primo tempo supplementare: chiuso sul 2-2 dopo la rete numero 10o in Champions (la numero 102 in Europa) di CR7. Fiaccato dallo sforzo fisico e indispettito dagli errori arbitrali (il pareggio di Cr7 è stato viziato da una posizione di "offside" del portoghese), il Bayern è andato a fondo al minuto numero 109 sul terzo gol del Pallone d'Oro: in gol grazie ad una percussione centrale di Marcelo. Completamente a terra, in inferiorità numerica e con i difensori centrali in apnea, i "Blancos" hanno infierito prima del fischio finale anche con il poker di Asensio. Al fischio finale, il "Bernabeu" festeggia la settima semifinale consecutiva di CR7 e compagni.

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